Possiede un ricco curriculum Andrea Federici, designer e direttore creativo che vanta una lunga serie di prodotti realizzati per vari brand. Nell’intervista, Federici ci parla dei due ambiti di competenza complementari e dell’approccio ai diversi tipi di progetti di cui si occupa, che vanno dall’arredo cucina al complemento d’arredo fino agli spazi espositivi. "Mi piace sintetizzare la mia attività dicendo che, più che di prodotto, mi occupo di “sistema-prodotto”, e cioè della struttura che gravita attorno al prodotto e che va dalla strategia all’immagine fino al coordinamento del processo e alla comunicazione", spiega Federici, che per Falper, ha appena firmato il primo modello cucina in assoluto dell’azienda.
«L’idea di partenza del progetto creato per Falper era arredare la cucina in modo differente rispetto alle attuali soluzioni, in particolare di quelle con dimensioni ridotte. Il grado di attenzione che Falper pone nella produzione dei propri mobili, trasferito sul prodotto cucina dà vita a un sistema con un livello di accuratezza che ritengo senza precedenti» spiega il designer.
Per il brand Arredo3, poi, Federici ha sviluppato sia la nuova cucina Tratto 10 sia i progetti del flaghipstore di Milano e dello showroom aziendale. Nel settore dell’accessorio, collabora come designer e art director con due aziende leader. "Case history importanti del mio percorso - spiega - sono le collaborazioni con Gollinucci, in corso da cinque anni, e con Damiano Latini, suggellate da oltre dieci premi internazionali di design". Tra i progetti di Federici per questo settore, sono da citare due sistemi sottopensili di Damiano Latini: Hang e Moove (ora ribattezzato Groove) che è stato premiato con l’Archiproducts Design Award 2021 e il New York Products Design Award.
Sempre nell'ambito dell'accessorio, per Gollinucci Federici ha progettato, tra gli altri prodotti, il sistema Sous-Chef, che ha vinto la menzione speciale del German Design Award 2021.
Fondamentale, sia come designer sia come art director, il lavoro di ricerca e sviluppo sul prodotto e sulle strategie di comunicazione. "Il ruolo di art director, rispetto a quello di designer, è non limitarsi solo alla creazione dei progetti, ma dedicarsi - assieme al cliente - anche allo sviluppo di una visione strategica indispensabile all’evoluzione dell’azienda, attraverso la gestione dell’immagine e la pianificazione dei nuovi prodotti, l’esplorazione dei futuri scenari del settore per prevedere in anticipo le direzioni del mercato; la ricerca su materiali, finiture e tendenze estetiche; la valutazione delle nuove esigenze dei consumatori. Commissionare al progettista anche il “sistema” ad esso collegato si traduce in una maggiore garanzia sul risultato finale", continua Andrea Federici. "Per l’art direction, ci occupiamo pertanto di tutte le fasi, dal metaprogetto al concept e al design fino alla creazione del catalogo fotografico con la realizzazione delle immagini e della grafica, arrivando spesso anche al progetto degli showroom aziendali. Così abbiamo il controllo sul prodotto e sul suo sistema di narrazione, garantendo all’azienda la migliore rappresentazione possibile».
Ma che differenze ci sono tra il progetto di un arredo cucina e di un accessorio? "Il mio approccio a qualsiasi progetto ha sempre origine da una stessa premessa: l’osservazione del contesto d’uso", dice il designer. "Mobili e accessori hanno un elemento in comune: entrare in contatto con gli utenti che li utilizzeranno con frequenza e per lungo tempo; praticità di utilizzo, rispetto dell’ergonomia e semplificazione dei gesti quotidiani sono requisiti imprescindibili per entrambe le categorie. Nello specifico, per il progetto di accessori e componenti, le aziende hanno sì aspettative orientate alla soddisfazione di attributi estetici - che rappresentano un ulteriore vantaggio competitivo - ma soprattutto di forti contenuti riferiti all’innovazione funzionale e tecnica. Il produttore di mobili richiede invece in primis la caratterizzazione estetica e la capacità del prodotto di saper “conquistare” il consumatore finale. Sono quindi fondamentali l’equilibrio nell’abbinamento tra i materiali, i contenuti tecnici, i meccanismi, l’illuminazione, gli accessori e gli elementi di personalizzazione".