Affermare la forza del marchio e mostrare al meglio le caratteristiche distintive delle cucine: con questi obiettivi Arredo3 ha rinnovato l’area espositiva all’interno del proprio complesso produttivo, sito a Scorzè (VE). Nasce così il nuovo showroom dell'azienda, creato in base al progetto di restyling del designer Andrea Federici, che ha saputo conferire valore ed enfasi ad uno spazio concepito "in grande", che si propone anche come luogo di incontro per architetti, rivenditori e partner commerciali.
Esteso su una superficie di oltre 3000 metri quadri, il nuovo showroom aziendale di Scorzè offre l'ampia proposta di modelli per la cucina e il living della collezione Arredo3. Lo spazio che ospitava prima il vecchio showroom è stato quindi completamente riprogettato e rinnovato grazie ad una ristrutturazione globale concepita in un un’ottica di fluidità spaziale e in base ad un layout razionale. I percorsi interni, lineari e intuitivi, e suggestivi al tempo stesso, restituiscono una sensazione di ariosità e di contemporaneità grazie ad una struttura a pianta libera, priva di partizioni divisorie di tipo tradizionale.
"L’impostazione del progetto traccia le linee guida dei prossimi monomarca aziendali", spiega il designer Andrea Federici, "e si pone anzitutto l’obiettivo di valorizzare la narrazione di tutti i modelli cucina di Arredo3 senza trascurare il living, facendone risaltare al meglio le caratteristiche. L’intervento si è incentrato su tre fondamentali temi di progettazione: la razionalizzazione dei percorsi, la classificazione della gamma cromatica relativa a pareti e pavimenti ed il progetto illuminotecnico".
PERCORSI RAZIONALI, LUCE "GRAFICA" E TONALITA' NEUTRE
Per quanto riguarda lo studio del lay out, "l’organizzazione dello spazio prevede una distribuzione dei percorsi suddivisa tra principali e complementari: i primi hanno il compito di creare le direttrici essenziali che regolano la fruizione dello spazio, mentre i percorsi complementari hanno la funzione di “condurre” il visitatore alle composizioni di cucina per la necessaria interazione con il mobile", continua Federici.
"Il ruolo della luce si rende fondamentale nella definizione dei percorsi primari, che vengono marcati per mezzo di un sistema di pareti box-light installate all’inizio e al termine di ciascuna direttrice, allo scopo di invitare in maniera indiretta il visitatore a percorrere il passaggio nel senso della luce, nell’uno o nell’altro senso", dice Federici. "In questo modo al visitatore vengono forniti una serie di punti di riferimento per orientarsi in maniera intuitiva e senza l’esigenza di segnaletica. Al centro della pianta, le pareti del blocco uffici sono state “dematerializzate” e rivestite da un sistema di listelli verticali retroilluminati che fungono da diaframma senza delimitare gli ambienti in maniera rigida".
Per quanto riguarda lo studio dei colori, "il format dello showroom aziendale di Arredo3 prevede l’utilizzo di una "la palette pensata in un’unica tonalità warm grey per tutte le pareti, mentre soffitti ed elementi tecnici sono in tonalità nero grafite", prosegue il progettista. "A pavimento la scelta è per un parquet in plance multiformato di rovere in una tinta naturale leggermente desaturata, elegante e allo stesso tempo giusto compromesso per uno spazio ibrido tra la suggestione domestica e quella industriale con cui è stato concepito lo spazio".
Il progetto di garden interior, infine, sapientemente studiato, si concretizza con una selezione botanica esotica protetta da una struttura in rete metallica che assolve la funzione di diaframma, anch'essa pensata secondo il principio di creare percorsi senza barriere visive e costituti da elementi ispirati al benessere e all'accoglienza.