Sorge a Cervinia, sui terreni antistanti gli impianti di risalita, lo chalet denominato Abri des skieurs - Rifugio degli sciatori, una nuova costruzione ecosostenibile. Pensata come uno scrigno e completamente realizzata in legno di larice naturale, la casa sorge al posto dell'originaria villa La Casetta. L'architetto Mariapia Bettiol _ Studio Bettiol Architecture, che si è occupata dell'intero progetto architettonico e d'interior, ci ha parlato del concept di progetto e di quali siano state le richieste da parte dei committenti per la costruzione dell'edificio, voluto in legno e in linea con i principi della sostenibilità ambientale. "Laddove oggi è sita la nuova casa, prima sorgeva una villa anni '60, in condizioni pessime e piena di infiltrazioni. E non era neppure di pregio architettonico", racconta la progettista. "Per questo motivo i proprietari hanno deciso di demolirla e di ricostruirla ex novo con una volumetria leggermente superiore, mantenendo lo stesso perimetro a terra. A parte il basamento in cemento armato - continua l'architetto Bettiol - tutto è in legno: i piani fuori terra hanno una struttura in legno con telaio portante, isolata con tavole di larice naturale e coibentata in lana di roccia, ed anche gli interni sono completamente rivestiti in tavole di larice. Una scelta dettata dalla volontà del cliente, che desiderava una piccola "bomboniera". E siccome l’idea di base era l'impiego del legno, il percorso di progetto è stato tracciato man mano in base ai principi della ecosostenibiltà". Anche per la cucina, come per gli arredi, il materiale principe non poteva che essere il legno naturale.
Obiettivo del progetto globale è stato generare un'architettura di carattere, ma soprattutto un edificio energeticamente efficiente, che rientrasse in classe A, quello più elevato. Per quanto riguarda le prestazioni energetiche, sono quindi stati anzitutto impiegati materiali e pacchetti tecnologici ad efficienza energetica e utilizzate energie rinnovabili. All'impianto l'impianto geotermico è stato integrato un impianto di ventilazione con recupero di calore alimentato con motore ad alta efficienza. Grazie ad esso, l’aria calda in uscita dalla cucina, dal bagno e dal WC viene convogliata verso uno scambiatore a flusso, dove l'aria fredda in ingresso riceve dall´80% sino al 90% del calore e l'aria di alimentazione viene poi riconvogliata verso la casa.
Volumi in legno e vetro e spazi interni articolati
Alta e connotata da estese vetrate a tutta altezza con vista sul Cervino, lo chalet consta di tre piani fuori terra, un piano interrato e una soffitta non abitabile, ma necessaria a movimentare i volumi e a diffondere una luce zenitale omogenea al suo interno. Per il progetto d'interior il filo conduttore è stato l'articolazione spaziale mentre, per la zona giorno, lo spazio a pianta aperta è stato il concetto base. Il piano terra comprende così il soggiorno parzialmente a doppia altezza che abbraccia l'area pranzo - in cui troneggia anche un pianoforte - e l'angolo relax con camino. Questo livello della casa si identifica all'eterno con una curtain wall, ovvero una facciata continua incorniciata, agli angoli, da due paraste di pietra e sormontata da una imponente capriata. Si individua così un volume in legno e vetro che poggia su un basamento di pietra, sovrastato dalla tipica copertura in lose, ovvero in tegole di pietra naturale.
"Gli arredi del primo livello, e tutti gli arredi della casa, sono stati creati su misura da Concreta. Davanti alla cucina domina l'ampio tavolo da pranzo realizzato su disegno con vecchie tavole massicce di larice, mentre la base è in metallo nero come altri dettagli ripresi anche in cucina. Attorno al tavolo, le poltroncine in tessuto alcantara". Al di sopra del volume del piano terra dello chalet si sovrappone il primo piano corrispondente alla zona notte sviluppata su due piani e circondata da una balconata in legno grezzo. Continuando, il secondo piano della residenza, nonché l'ultimo, ospita la stanza padronale con bagno: attraverso un ampio disimpegno con una libreria e una chaise longue è stato creato un angolo lettura che precede la camera, arricchita da un salottino e da una cabina armadio che funge anche da antibagno.
Un cucina dal total look "naturale"
"Per l'area giorno, i proprietari hanno voluto un open space con una cucina separata, ma anche in comunicazione diretta con l'area pranzo e quindi con i living", spiega Mariapia Bettiol. Per incontrare questa richiesta, la progettista ha quindi creato una parete di armadiature lignee con vetrinette superiori ed un un varco di passaggio di 160 cm che si chiude con una porta scorrevole a scomparsa all'interno della parete
Soluzioni scenografiche
SCHEDA PROGETTO
LOCALITA'
Cervinia (AO)
PROGETTO ARCHIETTONICO E D’INTERIOR
Architetto Mariapia Bettiol _ Bettiol Architecture
TIPOLOGIA ABITAZIONE
Chalet
SUPERFICIE TOTALE ABITAZIONE
380 mq
SUPEFICIE TOTALE ZONA GIORNO
70 mq
SUPEFICIE CUCINA
14 mq
ARREDO CUCINA
Realizzato su misura da Concreta - Ante basi e colonne: tavole di legno di larice – Piani di lavoro composizione a parete e isola: pietra Absolute Black con bordo a spacco - Schienale in gres serie Metal Style di Florim, ad effetto metallo
ELETTRODOMESTICI
Frigo e cantina: Sub Zero – Piano cottura e forni: Miele
ARREDI ZONA PRANZO
Tavolo da pranzo su misura con piano in tavole vecchie di larice e sedie su disegno in alcantara realizzati da Concreta - Tappeto in cavallino eco a quadrotti
PIANTA PROGETTO
PIANTA GENERALE PIANO TERRA
PIANTA CUCINA E ZONA PRANZO