In meno di tre minuti vi raccontiamo Eurocucina/FTK 2024 che, in questa edizione si è presentato con layout rivisto da Studio Lombardini 22, impostato sulla circolarità del percorso, il cui segno realmente evidente è stato però il concept di mixare “finalmente" arredo cucina e elettrodomestici. Ovvero la fiera come declinazione della realtà.
E gli espositori si sono impegnati per tessere un racconto che parlasse attraverso il Visual, di prodotto ma anche di esperienze, di competenze, di saper fare...
Ma quali i paradigmi di questo racconto?
Quella che abbiamo visto è una cucina sempre più connessa con il living attraverso boiserie, ante a scomparsa che diventano elementi che celano e svelano, che collegano e dividono a seconda delle esigenze. Una cucina nomade che dal living arriva agli spazi esterni proprio per rappresentare nuovi stili del vivere e dall’abitare.
Importante è la ricerca sui materiali che si mixano, ancora una volta, per dar vita a connessioni e disconnessioni, leggerezza e volumi importanti. Ecco allora che le pietre, i graniti, il gres dialogano con la leggerezza vetro e si abbinano ai metalli che vengano scaldati dal legno.
Il colore torna a personalizzare gli ambienti ma la vera grande protagonista è lei… la luce.
E in questa cucina, luogo non di solo lavoro ma di condivisione, di socializzazione, che ruolo svolgono gli elettrodomestici?
Una presenza certo non invasiva ma nello stesso tempo ricca di significati. Ricerca e innovazione hanno un obiettivo preciso: contribuire a tratteggiare una casa dove stare bene perché tutto è più facile, grazie anche all'introduzione dell'intelligenza artificiale, dove vi è attenzione agli spazi (attraverso soluzioni polifuzionali), al tempo, alla sostenibilità.
Ed anche in questo caso il gioco fra l’apparire e lo scomparire crea discontinuità. Ne è un esempio il piano cottura che può diventare invisibile integrandosi nel top o, al contrario, esserne protagonista come una sorta di palcoscenico del cucinare dove, ancora una volta, è la luce è creare atmosfera.
