Il mix creativo di Gnambox

Fondatori del blog Gnambox, Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari ci parlano della loro cucina fantasiosa e accogliente, un set vero e vissuto dove sperimentano ricette innovative

Un appartamento su tre livelli scelto “al primo sguardo”, dal look vissuto, dove la cucina essenziale e accogliente viene utilizzata non solo come spazio per preparare i cibi per sé, ma anche come set per creare ricette da condividere on line. Parliamo della casa di Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari, che, due anni fa, hanno fondato Gnambox, blog e spazio virtuale dedicato al cibo e ai viaggi su cui presentano ricette innovative e molto curate anche sotto il profilo estetico. Creativi “a tutto tondo”, precedentemente i due proprietari si occupavano di tutt’altro: Riccardo, di grafica, e Stefano, di interior design. Oggi, con la loro attività, pongono in primo piano i concetti di condivisione e di partecipazione che sono ben espressi anche all’interno della loro cucina, un ambiente dall’atmosfera familiare e avvolgente.

L'azzurro è il colore scelto da Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari per la loro cucina

Per la scelta della casa, "è stato amore a prima vista", raccontano. "Abbiamo capito all’istante che, quando gli amici ci dicevano che “ti senti” di aver trovato la casa giusta, era vero. Questa casa ci è piaciuta subito perché non è convenzionale. È su tre livelli, affacciata su un cortile interno. Siamo stati molto fortunati perché sembrava che fosse stata commissionata proprio da noi! E infatti abbiamo aggiunto solamente le piastrelle in cucina e l’abbiamo arredata". Il risultato è una casa apparentemente semplice, condita da pizzichi dosati di fantasia e tanta voglia di condivisione.

Una cucina soft e funzionale

Come la casa, anche la cucina non ha subito grandi cambiamenti dopo l’acquisto, ed è rimasta quasi come i due proprietari l’avevano trovata. Le poche modifiche apportate hanno riguardato solo i frontali delle basi a parete, i rivestimenti in ceramica e alcuni elementi funzionali. "In cucina abbiamo amato da subito il piano di lavoro
in cemento armato", raccontano Riccardo e Stefano. "Il pavimento è in parquet, ma presto diventerà grigio, faremo una bella gettata di resina. Abbiamo aggiunto le piastrelle su due pareti e, per l’arredo, abbiamo poi optato per una cucina disegnata su misura, con grandi cassettoni. Il colore scelto è il verde perché ce ne siamo innamorati appena l’abbiamo visto. Anche il tavolo è cambiato: ora c’è un modello disegnato da noi, con il piano in marmo, che rende lo spazio più funzionale». La composizione a parete dalla particolare tonalità di azzurro dei frontali a cassettoni connota quindi la cucina di Stefano e Riccardo; lo spazio soppalcato include la scala bianca che conduce al piano superiore. Al centro, il tavolo creato su loro disegno con piano in marmo. La zona cottura si identifica con il piano cottura a cinque fuochi di Ilve e cappa di Elmar, al di sopra della quale è appoggiata Lampadina, di Flos, modello storico che porta la firma di Achille Castiglioni.

La zona cottura con top in cemento e cappa di Elmar

L’ambiente cucina risulta quindi vivace e connotato da tonalità soft. Il piano di lavoro in cemento domina la soluzione d’arredo prolungandosi sulla parete contigua e diventando anche una lunga panca che viene utilizzata per l’esposizione di oggetti e il supporto di uno scaffale a giorno. Due colonne in acciaio all’inizio e alla fine della composizione inglobano gli elettrodomestici e servono per il contenimento. "Nella zona d’ingresso una struttura contiene il frigorifero e il forno, e l’altra vani contenitori. Sopra la cucina c’è un soppalco che appare come un cubo di vetro".

Preparazione e presentazione

Vissuta appieno durante l’intero arco della giornata, la cucina di Stefano e Riccardo è anche spazio di lavoro e di ricevimento per gli ospiti; entrambi si dedicano all’arte culinaria per loro stessi e per l’attività. Nell’ambiente spiccano due lampade di Flos disegnate dai fratelli Castiglioni e diversi pezzi unici, oggetti particolari collezionati in giro per il mondo. "Ci piace circondarci di oggetti pop, colorati e divertenti che recuperiamo durante i viaggi", continuano i due proprietari. "Durante la giornata spesso la nostra cucina diventa il set delle nostre ricette: aggiungiamo luci da set e diventa proprio uno studio fotografico! Quando riceviamo gli ospiti ci piace che le luci abbiano tonalità calde e super accoglienti; poi non devono mai mancare piante e fiori. I nostri piatti preferiti sono risotti di stagione, hummus e pizza... Quando arriva un ospite, infatti, non manca mai una nuova versione di hummus in tavola".

(Paola Leone)

IL GUSTO DELLA CONDIVISIONE

Per Riccardo e Stefano il cibo è il punto di partenza per raccontare ricette, viaggi, persone e tendenze e dalla loro unione nasce Gnambox, un contenitore dove il food è il punto di partenza del racconto. Stefano Paleari e Riccardo Casiraghi approdano ai fornelli nel 2012 fondando il blog gnambox.com, progetto nato dalla passione comune per il cibo, che li ha portati a creare un nuovo stile in cucina: giovane, accattivante e curato nei minimi dettagli. Nel 2019 hanno dato vita a GnamboxHQ, uno spazio fisico in cui Stefano e Riccardo possono esprimere live tutta la loro creatività, sperimentare, incontrare persone e creare sinergie e - solo di recente - hanno aperto anche il loro primo shop online, Gnambox Store.

Fondatori del blog gnambox.com nel 2012, Riccardo e Stefano hanno inaugurato on line anche il loro Gnambox Store

Siete molto giovani e con formazioni diverse. Come vi siete conosciuti e come nasce Gnambox?

"Grazie per il “giovani”! Ci siamo conosciuti nel 2009 su Facebook tramite amici comuni. L’idea di creare Gnambox è nata nel 2012 dalla voglia di realizzare qualcosa insieme ed essere creativi senza limiti. Gnambox è nato nel periodo in cui la comunicazione digitale in Italia era all’inizio e questo ci ha permesso di poter sperimentare ed essere noi stessi al 100%".

La vostra attività si svolge principalmente in un luogo fisico, il vostro laboratorio milanese, ma poi tutto viene condiviso sulle vostre pagine social. Quanto è importante cucinare, raccontare, incontrare on line?

"Importantissimo! Diciamo sempre che senza social network, Gnambox non sarebbe mai potuto esistere. Cuciniamo a casa nostra e quasi in tempo reale pubblichiamo su Instagram e sul nostro sito la ricetta, dopo poche ore riceviamo foto di persone
che l’hanno cucinata. Amiamo l’online perché ti permette di cercare ispirazione, incontrare persone e creare sinergie. Cucinare per noi è anche il modo per farci conoscere dalle persone, non vogliamo essere un’enciclopedia di ricette ma mostrare quello che mangiamo davvero nel nostro quotidiano".

La vostra cucina è rivolta ai più giovani. In che modo coniugate tradizione e avanguardia?

"Prendiamo tantissima ispirazione da libri e profili Instagram soprattutto stranieri, se veniamo colpiti da una foto cerchiamo poi di cucinarla con ingredienti locali mixando la tradizione italiana con un twist in più (spezie, metodi di cottura...). Vogliamo che le nostre foto facciano venire fame al primo sguardo e che la gente possa subito capire quali sono gli ingredienti fondamentali. L’aspetto per noi è fondamentale, grazie a questo siamo riusciti ad avvicinare persone che non avrebbero mai sognato di finire su un sito di ricette".

Il modo di raccontare la vostra cucina, le vostre ricette, è immediato e fresco. Qual è l’aspetto più caratterizzante della vostra cucina?

"La nostra è una cucina semplice, genuina e contemporanea".

(Sabrina Piacenza)