Unità distaccate, ma collegate tra loro da una scalinata, si fanno spazio tra le rocce di granito e la vegetazione creando una sorta di piccolo borgo. Si presenta così la villa diffusa sita a Porto Rotondo, in Sardegna, ripensata secondo un progetto di recupero, ristrutturazione e di valorizzazione delle preesistenze firmato dallo studio Alvisi Kirimoto. Integrate in armonia con il contesto, le gentili mini architetture si mimetizzano con il paesaggio in virtù dei materiali impiegati, gli stessi che appartengono alla natura del luogo, a questa altura con un'incredibile vista su Golfo Aranci. Quando i progettisti si sono recati a visitare il sito per prima volta, sono stati sopresi dalla bellezza del luogo, che li ha ispirati per il progetto. "Ci siamo ritrovati nello spiazzo tra i ruderi esistenti e abbiamo pensato che il progetto dovesse nascere da lì, dal disegno della piazza e dei percorsi naturali che assecondano la morfologia del luogo, con piccoli terrazzamenti che accolgono una volta il verde, una volta l’acqua", raccontano Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, titolari dello Studio. Ed è proprio su uno dei terrazzamenti recuperati che sorge la zona per cucinare outdoor, incentrata su un blocco a isola in pietra naturale locale, con veduta sulla piscina del livello inferiore e sul magnifico panorama.
Il lotto della proprietà inizialmente era connotato da una vegetazione fitta e da percorsi interni frammentati che conducevano a varie costruzioni. Per il progetto, i due architetti si sono dovuti confrontare anzitutto con i vincoli paesaggistici, tra cui l’impossibilità di modificare la sagoma dei volumi esistenti. Da qui la scelta di ripensare la relazione tra le costruzioni preesistenti e creare una sequenza ragionata di spazi aperti, chiusi e coperti. "Gli edifici sono stati recuperati integrandoli con il paesaggio e liberando così le visuali verso il mare", spiegano gli architetti. "L'eccezionalità del progetto nasce anche dal dialogo con gli artigiani locali, artisti della materia che hanno saputo donare vita e ricchezza al granito locale, rendendolo il vero protagonista del progetto.”
Osservando la proprietà dall'alto (FOTO SOTTO) si coglie il concept del progetto globale, in cui le unità recuperate sono ora collegate tra loro dalla scala in granito giallo di San Giacomo (visibile a sinistra). La scala si snoda a partire dal punto più alto del lotto come una sorta di promenade architecturale fino alla "piazza centrale", attorno a cui si raccolgono i fabbricati, proprio come la piazza di un borgo. Sulla destra è evidente l'edificio principale ("edificio A") e la terrazza-lounge dove, verso le rocce, si staglia il volume bianco la cucina outdoor. Sul livello più in basso, la piscina con il solarium.
La villa diffusa si articola quindi in tre edifici separati a diverse quote, mantenuti invariati nei profili. Gli interni sono stati reinterpretati in rapporto con l'esterno attraverso elementi contemporanei come le pergole e il box di vetro che conduce al piano seminterrato.
Un volume in granito con cucina, soggiorno e terrazza panoramica
Denominato "edificio A", il volume principale include l'accesso alla proprietà ed è pensato come un unicum; comprende soggiorno, sala da pranzo e cucina, connotandosi per quattro setti murari paralleli e vetrate aperte su due fronti: a monte, sulla piazza, e a valle - verso il mare - con la terrazza lounge completa di tavolo da pranzo esterno e, più in là, di spazio cucina outdoor e area relax arredata con poltrone e divano. Trait d'union tra interno ed esterno è il granito che scolpisce il paesaggio e che viene adottato anche per gli interni e per i muri imponenti, costruiti con blocchi di pietra a spacco naturale e senza fughe, realizzati da artigiani locali.
Per la pavimentazione interna ed esterna è stato utilizzato il marmo di Orosei, una scelta che "dissolve" così il concetto di soglia. All'interno dell'edificio, i soffitti in legno a quattro falde - con quattro travi Duo in legno di iroko - imprimono un ulteriore elemento di forte slancio estetico, migliorando oltretutto le prestazioni acustiche degli ambienti. In continuità con la trama dei soffitti, le pergole esterne ricreano a zone ombreggiate, riparate e accoglienti
La terrazza con cucina outdoor
Delimitata da muri curvi in granito di diverse altezze, la terrazza-lounge - nell' "edificio A" - si pregia della magnifica vista sul mare. In questo spazio quasi magico, a ridosso delle rocce in granito, ecco anche la cucina outdoor disegnata su misura, che consente di preparare pranzi e cene all’aperto in estate e anche durante l'anno. La cucina consta di un lungo bancone con top in marmo di Orosei e ante in legno di iroko, trattato per resistere in esterno. Essenziale e monolitica, si confronta con l'arredo lounge: divano e due posti e poltrone Étiquette di DePadova e tavolino da esterno Helsinki 15, di Desalto
La cucina all'aperto - poco distante dalla cucina interna - è stata concepita soprattutto per la preparazione e la cottura di una specialità: la pizza. Sul blocco monolitico ecco quindi il forno rotante per pizza, il Modello 85 firmato da Alvisi Kirimoto e prodotto da Marana Forni, finito in acciaio verniciato. Il blocco comprende anche un'area lavaggio con lavello integrato in acciaio di Foster.
Le camere da letto e i servizi sono inseriti negli altri due volumi della proprietà. In particolare, la camera da letto padronale - con letto matrimoniale Rodwall di Living Divani - si colloca nel volume denominato "edificio C" e si connota per le pareti in granito giallo di San Giacomo, pavimento in parquet, soffitto e armadiatura a muro in legno di iroko.
SCHEDA PROGETTO
Studio Alvisi Kirimoto
TIPOLOGIA ABITAZIONE
Villa diffusa
LOCALITA'
Porto Rotondo (SS)
SUPERFICIE SPAZIO ESTERNO
2 ha
SUPERFICIE GLOBALE INTERNI
437 mq
CUCINA ESTERNA
Realizzata su disegno - Materiale ante basi: legno di iroko - Materiale top e struttura: marmo di Orosei - Forno Pizza di Marana Forni, con forno rotante Modello 85 - Lavello di Foster, mod. KE filotop da 71 x 40 cm
CUCINA INTERNA
Superficie: 16 mq
Arredo: realizzato su disegno - Ante basi e colonne in legno Iroko - Top in acciaio inox satinato - Tavolo su disegno in legno di iroko - Sgabelli con Rea stool di De Padova, in acciaio nero e cuoio