Giochi di luce sotto il tetto

Un attico su tre livelli, connotato dal tetto con travi a vista, è stato ristrutturato secondo un progetto che gioca sulla luce naturale e ad effetto, modulata per porre in risalto i soffitti spioventi, gli arredi e la cucina bianca firmata Key Cucine

Un attico su piani sfalsati, scale scenografiche e un magnifico tetto con travi a vista esaltato da luci radenti e d'ambiente. Siamo in una villa costruita negli anni '90 e sita tra le colline, a San Zenone degli Ezzelini (TV), composta da due unità abitative distinte: una al piano terra e una seconda unità che si sviluppa ai piani superiori, di cui due mansardati. Quest'ultima unità, su tre livelli totali, è il risultato di un poderoso intervento di ristrutturazione e di ampliamento attuato in base al progetto dell'architetto Claude Petarlin, che si è occupato dell'iter completo: dallo studio della nuova soluzione alla ristrutturazione fino all'arredo, partendo dalla creazione di un nuovo accesso indipendente. Lo spazio a doppia altezza della vecchia mansarda, precedentemente anonima e senza alcuna gerarchia funzionale, è così divenuto un attico di grande comfort ed eleganza, dove la soluzione a penisola della cucina firmata Key Cucine "chiude" una delle aree perimetrali in cui il tetto spiovente raggiunge il minimo della quota.

I soffitti a spioventi in legno sapientemente illuminati caratterizzano la mansarda su tre livelli con affaccio sulla terrazza

Abbiamo chiesto all'architetto com’era strutturato l'attico prima dell’intervento, e in particolare la cucina/living. "Prima dei lavori, questo livello al di sotto del tetto era suddiviso in due soli ambienti, che venivano utilizzati solamente come locali accessori della casa principale al piano terra", spiega Claude Petarlin. "La zona cucina precedente corrispondeva a una stanza-ripostiglio poco illuminata, anche a causa del soffitto basso. L'esigenza dei proprietari era quindi dare vita a questo spazio e ricavare un nuovo appartamento per quatto persone, indipendente e diviso dal resto della casa, ubicata al piano terra".

"L’idea di progetto iniziale è stata quindi quella di realizzare anzitutto un nuovo volume a doppia altezza in aderenza alla casa, contenente la scala di ingresso esterna che potesse dare accesso alla mansarda, inutilizzata da molti anni. Successivamente si è lavorato sulla composizione dello spazio interno, individuando in particolare l’ambiente cucina verso i lati est e sud della casa, laddove la luce sarebbe entrata con maggior efficacia per illuminare lo spazio". Oggi l'attico comprende un grande living con cucina integrata e tre camere da letto con i relativi servizi. L'appartamento è stato pensato con un assetto organizzativo e spaziale che ricorda il raumplan di Adolf Loos, con una pianta modulata secondo livelli a diverse altezze; quello più alto, con la camera padronale e bagno annesso, e il livello intermedio - con zona relax, cucina, zona pranzo, bagno - sono mansardati; il livello inferiore ospita due camerette e un bagno.

Il tavolo in legno di rovere bruciato di fronte al terrazzo

Al piano intermedio dell'attico multipiano si estende la zona giorno con la cucina; lucernari, vetrate aperte sulla terrazza e illuminazione ad effetto sono le cifre distintive dell'open space. Impegnativi i lavori ristrutturazione operati per ottenere un unico ambiente aperto, in cui collocare anche la cucina. "Con l’abbattimento della parete divisoria interna è stato ricavato il nuovo open-space costituito da zona living, area pranzo e cucina; la demolizione della parete divisoria ha permesso anche di migliorare la percezione dello spazio complessivo che presentava basse altezze soprattutto vicino allo spazio individuato per la nuova cucina", continua il progettista. "Per fare entrare più luce sono state demolite alcune murature esterne realizzando aperture vetrate verso est e verso nord. Sono state poi realizzate nuove contropareti perimetrali interne in cartongesso per l’alloggiamento degli impianti tecnologici e l’isolamento termico; in una di queste pareti è stato inserito l'impianto per l’illuminazione indiretta generale della zona living". "La pavimentazione esistente, che è stata recuperata, era composta da piccole tavole in legno di afromosia (essenza pregiata africana), ma nascosto da un forte spessore di vernice trasparente che lo rendeva oltremodo lucido e inespressivo; il legno originale del parquet è stato quindi sverniciato e oliato con prodotti trasparenti opachi, affinché potessero farne risaltare il forte carattere espressivo".

CUCINA A PENISOLA CON LUCI AD EFFETTO

Suggestiva vista della sezione della mansarda che inquadra cucina e zona pranzo (a sin.) e le due scale

Accanto al bagnetto e alle due scale - che portano rispettivamente alle camere dei ragazzi site al livello inferiore e alla camera padronale del livello superiore - si colloca la cucina, uno spazio difficile per l'altezza ridotta data dal tetto spiovente. Tutto bianco per l'arredo della cucina, scelto con il modello Artè, di Key Cucine, con ante in laccato e top in Corian.

La cucina subito sotto le travi e lo scorcio dell'area relax

L'ambito raccolto della cucina è disegnato dalla penisola operativa a L protesa verso il living, su cui si inseriscono il lavello - sulle basi a parete davanti alla boiserie - e il piano cottura posto sul lato aggettante della penisola; davanti alla cottura, il tavolo da pranzo creato su disegno dell'architetto e realizzato in legno di rovere bruciato.

La cucina bianca Artè, di Key Cucine, con boiserie, penisola, armadiature a misura, luci wall-washer e applique nere

Per assecondare l'altezza decrescente del tetto, le colonne dell'armadiatura sono state tagliate in diagonale. "La cucina è stata fin da subito pensata aperta sul living, non c’era dubbio, considerato lo spazio a disposizione. L’esigenza di tenere la zona operativa un po’ appartata rispetto alla zona pranzo ha portato alla realizzazione della penisola monolitica in Corian, adiacente al tavolo. Sono state realizzate nuove aperture a lucernario sul tetto per favorire l’ingresso della luce direttamente al di sopra del piano cottura".

 

LA SUITE PADRONALE

Al livello superiore della mansarda multipiano si estende la camera da letto padronale pensata come suite, uno spazio a pianta aperta in cui si integra l'ampia cabina armadio. Una quinta muraria modula lo spazio; a ridosso, il lettino. Il tetto a due falde dona grande fascino all'insieme e connota anche la stanza da bagno. Di fronte al letto, la porta-finestra che si apre sul terrazzino panoramico.

SCHEDA PROGETTO

FOTO: Claude Petarlin

LOCALITÀ
San Zenone degli Ezzelini (TV)
PROGETTO
Architetto Claude Petarlin
TIPOLOGIA ABITAZIONE
Attico su tre livelli
SUPERFICIE TOTALE
250 mq circa
TIPOLOGIA CUCINA
aperta sul living
ARREDO CUCINA
Modello Artè, di Key Cucine, con ante e zoccoli in laccati bianco RAL 9016 opaco, top in CORIAN bianco, bosierie con ripiani sopra-lavello realizzata su disegno
ELETTRODOMESTICI
Piano induzione, forni, lavastoviglie a incasso e cantinetta di Miele - Lavello in acciaio di Barazza
ARREDI E LUCI CUCINA E LIVING
Lampade applique nere zona cucina: modello Counterbalance, di Luceplan - Radiatore di design zona cucina modello Soho, di Tubes Ratiatori - Tavolo da pranzo realizzato su disegno, con piano in legno rovere bruciato e basamento in ferro – Sedie CH24 Wishbone Chair, di Carl Hansen, in paglia nera - Lampadario tavolo Twiggy, di Foscarini - Divano Cubiko, di Gobbo Salotti

PIANTA PROGETTO - Livello 2/3

SEZIONE - CUCINA E AREA RELAX

SEZIONE  -  ZONA CAMINO E AREA PRANZO