Eurocucina | Dada: il carattere teatrale di Tivalì 2.0

Risultato di un approfondito lavoro di aggiornamento del modello Tivalì del 2004, la nuova Tivalì 2.0 di Dada si presenta come una soluzione scenografica, un grande mobile chiuso da ante scorrevoli che svelano basi ad anfiteatro e luci integrate

Da Tivalì, la cucina Dada progettata da Dante Bonuccelli nel 2004 e antesignana del concetto “Everything in a Small Space”, nasce Tivalì 2.0, che viene presentata al Salone 2022 nello stand Molteni/Dada (Pad.20, Stand A03), oltre che nel flagship store Molteni&C|Dada, in via Larga 2.

Interpretata da Yabu Pushelberg, studio di design canadese di fama mondiale, la vecchia Tivalì di trasforma così nella nuova Tivalì 2.0, modello che coniuga tecnologia e design integrando le funzioni in una soluzione integrata. Il concetto che ha guidato la progettazione è stato quello di creare una cucina compresa in uno spazio lineare tra i 2,40 e i 3 metri, in cui prevale l’elemento scenografico e il cucinare raggiunge la sua più alta espressione, assimilabile alla performance di un attore sul palcoscenico. Tivalì 2.0, come tutti i palcoscenici teatrali, è dotata di un "sipario" che nasconde la scena, rivelata solo alla presenza degli attori.

Il modello  si presenta quindi come un grande mobile chiuso che a prima vista non rivela il suo prezioso contenuto. Due grandi ante scorrevoli a pacchetto custodiscono la "scena" e una volta aperte, grazie a sofisticati meccanismi, rientrano affiancandosi nella sagoma del contenitore, rivelandola. Le ante in tamburato nido d’ape in alluminio sono disponibili nelle diverse finiture di gamma, permettendo così di dare alla veste esterna diverse interpretazioni. Il nuovo meccanismo di ante scorrevoli si rivoluziona eliminando il basamento e il carrello inferiore, ma senza perdere fluidità di scorrimento. Configurabile in 3 diverse altezze e 2 larghezze, la cucina permette infinite possibilità di configurazione esterne e interna.

Dada: Tivalì 2.0 è chiusa da ante scorrevoli

Nell’interpretazione di Yabu Pushelberg la soluzione del nuovo modello appare subito straordinariamente scenografica, soprattutto per la configurazione delle basi ad “anfiteatro”, dove il piano di lavoro arcuato, in marmo o pietra, e le basi terminali inclinate donano una spazialità inconsueta alla cucina. Lo schienale attrezzato rivestito in marmo funge da quinta teatrale e presenta una scaffalatura dal disegno non convenzionale, lasciata a giorno per mostrare ciò che è necessario; innovativo anche il design della nuova maniglia YP. Sotto il piano di lavoro, contenitori con ante e cestoni permettono di configurare la funzionalità della cucina nelle diverse soluzioni progettuali, adatte ad ogni uso. Come ogni palcoscenico che si rispetti la luce illumina perfettamente la scena. Un sistema di luce led integrata nelle mensole è studiato per garantire la perfetta praticità e al contempo offrire un effetto emozionale unico.

Affermano i designer dello studio Yabu Pushelberg: "la cucina è un luogo dedicato alle relazioni: amicizie, famiglie, storie, unione di ingredienti. Tivalì è la storia di come questi ingredienti vengono integrati", ". Incaricati di progettare una nuova iterazione della collezione esistente, abbiamo approfondito il modo in cui è possibile modernizzare il linguaggio del design della cucina rispettando la tradizione. Riflettendo sugli usi e sui rituali associati alla cucina e analizzando l’attuale design, il nostro approccio celebra Tivalì come un ambiente che infonde un senso di comunità e ne alimenta l’appartenenza. Invece che progettare la cucina come un luogo unico all’interno della casa, abbiamo rinnovato Tivalì pensandola come un ambiente aperto, espressivo e invitante, evolvendo il design del sistema cucina attraverso forma, proporzione e materiali. Insieme, gli elementi di Tivalì creano un ambiente in cui le tradizioni possono essere condivise, i ricordi creati e i sensi accesi.”