Per svelare che cosa si cela dietro il gesto di aprire l’acqua di un rubinetto ruotando la maniglia, Fratelli Frattini ha voluto infrangere i limiti dell'apparenza con il progetto fotografico "Inside Out" che, attraverso l’obiettivo del fotografo Matteo Vecchi, rivela l'invisibile universo d’ingegneria e design che caratterizza ogni componente di un rubinetto. "Inside Out" è quindi molto più di uno shooting fotografico: si tratta di una iniziativa artistica e concettuale che vuole andare oltre l'apparenza esterna dei rubinetti Frattini, invitando il pubblico a esplorare le loro strutture interne. Obiettivo è offrire una nuova prospettiva, un invito a scoprire la poesia nascosta in questi oggetti d'uso quotidiano. Lo stesso titolo, "Inside Out", cattura perfettamente l'essenza del progetto suggerendo un'idea d’inversione, di svelamento, di andare oltre l'ovvio.mIl cuore del progetto è l'arte del fotografo Matteo Vecchi, che con maestria ha trasformato i rubinetti Frattini in opere d'arte uniche. Attraverso la meticolosa destrutturazione di ogni pezzo ha dimostrato che ogni componente è parte di un'affascinante realtà celata agli occhi di tutti. Le collezioni Borgia, Lucrezia, Dedra, Pepe XL e Narciso sono protagoniste del progetto, selezionate per la loro estetica e la raffinatezza dei dettagli.
Ognuna delle 12 fotografie che compongono il progetto rappresenta una sinfonia visiva che ci invitando ad indagare oltre l'apparenza e a scoprire la bellezza nascosta nella quotidianità: un viaggio emozionante nel cuore della poetica di ogni rubinetto dove si celebra l’intimo dialogo tra estetica e funzionalità.
“Fratelli Frattini è orgogliosa di presentare questo progetto fotografico che rappresenta la volontà semplice ma allo stesso tempo complessa di guardare gli oggetti con occhi nuovi segnando una evoluzione della comunicazione dell'azienda", dichiara Michela Frattini, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda. “Inside Out riesce ad unire arte e bellezza, ingegneria e funzionalità, in un connubio perfetto trasformando i nostri rubinetti da oggetti di uso comune ad opere d'arte visive”.