NABA, l’arte del fare

Approccio multidisciplinare, autonomia progettuale, stretto rapporto con le aziende, ispiratrici di brief per prodotti innovativi: ecco NABA - Nuova Accademia di Belle Arti

Amano definirsi un luogo non solo di formazione, ma anche di produzione. Perché con il metodo “learning by doing” consentono agli studenti di sperimentare una pluralità di esperienze grazie a un approccio didattico interdisciplinare, che permette di acquisire autonomia progettuale, la competenza forse più importante per posizionarsi consapevolmente all’interno del panorama creativo e del sistema professionale internazionale. Fondata nel 1980, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, con sedi a Milano e a Roma, è la più grande Accademia di Belle Arti in Italia e dal 1981 è legalmente riconosciuta dal sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), parte del comparto universitario che fa capo al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Diverse le aree di cui si compone l’offerta formativa: Communication and Graphic Design, Fashion Design, Media Design and New Technologies, Set Design, Visual Arts e Design.

Claudio Larcher, Design Area Leader di NABA

Per quest’ultimo settore, in particolare, “NABA, Nuova Accademia di Belle Arti - spiega Claudio Larcher, Design Area Leader - offre diversi scenari formativi, a partire da un triennio in cui gli studenti, durante il loro percorso, hanno la possibilità di specializzarsi negli indirizzi Product Design o Interior Design. Dopo il corso triennale, l’Accademia dà la possibilità di continuare il proprio percorso di studi con i Bienni Specialistici in Interior Design, Product and Service Design e Social Design, che completano e approfondiscono la formazione dello studente. Novità di quest’anno, infine, è il Master Accademico di un anno in New Urban Design, per formare i progettisti della città del futuro”. La proposta formativa relativa al design si è per ora concentrata nel campus di Milano, in zona Navigli, una superficie di circa 22mila mq, comprensivi di aule studio e ristoro dedicate agli studenti, diversi laboratori specialistici, una biblioteca, un’area verde e una caffetteria.

A partire dal 2019 – prosegue Larcher - anno di inaugurazione della sede di NABA a Roma, l’offerta accademica del Campus romano si è arricchita di numerosi percorsi formativi in diverse aree didattiche, intensificandosi sempre di più, e prevediamo in futuro che questo avvenga anche per l’Area Design”. A Roma la sede NABA occupa due edifici storici di inizi Novecento nel quartiere Ostiense, su una superficie di circa 3.700 mq con laboratori specialistici, biblioteca e spazi studi e ristoro. Sono oltre 5.000 gli studenti (il 30% provenienti dall’estero per oltre 90 nazionalità rappresentate, dati dell’ultimo Anno Accademico 2022/23) che hanno scelto NABA per coltivare il proprio talento e prepararsi a uno scenario di mercato in continua evoluzione. “Viviamo in un mondo in continua e veloce trasformazione - osserva Larcher -, quindi è fondamentale per uno studente avere una formazione attuale e che lo renda pronto per le sfide professionali dei settori di riferimento. Ne sono esempi i corsi dedicati al service design, che presentano approfondimenti sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità”.

Anche l’idea stessa di design è oggi ricca di sfaccettature e, quindi, di potenzialità in divenire. “Studiare oggi design - commenta Claudio Larcher - è molto diverso rispetto a vent’anni fa, aprendo tante strade lavorative che non siano solo il progettista di arredi e spazi che tutti conosciamo. Esistono molti ambiti creativi che hanno bisogno di ragazzi con la formazione metodologica del design. Per esempio, il Biennio Specialistico in Social Design conduce alla formazione di manager creativi, non solo di designer veri e propri”. Molto importante, per cogliere le esigenze e le nuove tendenze delle professioni, oltre che per creare rapporti privilegiati che possono trasformarsi in concrete opportunità di lavoro, il rapporto con le aziende. NABA collabora ogni anno con oltre 900 aziende e anche l’Area Design è parte di questa collaborazione. Durante la propria formazione, gli studenti hanno la possibilità di misurarsi con il mercato e con imprese che propongono loro i brief in cui cimentarsi.

Il progetto realizzato per Siemens ed esposto alla Biennale - ph. Mairo Cinquetti

È così che vengono realizzati workshop che spesso, alla fine, mettono in produzione i risultati degli studenti - afferma Larcher-. Nell’ambito del furniture design sono stati interessanti progetti come quello sviluppato con Siemens, esposto alla Biennale di Venezia, (Prototype the Future, progetto in cui l’architetto, brand ambassador di Siemens, e docente NABA Francesco Librizzi, ha guidato gli studenti nel ridisegnare gli spazi dell’abitare, ndr), oppure con Frette che ha utilizzato i suoi scarti produttivi per far nascere, attraverso la creatività degli studenti, nuovi arredi per la casa presentati al Fuorisalone 2022”.

Il progetto di Simona Lacagnina, vincitore del Workshop realizzato da NABA in collaborazione con Aster Cucine

Un altro workshop ha visto la collaborazione con Aster Cucine, che ha voluto ripercorrere il concetto di collezione, presentando i “Moods”: Luxury, Factory, Transitional, Traditional, Modern, ognuno dei quali può ispirare un’atmosfera specifica per la cucina, che gli studenti del Biennio in Product and Service Design sono stati invitati a tradurre nel proprio progetto, utilizzando i diversi elementi, materiali e finiture forniti dall’azienda. Insieme a Whirlpool sono stati lanciati altri due due workshop: Small Space Living_Whirlpool, dedicato a progetti di design per elettrodomestici nascosti o modulari che si confondono in piccoli spazi, e Food+Future_Whirlpool, rivolto ad esplorare le aree della preparazione del cibo, alla ricerca di nuovi fattori che possano innovare il mercato.

Whirlpool_Demeter: ideata da Emanuele Merico e Jasmin Joshi di NABA è una cucina integrata, con un piano su cui si può mangiare, ma anche cucinare. I pattern di colori diversi corrispondono a fuochi a induzione di diverse temperature; comprende ricarica wireless, dispenser d’acqua, contenitori per raccolta differenziata