Convivialità in una ex officina

In un'ex officina divenuta unità abitativa, cucina e zona pranzo create all’insegna della convivialità sono collocate dov'era sito il vecchio laboratorio, mentre la cantina è ora un ambiente raffinato per la degustazione dei vini

Ristrutturata in chiave abitativa, un’ex officina nel centro storico di Faenza è stata trasformata in un’abitazione contemporanea e dalla forte impronta materica dai progettisti dello studio Alessandro Bucci Architetti. Il fabbricato, distinto da marcati caratteri artigianali con muri in cemento, mattoni a vista e ampie vetrate con infissi in ferro, diventa il contenitore di una nuova casa fatta di ambienti aperti, luminosi e accoglienti, con finiture e materiali che, in parte conservati e in parte rinnovati, preservano un aspetto naturale con dettagli raw.

L'esterno della casa ristrutturata ha mantenuto i dettagli della ex officina

Fulcro del progetto è l’ambiente che comprende cucina e sala da pranzo, emblematico del senso di accoglienza e convivialità dei proprietari. Circondata da una corte interna privata, l’abitazione si sviluppa su due piani fuori terra e una cantina interrata, recuperata a taverna. Il piano terra è stato convertito in un grande open space dalla forma allungata per ospitare la zona giorno con ambienti che si susseguono senza soluzione di continuità. Con l’intento di valorizzare gli elementi architettonici e simbolici della falegnameria, la cucina e la zona pranzo trovano posto nel vecchio laboratorio e sono definite da una combinazione di arredi metallici e lignei progettati su misura.

Un'isola scultorea

La zona della cucina vera e propria si compone di due mobili a parete e un’isola centrale. Se l’isola rimane una presenza pura, quasi scultorea, con superfici opache in mdf sulle tonalità del bianco e un piano lavoro in quarzo, i mobili si animano con texture materiche. Lungo la parete attrezzata, le ante in noce Canaletto impiallacciato,
dal disegno scanalato e modulare a creare una combinazione vibrante che gioca con ombre e luci, contengono una dispensa e i forni. La stessa trama lignea ricorre anche nella zona pranzo, alle spalle del tavolo, e nel soggiorno donando continuità all’insieme. D’angolo, un traliccio metallico leggero e minimale sostiene una serie di ripiani in ferro disposti in una composizione geometrica. Alla base, a contrasto, un cassettone massiccio in noce Canaletto contrassegnato da cornici e frontali in vetro.

Il soffitto, lasciato a vista, conserva la successione di voltine in laterizio rinforzate da inserti metallici e mostra, come un oggetto da esposizione, l’antico albero di trasmissione utilizzato per fare funzionare i macchinari artigiani. A questo è appesa la cappa, anch’essa progettata su misura con una struttura metallica leggera e la finitura effetto ruggine. La relazione che si crea tra l’argano dell’ex officina e la cappa che si sviluppa al centro della stanza evidenzia l’intenzione di fare convivere il vecchio con il nuovo in una nuova armonia. La parete di fronte all’isola è disegnata da grandi aperture ad arco preesistenti; gli infissi in ferro originali sono stati recuperati e posizionati in facciata davanti a moderni serramenti a taglio termico, per garantire il maestoso ingresso della luce naturale senza rinunciare al comfort.

Selezione da intenditori

Il soggiorno, in prossimità dell’ingresso, si presenta come uno spazio di transizione aperto tra la cucina, la taverna interrata e la zona notte al primo piano. Al centro, un camino sospeso in ferro color ruggine, progettato su misura in continuità con gli altri arredi e con l’imbotte, sempre in ferro, che segna l’ingresso alla zona pranzo e cucina, diventa protagonista. La pavimentazione, continua per tutto il piano, è in resina cementizia posata con effetto spatolato a creare una superficie grezza, con sfumature e imperfezioni; le pareti sono tinteggiate sulle tonalità dell’avorio.

Al piano interrato, il recupero della cantina, con volte a botte in mattoni a vista e superfici in pietra, è stata l’occasione per progettare una taverna, con una sala da pranzo/degustazione vino e un’ampia dispensa per conservare le bottiglie. Il ritrovato utilizzo dello spazio sottoterra ha comportato la costruzione di una nuova rampa in calcestruzzo armato, operazioni di risanamento delle pavimentazioni e dei muri controterra e la sabbiatura dei mattoni per lasciarli a vista.

La cantina con volte a botte e mattoncini a vista, arredata con tavolo, sedute e dispensa per i vini

Il primo piano dell'edificio dell'ex officina, completamente ristrutturato sia nelle murature perimetrali sia nelle partizioni interne, è la parte più privata della casa; accessibile dalla nuova scala interna che costeggia la parete in pietra lasciata a vista, ospita la zona notte che gode dell’antico ballatoio sulla corte interna recuperato nelle sue caratteristiche costruttive. "Le architetture abbandonate, contraddistinte dal fascino della decadenza, possono diventare teatro di ricrescita urbana anche alla piccola scala" affermano i progettisti presentando la loro ristrutturazione.

SCHEDA PROGETTO

LOCALITÀ
Faenza (RA)
PROGETTO
Alessandro Bucci Architetti
PROGETTO STRUTTURALE
Marco Peroni Ingegneria
SUPERFICIE TOTALE ABITAZIONE
250 metri quadri
SUPERFICIE CUCINA/PRANZO
40 metri quadri c.a.
TIPOLOGIA CUCINA
cucina/pranzo
ARREDO CUCINA
Su misura
ELETTRODOMESTICI
Piano cottura a gas, cappa aspirante, abbattitore, forno a microonde e forno: Ilve - Frigorifero ad incasso: Asko - Cantinetta vini: Liebherr

PIANTE ABITAZIONE _ 3 LIVELLI

PIANTE PROGETTO

 

PIANTE STATO DI FATTO