Prosegue l'evoluzione stilistica per 'l'era dei metalli' di minotticucine, che, dopo la pluripremiata cucina Terra realizzata in bronzo fuso e disegnata da Claudio Silvestrin, presenta ora la finitura oro 24k per l'anta della cucina Maya. A 17 anni di distanza dall'originario progetto creato nel 2004 da Alberto Minotti - direttore artistico di minotticucine - e che vedeva l'impiego della pietra e dell'alluminio brunito chiaro - la cucina Maya conferma oggi il proprio "carisma" legato all'uso della pietra e del metallo con il nuovo look minimal e prezioso dell'oro 24k. Il modello sarà presentato in occasione della Design Week 2021 nello showroom minotticucine Via Larga, 4 a Milano. L’utilizzo dell’oro è possibile grazie ad un virtuosismo di lavorazioni che rende il marchio minotticucine unico e riconoscibile a livello mondiale. Grazie alle sue linee estremamente pulite e ad un design capace di andare oltre il susseguirsi delle mode nel tempo, Maya incarna il concetto di “silenzio visivo”, la filosofia alla base della produzione minotticucine secondo la quale ogni elemento che può essere eliminato è un elemento di troppo, che disturba la linearità della cucina.
Racconta Alberto Minotti, designer di Maya e art director del Gruppo Asso: “Le possibilità di intervento stilistico su un modello caratterizzato da linee così essenziali erano estremamente limitate. Per questo motivo abbiamo deciso di puntare su una innovazione che sfruttasse le più recenti tecnologie, abbinando così un progetto cucina senza tempo agli innovativi materiali tecnologici oggi inventati. Il modello Maya Oro nasce così dalla volontà di realizzare un progetto di cucina semplice solo all'apparenza, un modello dietro cui invece si nascondono ricerca e innovazione, ma anche arte e cultura, ingredienti che da sempre sono presenti nella produzione minotticucine”. L'abbinamento tra oro e pietra del modello Maya, di minotticucine, rievoca un'estetica sospesa nel tempo, capace di andare al di là delle mode. La scelta dell'oro associata alla quarzite Aqua Light, di Antolini - pietra pregiata dalle tonalità verde-azzurro - è un richiamo alla civiltà Maya, che spesso usava il prezioso metallo e pietre come la giada per gioielli, monili e sculture di altissimo livello.
Importante la filosofia del "silenzio visivo" secondo cui è progettata Maya, che nasce come vera e propria filosofia introdotta in azienda da Alberto Minotti. L’idea, ambiziosa ma concreta, è quella di proporre un modo di vivere libero dagli eccessi e dal superfluo: il silenzio per gli occhi. Le forme elementari delle cucine minotticucine diventano quindi sempre più pure, a prova dell’integrità e della forza spirituale del marchio. Tutto viene ridotto al minimo quasi a voler negare l’intervento dell’uomo sul progetto; spariscono così le maniglie, gli zoccoli, i rubinetti e tutti quei dettagli ostentati tipici del design tradizionale, mentre l’uso dei colori e dei materiali diviene rigoroso ed intransigente. Il risultato sono volumi monolitici, monocromatici e monomaterici che, all’apparenza sculture, non rinunciano alla loro funzione di quotidiano utilizzo.