Per inquadrare le potenzialità del contract alberghiero per le aziende dell'arredo made in Italy, cominciamo dai numeri dei cantieri attivi presentati a maggio 2015 all'interno di una ricerca sul sito Hotel News Now, suddivisi per macro-aree geografiche: Europa 820 progetti per 133mila camere; Mena 653 progetti per 160mila camere; Usa 3.509 progetti per 426mila camere; Asia/Pac 2.388 progetti per 556mila camere; Caribbean 173 progetti per 30mila camere. Riepilogando, questi i numeri globali delle opportunità "in cantiere" nel contract alberghiero: 7.500 alberghi in costruzione e/o restyling per un totale di 1,3 milioni di camere.
I segmenti prodotto coinvolti nella fornitura, solo FF&E (Furniture, Fixture & Equipment, che identifica attrezzature che non hanno una connessione permanente con l'edificio), sono i seguenti: arredo zona notte con bagno, elettrodomestici & elettronica (frigorifero, TV, wifi), idrotermosanitario, arredo aree comuni, arredo ufficio e business meeting, wellness, outdoor, food service equipment. Dagli addetti del contract internazionale il prodotto italiano viene ancora oggi giudicato il migliore per qualità, innovazione e stile, ma per partecipare con successo le aziende italiane dovrebbero impegnarsi in alcune aree di miglioramento: le economie di scala (reti di impresa), la capacità produttiva in loco e la politica di prezzo.
Le dinamiche e i cicli
Il mercato del contract alberghiero opera in presenza di contrapposizioni di fondo delle sue dinamiche strutturali: da una parte, la pressione sui costi tende a spingere verso il basso la qualità e non favorisce relazioni intrinseche di lungo periodo; dall'altra, l'esigenza dell'esecuzione "su misura" comporta rapporti di fiducia tra il committente/contractor/fornitore. Quello del contract è un mercato da cicli di lungo periodo (5SL-hotel 5 stelle lusso-ciclo di 7-8 anni, 4S ciclo di 10–15 anni, 3S ciclo di oltre 20 anni), che possono essere influenzati da eventi internazionali.
Identikit del contractor illuminato
La chiave del successo per il contractor è affidata alla capacità di selezionare dei fornitori di grande qualità in grado di interpretare le soluzioni richieste dagli architetti con un corretto rapporto prestazioni/costi, dotati di una capacità produttiva interna ed elevata flessibilità esterna a partire dalla Supply Chain. Il contractor "illuminato" presenta caratteristiche specifiche: capacità di pianificazione e organizzazione, inclusa la logistica, per gestire in modo efficiente la tempistica della commessa, pianificazione dei materiali per evitare fermi di cantiere, attitudine nel realizzare economie e contenimenti dei costi non attraverso logiche di risparmio sui materiali bensì sulla capacità di produrre e installare le forniture bene la prima volta in tempi rapidi.
Per il contractor è imprescindibile avviare rapporti con fornitori con volontà strategica di impostare una relazione di partnership di lungo periodo, e che abbiano le principali competenze, che riassumiamo di seguito, determinanti per la riuscita del contract business.
- Interpretare in modo corretto l'indirizzo formale-estetico-funzionale del progetto (realizzazione e installazione).
- Individuare tra le tecniche di lavorazione possibile quelle più adeguate e in grado di incidere su qualità/costi/tempi.
- Comprendere il grado di complessità della commessa, saperla affrontare e realizzare.
- Fornire consulenza all'architetto proponendo soluzioni migliori per gli inconvenienti/problematiche di progetto.
- Prevedere in fase di progetto i possibili inconvenienti di esecuzione: la chiave per garantirsi margini di progetto adeguati.
- Seguire l'evoluzione di gusti/tendenze/materiali del mercato per avere in portafoglio prodotti che incontrano le diverse esigenze.
Ma come selezionare i giusti fornitori? Alcuni fattori chiave
Quali sono i fattori chiave adottati da committenti-architetti e contractor per selezionare i fornitori? Si possono condensare in tre aree principali.
Mentalità / Cultura
Nel contract internazionale "l'italianità" intesa come approssimazione e improvvisazione è un fattore negativo, perché è richiesta la massima affidabilità e serietà dei fornitori. Il fattore critico primario è l'approccio all'innovazione dell'imprenditore che per natura tende a essere focalizzato sul prodotto, retaggio del retail, mentre in realtà nel contract è la capacità di combinare il know-how del retail con nuove tecnologie, materiali, strumenti, processi di lavorazione e di organizzazione.
Capacità Relazionali / Approccio
Attitudine a combinare le capacità prodotto con una mentalità flessibile, capace di dialogare costruttivamente con il contractor/architetto interagendo con spirito creativo e spinta propulsiva per affrontare i problemi. Capacità di porsi come "consulente" assumendo il ruolo di interfaccia tra "idea pensata" dall'architetto e "idea realizzata" attraverso l'esperienza e conoscenza di materiali, tecniche di lavorazione, visione di insieme del progetto.
Competenze gestionali
Per operare nel contract è necessaria la capacità di sviluppare preventivi complessi e affidabili, sulla base di una metodologia di valutazione di tutte le voci del capitolato di contratto. Questa attività richiede la massima accuratezza, perché dall'affidabilità in questione dipende il successo dell'impresa nell'acquisire la commessa prima e di garantirsi dei margini sostenibili a fine progetto.