Samsung What’s Next, gli italiani e la casa connessa

Presente e futuro della casa connessa, questo il focus del quarto appuntamento di What’s Next di Samsung che ha presentato, con l’istituto di ricerca Doxa, uno studio sull’evoluzione della Smart Home

 

Spazi domestici sempre più utili e connessi, nuove stanze o meglio nuovi modi di vivere gli attività e le relazioni all'interno della casa, un diverso sentiment rispetto alla tecnologia. Queste alcune delle stimolanti indicazioni emerse dal quarto appuntamento svoltosi il 24 maggio alla Samsung Arena di Milano, nell’ambito del percorso What's Next lanciato da Samsung Electronics Italia nel 2021 con l'obiettivo di condividere visioni, esperienze ed innovazioni raccontate dal brand insieme a esperti ed ospiti d’eccezione, "per capire come agire per abilitare il cambiamento e progettare un futuro migliore".

Il tema dell’ House of Connection è protagonista di un mercato in forte ascesa e soprattutto continua a generare interesse e curiosità da una consistente parte di consumatori, che oggi cominciano a reputare la connettività in casa non più un privilegio per pochi, ma una necessità per una quotidianità più confortevole, facile e sicura.

i protagonisti dell'incontro Samsung What's Next, da sinistra: Gian Paolo Lazzer - Partner & Content Director Strategy Innovation, Università Ca’ Foscari Venezia; Giovanni Locatelli - Platform Innovation Manager, Samsung Italia; Andrea Tozzi - Senior Research Manager, BVA Doxa; Francesco Cordani - Head of Mar-Com, Samsung Italia 

Sostenibilità, semplificazione e sicurezza 

Andrea Tozzi, Senior Research Manager di BVA Doxa ha presentato i dati sul tema emersi all’interno di “CasaDoxa 2022, Osservatorio sugli italiani e la casa”, ricerca sviluppata da Doxa che mette in luce il rapporto degli italiani con lo spazio domestico e il ruolo sempre più centrale della tecnologia, legato a tematiche ed esigenze specifiche, diventate centrali nella vita degli italiani.

L’esperienza dell’emergenza sanitaria di questi anni ha esaltato la necessità di semplificare sempre più la quotidianità grazie alla tecnologia, generando un sensibile cambio di mentalità. Dopo l’esperienza del lockdown, infatti, il 54% degli italiani dichiara un miglioramento del proprio rapporto con la tecnologia. L'innovazione, quindi, viene  percepita come uno strumento che può rendere la vita più semplice. Questo ha inevitabilmente portato a una ricerca sempre crescente di informazioni sulla casa intelligente: oltre la metà degli intervistati dichiara di avere una buona conoscenza del tema (67%), un dato in aumento del 14% rispetto al 2019.

Le principali motivazioni che spingono i consumatori a guardare verso soluzioni tecnologiche per rendere la propria casa connessa sono: il risparmio energetico e la sostenibilità, elementi ormai prioritari per il 70% degli intervistati, seguiti dalla semplificazione della vita quotidiana e dei tanti impegni legati alla vita domestica e lavorativa, e la sicurezza (intesa anche come safety, quindi attenzione alla salute).

 

Secondo lo studio Doxa, nonostante le barriere percepite nel percorso di trasformazione da casa tradizionale a Smart Home, come i costi elevati (soprattutto in rapporto ai benefici, sino ad ora), i dubbi sulla tutela della privacy, le difficoltà di gestione di tutti i dispositivi, sempre più italiani desiderano una casa “smart”. Oltre la metà degli intervistati - il 62% del campione – dichiara che, dovendo cambiare casa, vorrebbe vivere in una casa connessa. Le persone sono sempre più propense a dotarsi di soluzioni e dispositivi che rendono la propria abitazione interattiva (45%), +10% rispetto al 2019, soprattutto tra  tra i giovani della Gen Z (58%) e i Millennials (56%).

samsung

Tra i primi 9 oggetti smart più desiderati,  si evidenziano 4 elettrodomestici per la cucina (a conferma che si tratta di una ambiente dal cuore tecnologico):

  1. luci (54%)
  2. condizionatore d’aria (52%)
  3. lavatrice (49%)
  4. tende o tapparelle (47%)
  5. robot per la pulizia (44%)
  6. forno (43%)
  7. frigorifero (42%)
  8. lavastoviglie (42%)
  9. piano cottura e asciugatrice (34%)

Le case ideali degli italiani devono essere confortevoli e belle da vivere, aspetto reso particolarmente importante dal tempo trascorso tra le mura domestiche durante la pandemia. Ma l'abitazione dei sogni deve essere anche flessibile, composta da ambienti versatili, dove ogni stanza può mutare secondo le esigenze della giornata e di chi la vive nei diversi momenti. La casa deve essere anche sempre più sostenibile, massimizzando l’efficienza energetica e abbracciando l’approccio etico della lotta agli sprechi e quindi la tecnologia rappresenta la chiave di volta per semplificare la vita dei suoi abitanti e controllare i consumi.

Vivere in una casa connessa può cambiare letteralmente la vita, introducendo benefici evidenti nella quotidianità. Significa cucinare in maniera più efficiente selezionando una ricetta e inviandola direttamente al forno o al piano induzione per gestire al meglio i tempi e le temperature di cottura attraverso lo smartphone; ottimizzare la propria spesa controllando da mobile gli ingredienti presenti nel proprio frigorifero per comprare solo quello che manca: solo per parlare del mondo cucina.

Il ruolo delle aziende: guidare il futuro 

In questo contesto, il ruolo delle aziende diventa fondamentale e strategico per abilitare il cambiamento e accompagnare le persone verso il futuro. Continuare a innovare nella direzione in cui tecnologia, sostenibilità e sicurezza si incontrano è uno degli obiettivi di Samsung. La connettività al servizio delle esigenze del consumatore è una sfida che l’azienda ha accolto e che si concretizza in un ecosistema di dispositivi intelligenti, sicuri e che favoriscono il risparmio energetico.

Giovanni Locatelli, Platform Innovation Manager, Samsung Italia, ha ricordato che una delle principali difficoltà percepite nell’approcciarsi alla casa connessa è stata sinora la comunicazione tra i diversi protocolli con cui i dispositivi si interfacciano alle app. Grazie all’introduzione del protocollo Matter, il nuovo standard per i dispositivi Smart Home che mira a unire gli ecosistemi più disparati per farli comunicare e funzionare insieme, la problematica è stata superata e i dispositivi sono stati uniformati. Con SmartThings, il paradigma della casa connessa Samsung, che traccia la rotta per il futuro dell’IoT e consente connessione e controllo di Smart TV, monitor, piccoli e grandi elettrodomestici del brand coreano e non solo, Samsung è stata da sempre una dei sostenitori di questo protocollo, dimostrando ancora una volta che sistemi aperti, scalabili e semplici sono la ricetta vincente per rendere la casa una vera Smart Home.

Per Samsung è importante proiettarsi costantemente verso il futuro e guidare i consumatori verso comportamenti sostenibili considerate le opportunità che in questo specifico momento storico sono derivate dalla pandemia e che riguardano il ruolo predominante della casa, il grande lavoro di ottimizzazione della piattaforma e delle esperienze multi-device. Secondo Samsung, il trend che guiderà il futuro continuerà a essere l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, una intelligenza amica e non invasiva, che in modo automatico processerà le abitudini e i consumi delle persone, per ridurre alcuni processi, semplificare la vita, evitare sprechi e sfruttare  tutti i benefici di un ecosistema connesso.

La Smart Home darà sempre più un valore, come ha sottolineato Francesco Cordani, Head of Mar-Com Samsung Italia, e non solo nel mondo B2C ma già ora nell'universo B2B, in cui i builder guardano alla smart home come a un valore aggiunto immobiliare. Gli scenari sono aperti in questa direzione, anche per alberghi e uffici.

Nuove stanze e nuove relazioni 

L’evento What’s Next si è chiuso con il contributo di Gian Paolo Lazzer, Partner and Content Director, Strategy Innovation dell’Università Cà Foscari di Venezia, che ha raccontato come il ruolo della casa si sia evoluto e come gli spazi interni si adattino a nuovi stili di vita, facendo nascere nuove stanze ed individuando nuovi utilizzi per quelle già esistenti. Cambiano gli spazi, cambia il tempo passato nelle varie stanze, cambiano le esigenze e le relazioni adattandosi agli abitanti della casa e alle loro attività e interessi.

Basti pensare al mondo del gaming, che grazie alla diffusione di oggetti connessi in casa ha visto una grande evoluzione nella fruizione, alle applicazioni di telemedicina in generale, o alla crescita di applicazioni e device nati per la cura degli animali domestici e delle piante, i primi diventati veri componenti della famiglia e le seconde alleate nel bisogno di verde portato indoor. Una casa con una cucina tra delivery e professional, ovvero tra desiderio di cibo già pronto e sperimentazione culinaria ai massimi livelli (con la spinta a una dotazione tecnologica più performante).

Un nuova voglia di casa, più complessa e insieme più accessibile, che tutti noi vogliamo portarci appresso grazie ai device portatili, in una sorta di "zainizzazione" della società, ha sottolineato Lazzer, in cui la casa è da portare sempre con noi, come prolungamento della nostra vita e del nostro stare insieme che già oggi i device portatili spingono e sostengono.

Il futuro è già connesso, quindi, a queste realtà in mutazione, e i protagonisti dell’innovazione come Samsung lavorano per "l'evoluzione empatica" (sostenibile e gestibile) della tecnologia domestica. Il prossimo appuntamento, per toccare con mano questa tutte le potenzialità della Smart Home di Samsung, vedere il suo restyling e sperimentare nuovi scenari di connettività, è al Fuorisalone 2022 a partire dal 7 giugno.

Altre info e a breve anche il video integrale dell'incontro Samsung What's Next alla pagina: https://www.samsung.com/it/explore/experiences/whats-next/