Color twist e stile liberty

L’architetto Mariapaola Mauri ha ristrutturato la casa liberty di famiglia adeguandola alle nuove esigenze e recuperando arredi che hanno dato vita a spazi suggestivi, in cui dominano abbinamenti tra colori vividi

Una tipica casa liberty del 1913 con molti elementi originali, quella dove l’architetto Mariapaola Mauri è cresciuta e dove oggi è tornata a vivere con la sua famiglia. Era necessaria una ristrutturazione mirata per adattare il vecchio appartamento dei genitori alle nuove esigenze, cercando di contenere il più possibile i costi. Essendo una casa d’epoca, la distribuzione interna è piuttosto vincolata, come racconta la progettista: "Non si possono spostare i tavolati interni per modificare le dimensioni degli ambienti senza perdere i pavimenti e i soffitti, stuccati e dagli angoli arrotondati. Eliminando una parete, il controsoffitto (fatto in gesso e non in cartongesso, più leggero e semplice da demolire) può cedere, a meno di non progettare un voltino che riprenda l’antica divisione, inoltre è necessario trovare un modo per raccordare i pavimenti". I soffitti con stucchi, il parquet a lisca di pesce, alcune marmette e le porte modanate sono stati restaurati e recuperati. Alcuni materiali, già sostituiti in una precedente ristrutturazione risalente agli anni 2000, sono stati mantenuti, ma rinnovati per renderli più attuali. I serramenti sono stati sostituiti con un grande lavoro di “taglia e cuci” delle cornici interne: gli spessori delle nuove finestre sono maggiori di quelle d’epoca (e più performanti a livello di isolamento termico e acustico) e la sostituzione non rientrava nello spazio disponibile senza manomettere la struttura originale. Poche le modifiche strutturali. I bagni, completamente ristrutturati, hanno conservato solo la forma; per mantenere il fil rouge del vintage, sono stati scelti mobili in stile Anni ’50 e rivestimenti che ricordano le cementine in grigio. Ed è stato trasformato l’ingresso in cucina, con la demolizione del muro a favore di una soluzione che integrasse una porta scorrevole.

È il colore a individuare nuove forme e nuove prospettive, a donare una diversa identità alla casa, insieme agli arredi. Spesso recuperati nei suoi cantieri, in mercatini, in siti di mobili usati, "ma anche per strada", rimessi a nuovo e posizionati in modo strategico nella casa per esaltarne le particolarità. Un esempio? La vecchia scrivania della mamma: "Dallo stile un po’ pesante, ma l’ho messa come piano di appoggio all’ingresso, decontestualizzata per sdrammatizzarne il disegno".

Nuance, rombi, losanghe

"Un approfondito uso del colore, abbinato alla scelta di vari tipi di carta da parati molto particolare o decorazioni murarie realizzate su mia indicazione da abili artigiani, ha creato effetti sorprendenti in ogni stanza". La base in tutto l’appartamento è un color mastice, una nuance neutra presente come fondo in ogni ambiente che esalta i colori e i disegni scelti per ogni stanza, così come le cornici e i decori a stucco preesistenti. Su questo sfondo, l’immaginazione dell’architetto Mauri scorre fluida, senza interferenze o preconcetti, ispirata dallo specifico ambiente, dalla luce o da una sensazione. Se gli ambienti comuni, come l’ingresso, il soggiorno e la cucina o lo studio sono caratterizzati da forme geometriche, tra cui il rombo è protagonista, nelle camere "le suggestioni sono più oniriche, rilassanti".

In soggiorno, la parete disegnata da grandi rombi che riprendono l’azzurro polveroso circostante

Il soggiorno e il corridoio sono dominati da un azzurro polvere, che trova la sua massima espressione nel disegno a losanghe della parete dietro il divano, che unisce toni di verde e grigio in una grafica geometrica appositamente disegnata in collaborazione con il pittore: "I rombi sembrano cambiare colore secondo l’incidenza della luce creando effetti differenti nell’arco della giornata". La cucina è dominata dalla tonalità vivace e quasi ludica del color corallo, "il colore Pantone dell’anno in cui ho ristrutturato e ne sono rimasta affascinata". Il soffitto dell’ingresso, con un decoro sporgente a bacchette, e lo studio, con una divertente carta da parati, riprendono il motivo delle losanghe: "È una forma che mi piace molto e l’ho riprodotta in diverse stanze e in diversi modi: disegnati in rilievo, dipinti o nelle grafiche di un parato sono diventati il leitmotiv della casa". Le tappezzerie delle camere da letto sono invece ispirate a paesaggi naturali. Nella camera matrimoniale il disegno riprende animali e piante stilizzate, mentre la cameretta della figlia si anima di grandi fiori e uccelli esotici. I colori, diversi per ogni stanza, si rincorrono e si ripropongono in modi diversi in tutto l’appartamento in una coinvolgente palette che sfuma dal corallo all’azzurro polvere, dal lime al mastice.

Una cucina svecchiata e riscoperta

La cucina, adiacente all’ingresso, è l’unico ambiente della casa ad avere subito modifiche strutturali: il muro e la porta che delimitavano l’ambiente sono stati sostituiti da una soluzione scorrevole per rendere più funzionale e sfruttabile lo spazio. "Le due ante della vecchia porta - spiega Mauri - risultavano ingombranti rispetto alla dimensione dell’ambiente ma, unite dal falegname, siamo riusciti a recuperarle insieme alla cornice modanata rimontata nel nuovo sistema di apertura". All’interno, era presente un modello cucina originale Dada (ora brand Molteni&C) di vent’anni fa, ancora in buone condizioni, per questo l’architetto ha deciso di recuperarla. Sono stati eliminati il controsoffitto all’ingresso e alcuni mobili contenitori nella porzione più larga dell’ambiente per dar spazio a una piccola zona pranzo, arredata con un vecchio tavolo in legno e una panchetta in stile Gio Ponti.

Il frigo è stato spostato in una nicchia esistente, mentre sono stati mantenuti i piani lavoro e il mobile contenitore sotto la finestra. La zona cottura e la zona lavaggio, una di fronte all’altra, sono state mantenute con un piano di acciaio continuo, i mobili e i pensili soprastanti sono nella struttura originale in laminato, con scomparti in vetro satinato. Le ante del mobile sotto-finestra sono state trattate con uno smalto rosa color corallo, lo stesso dei muri dell’angolo pranzo con una boiserie dipinta, e sono state sostituite le maniglie con pomelli di ottone per "svecchiare il disegno complessivo". A pavimento, le cementine cambiate nel 2000 riprendono quelle originali, purtroppo rovinate. Infine, quadri alle pareti (rigorosamente in nuance corallo) hanno reso la cucina più accogliente, in linea con lo stile retrò ma contemporaneo di tutta la casa. "È bello pensare che le cose di qualità possano essere rivisitate e riutilizzate, tramandate e rese attuali", conclude l’architetto Mauri.

SCHEDA PROGETTO

LOCALITÀ
Milano
PROGETTO
Mariapaola Mauri - A di Architettura
STYLING
Vanessa Pisk Studio
SUPERFICIE TOTALE
120 mq circa
TIPOLOGIA CUCINA
chiusa
CUCINA
Molteni&C

PIANTA APPARTAMENTO