Un’espansione volta ad ampliare i confini dell’Italian Design attraverso una strategia globale: questo l’obiettivo dichiarato da SCIC Italia che ha acquisito il marchio Schiffini, storico brand italiano di cucine, attraverso l’asta organizzata dal curatore fallimentare per conto del Tribunale della Spezia. SCIC Italia, dal 1948 ad oggi, continua così nella sua crescita mantenendo con orgoglio i valori dell’artigianalità e della passione creativa, sempre alla ricerca di soluzioni uniche per accogliere le esigenze del mercato nazionale ed internazionale.
Il marchio Schiffini, giunto quasi al suo centesimo compleanno, inizia da una piccola fabbrica di arredi navali che, dagli anni Sessanta, ha visto appoggiare i primi fermenti dell’Industrial Design, mettendosi a disposizione dei progettisti per creare nuovi modelli e dando così vita al fenomeno dell’Italian Design: un vero e proprio movimento culturale frutto della sinergia tra industria e design. Quest’esperienza ha avuto il suo apice con il sodalizio collaborativo con l’architetto Vico Magistretti, uno dei più grandi maestri del design del bel Paese.
“Rilanciare il marchio Schiffini – ha dichiarato in una nota Lorenzo Marconi Fornari, amministratore delegato di SCIC Italia - rappresenta una grande sfida e insieme un grande privilegio. Non è solo un brand, ma un pezzo di storia del Design Italiano in Italia e in tutto il mondo. Fu di grande ispirazione per il nostro fondatore, Renzo Fornari, e rimane un riferimento per chiunque lavori storicamente nel nostro settore”.
Tra gli obbiettivi strategici dei due brand (SCIC e Schiffini) ci sarà quello di ottimizzare ed enfatizzare le sinergie per raccogliere le nuove sfide del mercato, andando ad esplorare tutte le opportunità sia dal punto di vista retail che contract. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione, l’a.d. di SCIC Italia ha prospettato l’idea di creare una divisione marine, nel comprensorio tra La Spezia e Livorno, con l’obiettivo di andare a intercettare la domanda legata alla nautica. L’operazione di acquisizione è stata seguita con successo dallo Studio Capretti Di Meglio Bussoni di Parma.
