Riva1920: raccontare la sostenibilità in store

Il primo flagship store di Riva1920, a Milano, è stato pensato come un percorso tra i valori sostenibili e gli arredi e le cucine in legno massello e di recupero. Nell'intervista, Elena Riva ci racconta come è stato sviluppato l'intero progetto che esprime appieno la filosofia eco del brand

Inaugurato il 20 aprile scorso durante la Design Week, il primo store monomarca di Riva1920 - sito in via Visconti di Modrone a Milano - è stato concepito come un “trampolino” verso il futuro e, ovviamente, come spazio privilegiato ed esclusivo per esporre le novità e i best-seller del brand, grande specialista del legno massello, attraverso un’immagine rinnovata e pronta a dialogare con la realtà italiana e mondiale. Prima di addentrarci nel progetto della location, va rimarcata la caratteristica che da sempre contraddistingue Riva1920, fondata quasi cento anni fa e specializzata nella produzione di arredi, cucine e complementi in legno massiccio. Mission dell’azienda - condotta da Maurizio Riva e dalle due figlie - è "la valorizzazione del legno naturale e della lavorazione manuale sostenute da una artigianalità che si combina al progresso, alla tecnologia e ad elevati livelli di design", come afferma il titolare.

I valori e il progetto

Il tavolo Aukland, la zona dispensa e frigo della cucina Grangusto, la libreria Piano Design Bookshelf di Renzo&Matteo Piano

Il nuovo store di Riva1920 è il frutto di una ristrutturazione cosiddetta pesante, che ha puntato non solo sull’aspetto estetico, ma anche sul risparmio energetico. Quali siano state nello specifico le scelte fatte, lo racconta Elena Riva, progettista e ultima generazione alla guida condivisa dell’azienda. "Il progetto è nato con il desiderio di ‘personificare’ i valori e la mission aziendale. Ogni dettaglio testimonia il principio di sostenibilità che è nel nostro DNA da più di 30 anni", ci spiega Elena Riva.

Di fronte alla zona d'ingresso allo showroom, la cucina Grangusto e il tavolo in legno Kauri

"Il negozio è il risultato dell’accorpamento di due esercizi commerciali preesistenti- continua Elena Riva - e si affaccia direttamente sulla strada, un tessuto urbano caratterizzato dalla presenza di prestigiosi marchi d’arredo e di design. L’intervento ha quindi avuto origine proprio in base all’idea di unire due negozi adiacenti sfruttando al massimo le caratteristiche dell’edificio curvilineo, che è individuabile anche a grande distanza. Al piano strada principale si è creato così un open space con cinque vetrine, più tre finestre sul cortile. L'altezza interna del nuovo spazio, che ora è di oltre 4 metri, ha permesso di creare pareti in vetro continue e di esaltare la luminosità".

"Di rilievo - prosegue Elena Riva - l’opera di recupero dei piani interrati dei due negozi: demolendone i solai abbiamo ottenuto un open space di circa 100 mq, con un’altezza di 2,7 metri. Elemento importante dell’intero intervento è la grande attenzione posta alla realizzazione dell’impiantistica: nei due livelli del negozio la ventilazione naturale è integrata con un sistema di ricambio d’aria costante e con energia a basso costo. È stato effettuato il distacco dal sistema di riscaldamento condominiale e realizzato un climatizzatore a pompa di calore; questo, unito alla sostituzione delle vetrine con serramenti in alluminio a taglio termico e vetrocamera ha portato a un risparmio energetico rilevante. Dalla originaria Classe G si è passati alla B, un miglioramento di ben quattro Classi".

Design e sostenibilità

"Entrando nello store Riva1920, la luce che filtra dalle vetrate illumina e valorizza i legni e le forme degli arredi che raccontano di design e di sostenibilità, di legni di riforestazione - come rovere e noce - e di riuso come il cedro o come le briccole", dice Elena Riva riferendosi ai i vecchi pali in legno della laguna di Venezia, riutilizzati e trasformati in pezzi d’arredo esclusivi. "Il percorso parte dalla maestosa cucina Grangusto, firmata Marc Sadler, e dal suggestivo tavolo Aukland con piano in legno Kauri millenario della Nuova Zelanda - posto di fronte alla libreria in vetrina Piano Design Bookshelf (di Renzo & Matteo Piano) - per poi arrivare alla zona living, con le Bungalow Armchair di Jamie Durie, sino a concludersi con la zona notte".

"La cucina è il luogo ‘sacro’ della casa, dove batte il vero cuore della famiglia. Questo è uno dei motivi per cui si è scelto di destinare il primo ambiente dello store proprio alla cucina. Tra i vari modelli è stato scelto quello in cui il design minimale incontra la tradizione del legno massello e si caratterizza per una serie di soluzioni innovative sia a livello funzionale che estetico: è Grangusto disegnata nel 2018 da Marc Sadler, cucina per amateur della cultura del buon cucinare e del buon vivere. Al piano terra vi è anche una zona ufficio (amministrativo/commerciale e progettazione) perfettamente integrata. Al piano interrato, zone con best seller e novità", conclude Elena Riva. "Non potevano mancare il tavolo Bedrock disegnato da Terry Dwan, la credenza Rialto Fly e la dispensa Cambusa, disegnata da Giuliano Cappelletti". Ovvero: uno dei complementi più versatili per le cucine-living.

 

PIANTE SPAZIO ESPOSITIVO

PIANO INTERRATO