Il "ritorno" di prese e maniglie di forte connotazione formale è, per le cucine, una delle tendenze più significative rilevate al salone Eurocucina 2022 e al Supersalone 2021. Tutt’altro che dettagli solo funzionali, ma, anzi, segni distintivi dei modelli cucina, le prese e le maniglie diventano una firma vera e propria, elementi capaci di dialogare con l'intero progetto d'ambiente.
FEBAL CASA
Il raffinato gioco di linee creato dall’originale disegno delle prese-maniglia rende immediatamente riconoscibile il look di Traccia, di Febal Casa, nuova cucina firmata dal designer Andrea Federici. Le prese-maniglia di Traccia, sagomate direttamente sulle ante, hanno una sezione a forma di “J” e sono realizzate in due versioni: continua o interrotta. In particolare, le maniglie in versione interrotta J-Pull Stopped creano un disegno di volta in volta modulabile, confermandosi come segno distintivo. Il modello offre infinite possibilità di personalizzazione grazie a innumerevoli finiture e a complementi speciali.
HI-ZONE BY ISA
ISA, che vanta grande competenza nel mondo della refrigerazione professionale, è scesa in campo anche nel settore domestico grazie ad Hi-Zone, linea disegnata dall'architetto Antonio Citterio, la cui impronta di stile conferisce un carattere unico all'intero sistema. Plus formale del modello è infatti il contrasto tra le particolari maniglie dalla presa ergonomica e gli innovativi frontali degli elettrodomestici caratterizzati dalla leggerezza del vetro rigato. Hi-Zone spazia in tutti i campi della conservazione, dall’abbattitore, che arriva anche a temperature “calde” (fino agli 80 gradi) per le cotture lente, fino ai cestoni refrigeranti sotto banco.
COMPOSIT
Progetto "senza tempo", la cucina Céline (design Delta Studio), di Composit, offre tre finiture di maniglie: in finitura oro liscio - applicata sul profilo dell'anta a telaio bisellata; in finitura ottone con superficie decorata in versione a listello, applicata sul pannello; in acciaio inox Scotch Brite a ponte, applicata sul pannello. Due "volti", quindi per la cucina Céline, proposta in laccato opaco Bianco Caldo con maniglie in finitura oro liscio oppure ottone, e in laccato Verde Palude A25, con maniglie in acciaio.
SCAVOLINI
Per il design della cucina Jeometrica, di Scavolini, Luca Nichetto si è ispirato alle opere di tre grandi maestri del design e dell’arte - Ellsworth Kelly, Gio Ponti e Donald Judd - reinterpretandone le morfologie in chiave contemporanea. Il modello offre così elementi di gran carattere, in primis le maniglie curve in metallo tubolare che tratteggiano la superficie dell’anta e che definiscono in modo inequivocabile lo stile della cucina. Soluzione funzionale, le maniglie in questo caso diventano dettagli estetici in grado di conferire identità e dinamismo al progetto. Le ante sono connotate inoltre da un telaio da 2,9 cm di profondità, minimal ed elegante, disponibile bianco, antracite o titanio.
BOFFI
Piero Lissoni firma le maniglie Grip Wood e Shades,che donano ulteriore carattere alle cucine Boffi. L’alluminio è l’anima della maniglia Grip Wood - aggiornamento della Grip - rivestita da uno speciale tranciato di legno Noce Canaletto US applicato al supporto metallico tubolare. Riprendendo il design dell’omonima anta, la maniglia Shades è invece realizzata completamente in legno massello di Noce Light Canaletto e si distingue per l’adattabilità alle finiture di frontali e top.
ARREDO3
Un segno orizzontale deciso per la cucina Tratto 10 di Arredo3 (design Andrea Federici), che esibisce, come elemento distintivo, una maniglia-profilo lineare integrata all’anta. Per le basi, le prese-maniglia che si "fondono" con le ante sono prodotte su disegno esclusivo dell’azienda e sono concepite a passo variabile - ovvero adattabili alle dimensioni delle ante - inserendosi all’interno dell’incisione orizzontale superiore del pannello, proprio come un tratto disegnato su un foglio bianco. Per le ante delle colonne, le maniglie si inseriscono invece in verticale assecondando la lavorazione millerighe che connota i frontali.
CESAR
La cucina Maxima 2.2 di Cesar, tra le nuove e più interessanti interpretazioni offre sicuramente quella che ha utilizzato la nuova finitura in legno di acacia super lucido, che sfida il predominio delle superfici mat. A sottolineare il carattere originale di questa nuova edizione, l’utilizzo di una maniglia importante in acciaio inox, altro elemento che va oltre i trend consolidati e punta su un impatto di grande effetto, anche grazie alla scelta materica.