“L’alfabeto della rinascita” a Casa Lago

Casa Lago ha ospitato il sociologo Francesco Morace, autore del libro, per parlare di rigenerazione e di utopia attraverso l’ispirazione di 26 imprese italiane, tra cui Lago stessa

Come riemergere dalla crisi? Come sviluppare idee e progetti nuovi? Una risposta a queste domande nevralgiche per il mondo imprenditoriale italiano arriva da Casa Lago (lo spazio milanese nato per condividere e divulgare la visione del design dell’azienda veneta), dove giovedì 3 marzo 2022 si è tenuto il primo di una serie di appuntamenti in cui far incontrare le aziende italiane per coinvolgerle nel progetto Utopia e impresa. L’incontro è stato l’occasione per ospitare il sociologo Francesco Morace, autore, insieme a Marzia Tomasin e Giulio Ceppi, del libro “L’alfabeto della rinascita – 26 storie di imprese esemplari” pubblicato lo scorso gennaio da Egea Editore, aziende tra cui la stessa Lago.

Noi siamo sempre molto propensi a queste forme di sparigliamento delle carte – ha esordito il padrone di casa, Daniele Lago, CEO & Head of Design Lago, in collegamento video -. Se vogliamo costruire un humus favorevole a generare valore nelle imprese è strategico confrontarsi. Per questo abbiamo aderito al progetto e siamo entrati a far parte dell’alfabeto del libro. Per innescare dei meccanismi di relazione che contribuiscano a generare visioni. Parlo continuamente con persone e l’osmosi con pensieri ed esperienze diverse genera visioni, approccio, strategia e EBITDA”.

Lago
Daniele Lago, CEO & Head of Design di Lago SpA

Il libro racconta di un percorso fatto seguendo l’ordine dell’alfabeto, di 26 lettere che sono le iniziali di imprese italiane (dalla A di Alessi alla Z di Zanotta) che attraverso le loro storie e i loro valori sono chiamate in causa per rigenerare la società che ci circonda, inseguendo un’utopia che per un Paese come il nostro, naturalmente portato a dare il meglio di sé nelle imprese impossibili, rappresenta il propellente ideale per riemergere da una crisi che stiamo faticosamente cercando di lasciarci alle spalle. “Nel libro – ha spiegato Marzia Tomasin – ci sono 26 storie di imprese italiane di eccellenza. Oggi le imprese devono prendere consapevolezza del loro capitale semantico che è unico e inimitabile, e alimentarlo perché se deperisce si blocca la creatività e lo sviluppo dell’azienda. Bisogna avere cura del linguaggio attraverso due strade: farsi promotori di una nuova narrazione d’impresa allontanandosi dagli artifici narrativi e creare un nuovo linguaggio aziendale a cui ispirarsi, mettendo a disposizione libri e podcast di riferimento, anche nelle aziende stesse”.

Durante l’incontro, Francesco Morace ha chiamato sul palco i protagonisti del libro, che hanno esposto le proprie visioni e sfide imprenditoriali. Secondo gli autori, la pandemia che ci ha travolti per primi nel mondo occidentale può diventare il propulsore inaspettato di un nuovo Rinascimento a cui nessuno avrebbe creduto solo un anno fa. L’atteggiamento delle 26 aziende raccontate nel libro "L'alfabeto della rinascita" corrisponde alla loro anima, al loro cuore e alla loro testa, uniti nell’impegno a preservare la ricchezza fragile di un luogo composito come il territorio italiano, affrontando le difficoltà del proprio auto-governo, della responsabilità e della decisione.

Accogliere gli altri – ha concluso Daniele Lago – aumenta la nostra capacità di generare asimmetrie innovative, grazie a cui si creano distinzione e vantaggi competitivi. Una delle sfide future più importanti sarà a nostro avviso quella di riequilibrare gli aspetti della vita professionale e privata. Sarà necessario cambiare modello di governance e le aziende dovranno diventare attrattive perché il loro ‘ecosistema’ rappresenta il meglio a cui si può aspirare. Abbiamo tutti bisogno di utopie”.