In occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 aprile), istituita dalle Nazioni Unite nel 1970 e in grado di mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU, la multinazionale americana InSinkErator, propone una serie di consigli anti spreco diviso in quattro parti per contribuire a preservare l’ambiente.
Prevenire lo spreco
Prevenire lo spreco conservando meglio il cibo è senza dubbio il punto di partenza fondamentale. L’Onu rivela che ogni anno se ne buttano 1,3 miliardi di tonnellate e che nelle cucine di casa si concentra la fetta più ampia di alimenti che finiscono dal carrello della spesa direttamente in spazzatura. Anche alcuni gli alimenti possono contribuire ad accelerare la maturazione e di conseguenza far marcire la frutta oppure al contrario possono preservarli. Ad esempio, la banana, l’avocado e la pesca rilasciano gas di etilene che agisce come ormone della maturazione sugli alimenti circostanti. Ecco perché è consigliabile tenerli separati. Conservare le patate insieme alle mele, invece, fa in modo che le prime si mantengano più lungo contrastando la formazione di germogli. Meglio non lavare la frutta prima di metterla in frigo mentre per le verdure basta poi asciugarle.
Smaltire gli avanzi
Continuando a parlare di cibo è bene tenere a mente che anche lo smaltimento degli avanzi ha un costo per l’ambiente. Infatti, gli scarti alimentari che finiscono nelle discariche producono metano, un gas 21 volte più nocivo dell’anidride carbonica. Una soluzione possibile, suggerita da InSinkErator, è il tritarifiuti o dissipatore alimentare domestico, che gestisce i residui organici triturandoli fino a ridurli a uno stadio semiliquido ed eliminandoli attraverso lo scarico del lavandino. Uno strumento intelligente che il brand statunitense ha inventato esattamente 80 anni fa e che ha permesso, ad oggi, di eliminare dalle discariche l’equivalente in peso di 1000 transatlantici. Da un lato all’altro del pianeta, l’utilizzo di questo piccolo ma geniale strumento si sta diffondendo esponenzialmente. Negli Stati Uniti, ad esempio, il 50% delle famiglie ne possiede uno, in Nuova Zelanda il 34% e in Australia il 20%. Negli Usa, ad esempio, dove l’80% delle nuove abitazioni dispone di un dissipatore, città come Chicago, Philadelphia, Tacoma, Milwaukee e Boston hanno fatto realizzare dei test per verificarne l’effettiva efficacia e i dati parlano chiaro. Con il dissipatore, la quantità di rifiuti alimentari si riduce del 30%.
Ridurre l'uso della plastica
Uno dei nemici storici dell’ambiente è senza dubbio la plastica che dopo l’acciaio e il cemento è il terzo materiale umano più diffuso sulla Terra. Stando ai dati del WWF Italia, siamo passati dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 milioni dell’ultima rilevazione nel 2018. E’ quindi auspicabile un ritorno alle care vecchie bottiglie di vetro o le borracce, che negli ultimi tempi sono diventate anche un accessorio trendy e, in parallelo, è consigliabile installare nella cucina miscelatori di ultima generazione che erogano acqua filtrata assolutamente sana ed economica. InSinkErator propone a questo proposito la serie 4N1 Touch, che inoltre offrono acqua caldissima a una temperatura di 99°, perfetta per preparare una tisana, velocizzare la cottura di pasta e verdure o per pulire superficie resistenti. Quindi addio plastica, ma anche addio allo spreco d’acqua, altra risorsa non infinta di questo nostro pianeta.