Gaggenau, a Roma debutta “Romanitas”

La personale di Fulvio Morella inaugura allo spazio Gaggenau DesignElementi della capitale il progetto artistico e culturale “Scripta?” promosso insieme a Cramum

Apre presso Gaggenau DesignElementi di Roma il 21 febbraio, in occasione della Giornata nazionale del Braille, la mostra “Romanitas”, personale di Fulvio Morella e prima mostra del ciclo “Scripta?”, promosso da Gaggenau in collaborazione con Cramum per raccontare il legame tra scrittura, arte e materia, ciclo di esposizioni che animerà gli showroom Gaggenau DesignElementi di Milano e Roma per tutto il 2023.

Con “Romanitas”, Fulvio Morella mette in scena un percorso multisensoriale che fonde insieme la visionaria filosofia di Friedrich Nietzsche con i valori esemplari dell’Antica Roma e riflette sul futuro dell’esistenza umana. La personale mette in mostra la riflessione ontologica dell’artista attraverso numerose opere inedite che appartengono alla serie Blind Wood, un progetto con cui Fulvio Morella ha introdotto in modo compiuto la scrittura in braille all’interno della sua ricerca artistica.

Il risultato sono lavori in legno tornito e per la prima volta tessili, con l’impiego di un tessuto pregiato donato dalla storica azienda francese Lelièvre Paris, che invitano il pubblico ad andare oltre il sipario e diventare artefice della propria vita, liberandosi da un’errata concezione del tempo che imprigiona l’uomo occidentale, secondo cui ogni cosa ha un inizio e una fine, un principio e uno scopo. Così il rapporto tra passato e futuro, tra rovina e rinascita e la teoria nietzschiana dell’eterno ritorno sono elementi centrali nella mostra: non c’è alcuna nostalgia nei confronti di un glorioso passato, bensì la consapevolezza che, prima o poi, il passato tornerà.

Gli showroom Gaggenau si trasformano ancora una volta in luoghi di esperienze condivise di bellezza, per ritrovare una comunicazione più autentica con se stessi e con gli altri attraverso l’arte - commenta Sabino Maria Frassà, curatore della mostra -. Quello che resterà sarà un’esperienza sul doppio piano, visivo e percettivo, attraverso il connubio tra segni, immagini e materiali preziosi, tra vista e tatto”. Uno spirito alla base della ricerca artistica di Fulvio Morella, che integra la percezione visiva dell’opera d’arte con gli altri sensi, principalmente il tatto, e che proprio attraverso l’atto di tornire il legno, eliminando gli strati più superficiali, indaga l’essenza della realtà.