Bavuso: il doppio fronte dell’innovazione

Nell'intervista, Giuseppe Bavuso, art director e progettista di Ernestomeda, racconta come i complementi e i progetti cucina da lui concepiti per il brand siano sempre tesi verso l'innovazione, abbinando funzionalità ed estetica

Partendo dall’ultimo modello Sign e dal geniale ponte Bridge, disegnati per Ernestomeda, l’architetto Giuseppe Bavuso ci parla delle soluzioni più significative dal punto di vista  dell'innovazione, che si esprimono attraverso un'alta funzionalità e con una forte attenzione all’estetica. "Alla base di tutto - spiega il progettista - c’è il concetto di casa come luogo delle relazioni e della socialità. Ritengo la cucina il fulcro e il centro della vita domestica e familiare. Partendo da questa idea, Sign è concepita come una versatile isola della convivialità, attorno alla quale si prepara, si degusta, ci si confronta; un vero baricentro di incontri e rapporti che si apre al living, quasi ne fosse l’estensione. Il sistema sopratop Bridge nasce come elemento verticale accessoriato e attrezzato che separa, senza dividere, le due funzioni principali della cucina - preparazione e consumazione - diventando così una sorta di trait d’union, un fattore di collegamento dove trovano collocazione ideale una serie di elementi che questi due momenti hanno in comune".

Art director di Ernestomeda. Giuseppe Bavuso ha disegnato i modelli premium del brand tra cui Sign

Innumerevoli i complementi e i plus funzionali concepiti da Bavuso per altri modelli Ernestomeda, sempre sottesi da una forte ricerca verso l'innovazione. "Il sistema di scaffalature Medley nasce come risposta progettuale all’idea di casa come spazio aperto in cui gli ambienti possano interagire e integrarsi tra loro, rendendo fluido il rapporto tra living e cucina. Tutti gli elementi funzionali esprimono e sviluppano questa concezione progettuale cercando sempre di coniugare l’innovazione formale con l’innovazione tecnica, soprattutto se si parla di un prodotto come la cucina che deve rispondere ad alti requisiti prestazionali". Interpreta appieno tali requisiti anche il tavolo Cyclos.

Ernestomeda: Medley inserito nel modello Soul come sistema retrobasi attrezzato

"Il tavolo Cyclos è, per sua natura, dinamico: è un piano di servizio poco ingombrante che quotidianamente può essere usato come piano snack e, in caso di necessità, ruotando su sé stesso, si trasforma in un vero e proprio tavolo da pranzo", spiega Bavuso.

"Altro elemento di spicco della collezione cucina Ernestomeda, è l’anta con la Maniglia Tag, che nasce per risolvere un problema specifico, che avevamo già affrontato con l’anta Air del modello Icon: favorire il ricambio dell’aria all’interno dei contenitori per mezzo di filtri opportunamente predisposti, evitando il ristagno di odori".

Una visione concreta e coerente, che si esprime con un segno rigoroso, quella del progettista Bavuso, che sottolinea e conclude: "l’innovazione tecnologica non è mai fine a se stessa, ma è al servizio di un’idea, e questo vale per ogni particolare ed ogni dettaglio. La volontà di creare innovazione stilistica parte dal rispetto dell’uomo che ne sarà il fruitore e dalla presa coscienza dei cambiamenti degli stili di vita, dell’approccio all’utilizzo della casa che deve rispecchiare il nostro modo di vivere. Per questo le nostre cucine sono pensate con contenuti di alto valore formale ed estetico, senza tralasciare l’aspetto funzionale, rispetto al quale è sempre più importante che i livelli prestazionali delle attrezzature siano molto vicini a quelli professionali".