Crescita a doppia cifra e ulteriore espansione per WeDo Holding, il gruppo padovano attivo nel settore dell’arredo design d’alta gamma che comprende i brand Doimo Cucine, Arrital, Altamarea, Copat Life, Frezza, DVO, Mis Medical, Rotaliana, Busnelli e Diva Divani International. Per il 2023 la previsione di chiusura con ricavi aggregati è pari a 340 milioni di euro (+26% sul 2022). Se si considerano gli accordi contrattuali in atto tra il gruppo e le società appartenenti al suo sistema di supply-chain, i ricavi aggregati superano nel 2023 abbondantemente i 400 milioni di euro. In base all’orientamento strategico globale che vede casa o l’ufficio come facilities, i risultati sono riconducibili sia alle performance dei singoli brand che compongono il gruppo, sia ai risultati dell’attività nel settore contract in ambito residenziale e direzionale, su cui WeDo ha puntato, realizzando una propria catena di fornitura, con arredi e servizi mirati e complementari.
I dati a chiusura del 2023 confermano il trend positivo già registrato negli ultimi due anni: dai 174 milioni di fatturato aggregato del 2021 si è passati ai 270 del 2022 e ai 340 del 2023. Quest’anno il gruppo chiuderà con un EBITDA di 20 milioni di euro, con più del 50% di crescita della marginalità. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti - commenta il presidente di WeDo Holding Andrea Olivi -. La crescita è interamente organica, grazie allo sviluppo di numerosi progetti che ci hanno visto general contractor, con la nostra business unit WeDo Project, e al consolidamento delle aree strategiche Home, Office e Healthcare. Le nuove tendenze di mercato ci impongono un ripensamento più in ottica di servizi che di prodotti. Questo ci spinge a fornire prodotti e servizi sempre più completi, ma soprattutto sostenibili, anche in termini di riuso, nell’ambito di una politica Esg che non si limiti ad una sorta di greenwashing, o a semplici report contabili, come spesso accade”.
Le previsioni per il 2024 sono di un’ulteriore crescita organica che superi i 400 milioni di ricavi aggregati con potenziali operazioni di acquisizione, sia sul mondo Home che Office, e con un’implementazione della quota export, che oggi si attesta sul 40% dei ricavi, attraverso nuove modalità di approccio dei mercati, soprattutto extra europei. “Abbiamo una solidità economico-finanziaria importante - continua il presidente -, che ci fa guardare a una possibile apertura del capitale. Ma vogliamo che sia un capitale di sviluppo, non meramente speculativo. Abbiamo bisogno di partner finanziari che guardino avanti e sappiano valutare questo investimento e questa prospettiva, senza fermare l’attenzione, come spesso accade da parte dei fondi di investimento, sui soli profili finanziari”.
Tra gli investimenti di WeDo Holding per il 2024, rientra il progetto WeLove World che integra una serie di azioni concernenti personale e ambiente, già avviati quest’anno. Prosegue anche WeShare, per il quale sono stati già somministrati all’interno del gruppo percorsi di formazione realizzati in collaborazione con Sda Bocconi e con Cuoa Business School. Il progetto welfare si sviluppa su 3 linee d’azione: l’utilizzo del portale Happily, la piattaforma completa di servizi welfare dedicati a tutto il personale; uno strumento assicurativo dedicato alla prevenzione per malattie gravi creato ad hoc per i dipendenti del gruppo, con indennità fino a 20mila euro (con Intesa Sanpaolo); progetti e convenzioni aziendali per il benessere organizzativo, mirate a migliorare l’equilibrio tra la vita privata e quella lavorativa.