Valcucine, le radici nel futuro

Con la consapevolezza delle proprie origini, Valcucine ritrova la bussola sui valori fondanti dell'azienda, a partire da quello del massimo rispetto dell'ambiente

Benessere, innovazione, sostenibilità e durata senza tempo. Sono queste le parole chiave
che raccontano in sintesi la mission di Valcucine, che nel corso dei suoi oltre quarant’anni di attività ha cambiato molto anche l’ergonomia della cucina. Dal 2015, la maggioranza dell’azienda è passata al fondo Italian Creation Group e da fine 2020 è gestita da Maurizio Vianello, prima in qualità di Managing Director e da maggio 2021 come CEO.

Maurizio Vianello, CEO di Valcucine
Maurizio Vianello, CEO di Valcucine

A lui chiediamo quali siano oggi i valori di Valcucine e quali gli obiettivi strategici.

In questi ultimi due anni come è cambiata l’azienda e quali sono i risultati conseguiti di cui è più orgoglioso?

Per Valcucine sono stati due anni intensi. In questi due anni non credo ci siano processi e parti di organizzazione che non sono stati coinvolti nel cambiamento. Abbiamo lavorato partendo con il porre al centro della nostra attenzione le risorse interne, consapevoli che solo una reale presa di consapevolezza da parte loro poteva generare un miglioramento stabile e duraturo. Dopo un’importante ri-organizzazione dei principali processi in ambito operation, abbiamo incominciato a lavorare in area marketing e comunicazione dove abbiamo ripreso a diffondere la cultura della sostenibilità e dell’innovazione. Anche questo l’abbiamo fatto coinvolgendo prima le risorse interne e solo successivamente facendo diventare questi temi l’asse portante della nostra comunicazione. Anche attraverso il coinvolgimento di importanti studi internazionali di architettura, abbiamo effettuato la nuova mappatura LEED v4.1 del prodotto (la certificazione LEED v4.1 è un simbolo riconosciuto a livello mondiale di successo e leadership nella sostenibilità); abbiamo esteso l’approvvigionamento di materiali certificati FSC ai componenti principali costituenti l’assieme cucina certificando che utilizziamo legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici; abbiamo rinnovato lo showroom di Pordenone e confermato quanto i nostri valori fondanti siano incredibilmente attuali; stiamo inoltre lavorando in partnership con tutta la rete commerciale, per selezionare i migliori partner, per aumentare la fiducia nei confronti del marchio e soddisfare le esigenze dei clienti; gli ultimi opening sono quelli di Delhi in India, Guangzhou, Shouzou, Ningbo in Cina e di Roma Trastevere, che nella capitale si aggiunge allo storico monobrand Valcucine presente all’Eur. A questi seguiranno a breve nuove aperture tra cui Los Angeles, Chennai. Inoltre, in occasione della Milano Design Week di aprile 2022, abbiamo portato a termine la completa ristrutturazione del flagship store di Brera a Milano dove è stata data maggiore visibilità ai valori fondanti del brand. Nel flagship store sono presenti anche le numerose novità e gli aggiornamenti di prodotto, in primis le nuove soluzioni estetiche di Artematica Soft Outline e Riciclantica Outline. Non ultimo, nel corso del 2021 abbiamo riportato l’azienda alla piena profittabilità, sfiorando i 28 milioni di ricavi, con un +15% rispetto all’anno precedente e ottenendo un ebitda in importante crescita che si è attestato al 7,9% del fatturato.

Valcucine, Artematica Soft Outline
Un profilo in metallo disegna l’estetica pura di Artematica Soft Outline e sottolinea i diversi materiali in cui è disponibile: vetro, ceramica, marmi e la pietra sinterizzata Carbontec. Design Gabriele Centazzo
Quali sono invece gli obiettivi che vi siete dati per il prossimo futuro e quali i “compiti da fare in casa” che ancora sentite di dover svolgere?

“I compiti a casa” non finiscono mai, poichè all’interno di Valcucine è insita la cultura dell’innovazione, una tensione a migliorare sempre. Continueremo a perseguire i nostri valori con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità dei nostri prodotti e dei nostri processi, l’awareness del nostro brand e la distribuzione del prodotto. Concetti di circolarità del prodotto e di decarbonizzazione sono già insiti nel dna aziendale, ma richiedono continui sforzi di investimento in ricerca e cultura aziendale. Stiamo inoltre pensando a ulteriori migliorie di prodotto e a completare le linee presentate a Milano. Entro fine anno usciremo con un nuovo catalogo che sposa i concetti del design e dell’architettura sostenibile e con una nuova guida al progetto dell’ambiente cucina, richiesti a gran voce da dealer e architetti. La cosa più importante è che abbiamo acquisito la consapevolezza che “abbiamo indirizzato la prua della nostra barca sulla giusta direzione”: ne sono testimoni i trend, l’entusiasmo di tutti i nostri stakeholder e dei nostri clienti partner.

Valcucine si è contraddistinta da sempre per la sua forte impronta sostenibile. Come pensate di veicolare oggi questo messaggio, che è ancora più attuale?

Oggi più che mai abbiamo la necessità di essere “accountable”, cioè trasparenti, competenti, attendibili e misurabili, soprattutto quando si parla di sostenibilità.
Per questo abbiamo completato la mappatura LEED e certificato FSC la maggior parte dei legni che utilizziamo. Grazie a più di quarant’anni di ricerca e azioni concrete possiamo dire che oggi Valcucine può soddisfare la propria matrice di contribuzione fino a 12 crediti
in 5 categorie diverse (Water Efficiency, Energy and Atmosphere, Materials and Resources, Indoor Environmental Quality, Innovation), più di qualsiasi competitor italiano o internazionale.

Qual è oggi il ruolo di Gabriele Centazzo, uno dei fondatori storici di Valcucine, designer e grande studioso dei temi legati alla sostenibilità?

Conoscere la propria storia è fondamentale per poter costruire il proprio futuro: è proprio questo il senso del contributo che Gabriele sta dando a Valcucine. Anche attraverso una serie di seminari rivolti a figure aziendali trasversali rispetto alla nostra organizzazione, con Gabriele Centazzo stiamo lavorando affinché l’eredità rappresentata dai valori che hanno reso questo marchio unico nel proprio settore non venga sprecata, ma al contrario sia fonte di ispirazione per i principali collaboratori, per affrontare al meglio le nuove sfide che il mercato (e il mondo) ci stanno ponendo. Vorrei anzi cogliere questa opportunità per ringraziare Gabriele per la sua disponibilità e per essersi reso disponibile a mettersi ancora in gioco per il bene di questo marchio e di tutti i nostri clienti.

Qual è il ruolo, invece, che possono avere il retail e l’architetto nel trasferire il concetto di “lusso sostenibile” che per Valcucine ha un significato peculiare e fortemente distintivo?

Più che di lusso, che spesso è un termine associato al significato di “esclusivo” o “opulento”, mi piace parlare di “design sostenibile”. È questo il valore che cerchiamo di dare ai nostri prodotti e che deve contribuire a migliorare il benessere della persona che vive
il prodotto tutti i giorni e di farlo in modo “sostenibile”. Il contributo del dealer e dell’architetto sono fondamentali, perché sono proprio loro a spiegare questi valori al cliente finale; è a loro che spetta la “messa a terra”. Formazione continua, qualità delle aree espositive, consulenza nella progettazione sono solo alcuni degli strumenti che dobbiamo dare a supporto di dealer e architetti. Ma al di là degli strumenti mi interessano maggiormente lo spirito e l’approccio che - come azienda - dobbiamo avere nei confronti
di queste figure. E non si può che partire dal mettersi in ascolto, evitare soluzioni pre-confezionate, far elaborare a forza vendita, front office e trainer sempre nuove soluzioni.

Nel complesso scenario attuale, quali criticità intravedete e quali invece le opportunità per Valcucine?

Mai come in questi anni abbiamo dovuto sviluppare la capacità di adattarci alle continue discontinuità del contesto macro-economico e geo-politico. Questa capacità fatta di saper aspettare il momento giusto per certe decisioni, ma anche di essere in grado di accelerare e mettere velocemente a terra le decisioni prese, sarà il modo di essere delle aziende che saranno in grado di vincere sui mercati. Importante è però fare questo in maniera coerente ai propri valori; e credo che proprio i valori fondanti di Valcucine siano oggi Mastraordinariamente attuali e innovativi.

Nell'immagine in apertura: Riciclantica è l’espressione della massima dematerializzazione grazie alla sua anta di soli 2 mm, la cui resistenza è rafforzata dal telaio in alluminio. La nuova versione outline è caratterizzata dal bordo di protezione che corre lungo tutti i profili. Design Gabriele Centazzo