Un ultimo saluto a Manlio Armellini

È mancato lunedì 16 novembre Manlio Armellini, grande promotore del Salone del Mobile. Lo ricorda Claudio Luti, presidente del Salone

Manlio Armellini è mancato lunedì 16 novembre. Personaggio di grande spicco nel settore, Armellini dal 1965 è stato segretario generale, e successivamente amministratore delegato, di Cosmit e grazie alla sua attività di promozione e di attività culturale ha portato il Salone del Mobile, e il sistema del design italiano, alla notorietà internazionale che tutti conosciamo.

Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile.Milano, lo ricorda così: “Con Manlio perdiamo un amico che con la sua tenacia e competenza ha permesso al Salone del Mobile di raggiungere i successi che tutto il mondo ci riconosce. Ha seguito e gestito accanto agli imprenditori l’evoluzione di una manifestazione che è diventata il più importante evento internazionale non solo per il design, ha attivato progetti culturali che hanno contaminato la città di Milano, ha voluto e creduto nel progetto SaloneSatellite, ha colto i tanti cambiamenti nel tempo rispondendo sempre con soluzioni e innovazioni salvaguardando e rafforzando il marchio Salone che è stata anche la sua casa e la sua vita affiancato dalla moglie Armida. Continuare in questa direzione sarà la nostra migliore dedica a un uomo straordinario che mancherà a tutti noi. Ciao Manlio”.

Una vita per il Salone del Mobile 

Manlio Armellini, nato a Porto San Giorgio (AP) nel 1937, ha iniziato la sua carriera professionale in Federlegno, organismo di categoria di Confindustria e si è occupato del Salone del Mobile fin dalla prima edizione nel 1961. Nel 1965 ne completa l’offerta commerciale con la presenza delle principali aziende leader del settore arredo-design lanciandolo come evento internazionale.  Diventato Segretario Generale, sotto la sua guida dal 1974  il Salone passa dai 97.000 a 207.577 metri quadrati netti di area espositiva e attira da 67.000 a 315.353 operatori professionali, di cui 177. 964 esteri provenienti da 154 nazioni, trainando quel fenomeno unico nell’industria nazionale che è l’incontrastata leadership dell’arredamento made in Italy sui mercati di tutto il mondo.

A lui si deve anche l’avvio, già dal 1965, di oltre 40 iniziative culturali collaterali alle rassegne fieristiche. In questo senso il Salone del Mobile esce da un ambito, pur prestigioso, strettamente fieristico e si proietta lungo una precisa direttrice: il mondo della cultura artistica e del progetto.
Questi eventi collaterali organizzati durante il periodo del Salone contribuiscono a rendere il design italiano un punto di riferimento stilistico, formale e industriale per l’intera filiera produttiva dell’arredamento.

Giornalista pubblicista, Armellini è presente sulla scena settoriale dapprima come redattore del più antico mensile economico di settore L’industria del legno e del Mobile 1949-2000) – fondato dal padre Tito Armellini, anche direttore di Federlegno – poi come editore del periodico Rassegna modi di abitare oggi (1968-79). Molto attivo in campo associativo, ha presieduto l’associazione Assomostre, espressione della Confcommercio, cui fanno capo 37 iniziative fieristiche internazionali specializzate, fra le più grandi e importanti nei loro settori di operatività organizzate in Italia.

Armellini è stato Amministratore delegato di Cosmit Spa – società che ha curato l’organizzazione del Salone Internazionale del Mobile, Euroluce, EuroCucina, Eimu, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Salone Internazionale del Bagno, SaloneSatellite, Sasmil – e della Fondazione Cosmit Eventi, oltre a essere stato Presidente della Fondazione Cosmit.

Membro dell’ADI (Associazione Disegno Industriale), Membro dell’UFI (Union Foires Internationales, Bruxelles), Membro dell’ICSID (International Council of Societies Industrial Design, Helsinki), Componente del Consiglio Generale dell’AFI (Associazione Forestale Italiana, Roma), Socio ad honorem del Distretto 108 del Lions Club, Membro d’onore della U.I.P.P.A. (Union Internationale de la Presse Professionelle de l’Ameublement, Bruxelles), ha presieduto anche al Comitato Tecnico Consultivo Fondazione Fiera Milano che ha contribuito al decollo del nuovo quartiere fieristico di Rho-Pero.

È stato Componente del Collegio di Vigilanza di Regione Lombardia per l’Accordo di Programma riguardante la Realizzazione del Museo del Design a Milano.

I riconoscimenti

Nell’aprile del 1987 viene premiata col Compasso d’Oro dell’ADI (Associazione Disegno Industriale) con la motivazione “per la promozione del design italiano”.

Il 26 maggio del 1994 la Federlegno gli consegna l’attestato di benemerenza con medaglia d’oro con la motivazione di “aver contribuito attraverso le iniziative fieristiche a tenere alta l’attenzione del mondo intero sui valori tecnologici e formali dei prodotti italiani del settore del mobile e dell’arredamento, risultando, tali manifestazioni, insuperate vetrine del design e della creatività dell’industria italiana”.

Nel 1996 l’Ente Fiera Milano gli conferisce la targa d’argento a riconoscimento dei successi raggiunti dal Salone del Mobile.

Nel 1998 la AISM (Associazione Italiana per gli Studi di Marketing) gli attribuisce il Premio Tagliacarne “per la sua politica di marketing capace di diffondere cultura”.

Nel 2006, in occasione del progetto “Giuseppe Terragni designer” riceve il premio per la promozione del mobile italiano svolta nel mondo.

A lui si deve nel dicembre 2007 l’assegnazione a Cosmit dell’Ambrogino d’Oro consegnatogli dal Sindaco di Milano Letizia Moratti.

Nel marzo 2008 riceve dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il “Premio La Lombardia per il Lavoro 2007”.

Il 2 giugno 2008 viene insignito dal Capo dello Stato Giorgio Napoletano dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce all’Ordine e al Merito della Repubblica Italiana.

Il 29 gennaio 2009 con Decreto del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini viene nominato Membro del Comitato Scientifico per la Realizzazione del Progetto “Collezione Farnesina Design”.