“La sostenibilità per Stosa Cucine non è un’etichetta, è un impegno di lunga data”. Ne è fortemente convinto David Sani, Direttore Commerciale Italia dell’azienda che, dopo un percorso di riorganizzazione dei processi produttivi in base a protocolli di qualità rigorosi e dopo un processo di attenta selezione della propria filiera durato una decina d’anni, è oggi in grado di presentare linee di prodotto certificate FSC con l’obiettivo di convertire entro un paio d’anni tutti i modelli della propria gamma in prodotti realizzati con mobili certificati FSC, come dichiarato in una recente conferenza stampa a Milano.
Quali sono le vostre sfide future in termini di sostenibilità?
Il primo obiettivo, come detto, è stato quello di creare dei prodotti tracciati che durino nel tempo, il primo presupposto della sostenibilità. Adesso occorre anche comunicare questo impegno e questo percorso: lo abbiamo fatto per ora con una comunicazione digital e rivolgendoci soprattutto alla rete dei distributori e degli store manager, come momento iniziale di un percorso di comunicazione al cliente finale. Ci saranno d’ora in poi nei nostri store dei materiali ad hoc che spieghino questo nostro approccio.
I consumatori sembrano essere interessati al tema? Può diventare un elemento discriminante nel processo di scelta di una cucina?
Devo ammettere che è un processo in divenire. Sicuramente le nuove generazioni hanno un sentiment forte verso le tematiche della sostenibilità, mentre l’argomento fa un po’ meno presa sulla generazione dei boomer. È anche vero che la presenza di banner e materiali che spiegano la partnership con FSC creano curiosità e interesse. È un processo di informazione e consapevolezza che dobbiamo e vogliamo alimentare.
Sarà improntata a questo obiettivo anche la comunicazione del vostro stand al Salone del Mobile.Milano?
Stiamo affrontando ora il tema della comunicazione per l’evento: al Salone ci saranno certamente un paio di novità di prodotto ma vorremmo proprio presentare il lavoro e il percorso che abbiamo fatto in questi anni. Vorremmo anche evitare di continuare a stampare cataloghi e listini e sdoganare le formule elettroniche.
Altri impegni di Stosa in ottica green?
La nostra nuova sede produttiva che sarà dedicata all’assemblaggio del mobile vedrà la luce entro un anno e mezzo nell’area manifatturiera dell’ex Cotto Montecchi, a Radicofani, attraverso la bonifica del vecchio sito produttivo. In quest’area, assoggettata a vincoli paesaggistici, procederemo anche a un progetto importante di riqualificazione del territorio, grazie alla creazione dello Stosa Green Park, con l’aiuto di un paesaggista.
A livello di approvvigionamento energetico avrete delle novità?
Abbiamo in corso uno studio per aumentare la percentuale già elevata di energia prodotta da fonti rinnovabili, una priorità mossa anche da obiettivi economici vista l’attuale situazione di rincaro dei costi energetici.