Dati Csil, export cucine in crescita

Le esportazioni di cucine italiane lo scorso anno hanno segnato un +15 %, conquistando ulteriori quote nei paesi europei, in Asia e negli Usa, con margini di sviluppo nel mercato di fascia alta

Il mercato europeo dei mobili per la cucina ha sostanzialmente retto nelle sue dimensioni nel corso del 2022 (con una crescita rilevante sui prezzi, ma le quantità diminuiscono del 2% all’incirca, pari a 7 milioni di ambienti venduti) e non è tutto sommato un brutto risultato, considerando la forte crescita pregressa del 2021, i venti di guerra ad Est, l’inflazione e il conseguente rischio di riduzione della crescita economica: lo certificano le elaborazioni effettuate da Csil su dati Eurostat (preconsuntuvi 2022).

Le esportazioni italiane di mobili per la cucina sono cresciute di circa il 15%, meno dell’aumento del +20% realizzato dalla Spagna, che rimane però un attore relativamente secondario nella scena dell’interscambio commerciale, ma più del significativo + 9% di crescita delle esportazioni messo a segno dalla Germania (il principale esportatore mondiale). Le importazioni sono cresciute di oltre il 20% in Francia e Gran Bretagna.

Le esportazioni italiane di mobili per la cucina, come noto, sono prevalentemente di fascia media e alta. Vi operano con volumi rilevanti imprese del Lusso (Boffi, Poliform) così come i leader della fascia media, con il proprio alto gamma (Veneta Cucine, Scavolini). Nel 2022 le esportazioni italiane del settore superano il miliardo di euro, con la Francia (come consuetudine) primo mercato per le cucine italiane e gli Stati Uniti in seconda posizione, con un forte incremento.

La Francia nel 2022 è stato il primo mercato per l’export delle cucine italiane. Nella foto, lo Scavolini Store Paris XVII in Avenue Niel. Photo Lola Moser

I primi 20 esportatori

Csil cita (in ordine sparso) i dati dei primi 20 esportatori italiani del settore cucina. Con volumi che variano all’incirca dai 15 ai 70 milioni di euro per azienda. Boffi, Veneta Cucine, Lube, Cubo Design, Cesar, Stosa, Arrital, sono fra le imprese che hanno mostrato i maggiori tassi di crescita all’estero (fra il 15%-20% e il 30% secondo i casi). Per Armony, il mercato principale è la Francia, destinazione di export molto importante (ad esempio) anche per Poliform, Cesar e Zecchinon. Una quota importante del giro di affari di Dada e Valcucine viene realizzato nei vari mercati europei. Negli Stati Uniti, Boffi e Scavolini hanno un punto di forza.

Veneta Cucine è presente all’estero con 250 punti vendita (circa 60 in Francia, 40 in Cina) di cui circa 70 monomarca. L’Europa rimane l’area più importante per Veneta Cucine (Francia in particolare), ma il trend in crescita si registra anche in Asia, con la Cina (secondo mercato estero) in primis. Snaidero è presente all’estero con oltre 200 punti vendita, inclusi 12 flagship store; Germania e Stati Uniti sono due mercati importanti. Dal punto di vista distributivo il canale del contract rappresenta circa il 25% del fatturato estero. Aran (con 400 punti vendita all’estero) è una delle aziende con una presenza all’estero maggiormente diversificata, e anche in questo caso il contract è un canale rilevante.

Prevalentemente europea (Francia, Germania, Gran Bretagna) anche la rete estera per Arredo 3, sempre citando (in ordine sparso) i primi 20 esportatori nazionali di mobili per la cucina. Per Lube, la crescita sui mercati esteri nel corso del 2022 è nell’ordine del 18%, con Francia, Spagna e Cina fra le destinazioni principali. Fra le aziende esportatrici di cucine per le quali il mercato asiatico ha un peso importante, citiamo Boffi, Arclinea, Scic, Euromobil.

Obiettivo Stati Uniti

Stosa Cucine ha preso parte a KBIS 2023 a Las Vegas in collaborazione con Neolith

Per gli Usa, l’Italia è “solo” il sesto Paese di provenienza delle importazioni di mobili per la cucina, ma è il primo importatore europeo e di alto gamma, con una crescita record nel 2022 (+26%) e oltre 100 milioni di USD di “vantaggio” italiano rispetto alla Germania (rispettivamente 155 e 50 milioni di USD). Ma è da rilevare che vi sono ancora praterie aperte negli States, basti pensare che le maggiori presenze italiane nel mercato del lusso americano (in ordine sparso Arclinea, Boffi, Scavolini, Snaidero) vi detengono una quota di mercato limitata nell’ordine dell’1%.

Le aziende Italiane sono in genere partite da New York, seguita a ruota da Chicago e Los Angeles. Altri centri di rilievo per le nostre cucine in USA sono Boston, Houston, Washington, Miami. Location in cui troviamo in genere punti vendita dei brand italiani in posizioni prestigiose (dal Miracle Mile di Miami al River North District di Chicago) con dimensioni relativamente contenute (da 200 a 300 metri quadri), tra cui spicca lo showroom Boffi Soho con i suoi 800 metri quadri. Fra chi guarda con interesse al mercato statunitense, Csil ricorda inoltre il Gruppo Colombini, Veneta Cucine (entrambi per pubbliche dichiarazioni) e Stosa, che ha partecipato al Kbis di Las Vegas quest’anno (che ha visto tra i partecipanti anche i cugini tedeschi di Nobilia e Bauformat).

Mobili per cucina. Esportazioni per paese di destinazione, 2017-2022
Milioni di Euro Quota % Variazioni %
2017 2018 2019 2020 2021 2022 2017 2022 22/21 Var.Media 17-22
Francia 149,5 157,3 161,3 152,0 187,6 202,8 19,2 19,5 8,1 6,3
Stati Uniti 113,2 124,2 132,5 113,0 111,8 138,4 14,5 13,3 23,8 4,1
Svizzera 55,3 61,0 59,5 57,7 67,2 74,0 7,1 7,1 10,1 6,0
Regno Unito 44,0 43,5 50,7 39,5 52,0 68,7 5,6 6,6 32,1 9,3
Germania 46,0 40,1 38,8 43,9 51,3 57,0 5,9 5,5 11,1 4,4
Spagna 22,8 25,2 28,1 27,3 37,5 43,6 2,9 4,2 16,3 13,8
Cina 26,3 27,9 33,1 24,6 28,6 32,4 3,4 3,1 13,3 4,3
Russia 43,7 42,5 39,3 36,4 38,5 31,8 5,6 3,1 -17,4 -6,2
Canada 16,4 17,8 25,6 25,6 24,4 29,6 2,1 2,9 21,2 12,6
Corea del Sud 3,0 11,8 12,9 16,8 14,3 28,9 0,4 2,8 n.s. 57,1
Totale Esportazioni 779,4 829,0 844,3 781,9 899,3 1037,3 100,0 100,0 15,3 5,9
Fonte: elaborazioni CSIL su dati Eurostat 2022:preconsuntivi