Saib con Ostuni vince il Compasso d’Oro

La giuria del XXVII Premio Compasso d’Oro ADI ha premiato la finitura Ostuni di Saib per la sua storica sensibilità produttiva legata a un uso sostenibile del legno

“Pannello e finitura che esprimono una storica sensibilità produttiva legata a un uso sostenibile del legno”: questa la motivazione con cui la Giuria internazionale del XXVII Premio Compasso d’Oro ADI ha premiato la finitura Ostuni di Saib, azienda leader in Italia nella produzione di pannello truciolare grezzo e nobilitato per l’arredo e l’interior design.

L’azienda nasce nel 1962 con l’idea di utilizzare il legno di scarto per produrre pannelli innovativi e sostenibili. “Produciamo futuro riciclando migliaia di tonnellate di rifiuti legnosi perché abbiamo preso un impegno con l’ambiente e lo portiamo avanti con passione - commenta Clara Conti/Saib -. Quella stessa passione che traspare dalla nostra finitura Ostuni a cui, oggi, viene assegnato il più ambito premio del design industriale”.

Materica e versatile, Ostuni è una finitura in grado di restituire il calore artigianale del fatto a mano attraverso una superficie che si ispira alla calce e agli intonaci spatolati tipici dei centri storici del Mediterraneo. La finitura propone texture evocative e raffinate che alternano effetti lucidi e opachi, in grado di trasmettere gradevolezza al tatto ed eleganza allo sguardo.

L’alta resa estetica dei pannelli Saib si affianca a un processo produttivo sostenibile basato sul recupero, il riuso e la rigenerazione del legno a fine vita. Si tratta del processo Rewood che utilizza legno a fine vita per realizzare pannelli eco-sostenibili definiti RPB – Regenerated Particle Board in virtù del sistema industriale fondato sui principi dell’economia circolare. Oggi Saib rigenera circa 600.000 tonnellate all’anno di legno proveniente dalla raccolta differenziata e investe costantemente in innovazione.

Ostuni (come tutti i prodotti partecipanti al Premio) darà esposta all’ADI Design Museum fino all’11 settembre 2022 ed entrerà a far parte di diritto della Collezione Compasso d’Oro ADI, dichiarata il 22 aprile 2004 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di “eccezionale interesse artistico e storico”.