Rehau, nono Rapporto di Sostenibilità

Pubblicato il Rapporto di Sostenibilità 2023 di Rehau che testimonia l’impegno dell’azienda per il passaggio all’economia circolare e la riduzione delle emissioni

Rehau, gruppo internazionale leader nella lavorazione di polimeri, pubblica il suo nono Rapporto di Sostenibilità, fornendo una panoramica dettagliata delle iniziative, dei risultati ottenuti e degli obiettivi futuri di Rehau Industries, attiva a livello globale con le divisioni Building Solutions, Interior Solutions, Industrial Solutions e Window Solutions.

Dopo aver impostato il precedente Rapporto secondo i criteri Ambientali, Sociali e di Governance (ESG), per l’attività di reporting riferita all’anno 2023 l’azienda ha apportato cambiamenti strutturali e definito nuovi processi per raccogliere dati attendibili in vista di una rendicontazione che, a partire dal prossimo esercizio finanziario, sarà allineata alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).

La sede di Cambiago della filiale milanese di Rehau Italia

Prosegue l’obiettivo del passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare: lo confermano i dati riportati nel documento relativi alla prosecuzione delle attività di recupero di scarti post-industriali, comuni a tutte le divisioni e finalizzate al riciclo e riutilizzo dei materiali, e all’introduzione sul mercato di progetti pilota inerenti ai prodotti. Grazie a questo approccio concreto, Rehau Industries ha così superato in modo significativo gli obiettivi fissati per il 2025 legati all’utilizzo di materiali riciclati in tutti i prodotti, e il precedente obiettivo del 15%, relativo alla produzione all’interno della Regione EmeaA, è stato quindi alzato al 20%, a livello mondiale, entro il 2025.

Sebbene il Rapporto di Sostenibilità 2023 rilevi ancora significative differenze in termini di riduzione delle emissioni tra i singoli stabilimenti produttivi, in particolare al di fuori della regione Emea, l’obiettivo si riconferma quello di raggiungere l’azzeramento delle emissioni Scope 1 e Scope 2 - ovvero zero tonnellate di CO 2 - al più tardi entro il 2035. L’azienda attualmente copre il 65% del consumo elettrico dei suoi impianti con fonti di energia rinnovabili, registrando una riduzione di emissioni del 53%, nel 2023, rispetto al 2018.