Osservatorio Findomestic 2018: i consumi delle famiglie continuano a crescere. Più 2% per il comparto casa

I consumi complessivi degli italiani crescono del 2% a valore, quelli di beni durevoli dell’1.5%. I consumi del comparto casa crescono del 2%. La penetrazione delle-commerce registra un più 16%. Il credito al consumo sale del 3.9%

È stato presentato a Milano il venticinquesimo Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. A differenza delle edizioni precedenti, quello del 2018 non è focalizzato sulle previsioni dei trend dei prossimi anni, ma sui dati relativi all'anno che si sta concludendo, per venire incontro alle richieste di molti operatori.
L’Osservatorio, come noto, concentra le proprie analisi sui consumi di beni durevoli, intendendo con questa dizione l’insieme dei beni del comparto automotive (auto, moto, camper) e casa (mobili, grandi elettrodomestici, piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, information technology, home comfort, telefonia, bricolage) che vengono acquistati dalle famiglie italiane e che costituiscono il mercato “naturale” per l’offerta di credito al consumo.

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Chiaffredo Salomone, AD Findomestic e Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio

Claudio Bardazzi, Responsabile dell’Osservatorio Findomestic, ha fornito una panoramica dell’andamento dei consumi complessivi delle famiglie nel 2018: questi valgono 11 miliardi di Euro e sono cresciuti del 2% rispetto al 2017, proseguendo un trend che dura ormai da quattro anni.
I consumi di beni durevoli valgono 83 miliardi e crescono mediamente dell’1.5% a valore (dove l’1.5% è la risultante di un +1% dell'automotive e un +2% del segmento casa) e nella media degli ultimi cinque anni mostrano un tasso di crescita decisamente superiore rispetto a quella dei consumi complessivi (+4.7% vs +1.8% nell'arco del quadriennio 2014-2018).

Il peso dei consumi durevoli sui consumi complessivi è pari al 7.7%, mentre il 53% dei consumi delle famiglie italiane riguarda l’acquisto di servizi, il 15% la spesa in alimentari e il 24% residuo gli acquisti di altri beni (utenze domestiche, abbigliamento).

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Composizione dei consumi complessivi delle famiglie italiane 2018

Va notato che il segmento dei consumi durevoli si è rivelato il più dinamico con un’incidenza sui consumi totali passata dal 6,8% del 2014 al 7,7% del 2018. “La riattivazione del ciclo dei durevoli – spiega Claudio Bardazzi - è stata sostenuta non solo dalla ripresa economica e dal miglioramento del quadro di redditi e occupazione, ma anche dai bassi tassi d’interesse e dalla presenza di incentivi fiscali, oltre che dalla necessità di sostituzione dopo i rinvii e le rinunce all’acquisto negli anni della crisi”.
Fatta questa breve premessa di scenario, possiamo approfondire il segmento di maggiore interesse per il comparto cucina, quindi il segmento casa.

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Claudio Bardazzi

CASA, I CONSUMI SONO SMART E PREMIUM. Secondo i dati elaborati da Prometeia il settore casa nel 2018 cresce del 2% in valore: un ‘segno più’ che è il risultato dell’accelerazione dei prezzi medi (+2,7%) e della leggera contrazione dei volumi di vendita (-0,6%).

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Consumi beni durevoli settore casa. A valore

Non una variazione contingente, come sottolinea Claudio Bardazzi : “Siamo nell'era del consumatore ‘connesso’ che acquista sempre più beni collegati alla Rete, multifunzionali e di fascia premium”. Non a caso nell'ultimo anno il segmento della tecnologia consumer è calato in volume del 2,7% ma ha visto una crescita media dei prezzi del 5,6%: il risultato è un incremento in valore del 2,7% per un totale di 14 miliardi e 800milioni, a un passo dal primato dei mobili cresciuti dell’1,8% per un fatturato totale di 15miliardi di euro. Il mercato del mobile da un lato è stato favorito dalla ripresa dell’immobiliare, ma dall’altro è stato penalizzato dall'applicazione del bonus mobile esclusivamente alle ristrutturazioni edilizie. Vale, invece, 4 miliardi e mezzo il mercato del bricolage (+0,7%), il cui contributo positivo alla performance del settore è da ricondurre soprattutto alla crescita della domanda di utensili e attrezzi per la casa e il giardino (1,3% in valore)".

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Andamento del mercato dei grandi elettrodomestici

ELETTRODOMESTICI, MEGLIO I PICCOLI CHE I GRANDI. Il mercato degli elettrodomestici grandi chiuderà l’anno in declino: -2,3% di fatturato con -1,5% nei volumi e -0,8% nei prezzi. La riduzione - più netta nel comparto del freddo con un -3,2% - arriva al termine di quattro anni di crescita ininterrotta. In controtendenza il dato relativo alle asciugatrici, che fanno registrare un’impennata del +10,8% in valore grazie al traino dei prodotti ad alto contenuto tecnologico quali le asciugatrici con pompa di calore. I risultati attenuano solo parzialmente il calo delle vendite di lavatrici (-2,3%) e lavastoviglie (-4,9%).

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Andamento dei piccoli elettrodomestici

Segno positivo, invece, per gli elettrodomestici piccoli con un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro per una crescita dello 0,3% (-2,3% volumi e +2,8% prezzi). Il trend positivo del fatturato è attribuibile esclusivamente al segmento “cura della casa” (+7,4%), in cui gli aspirapolvere (che rappresentano il 23% del mercato dei piccoli elettrodomestici) segnano un’importante crescita (+23,4%). Un’evoluzione sostenuta dalla domanda di soluzioni smart quali i robot che alla funzione di aspirazione affiancano quella di sorveglianza della casa attraverso telecamere integrate. In calo, invece, il segmento “preparazione del cibo” (-5,1%) e quello “cura della persona” (-2,3%).
Per quanto riguarda il segmento dei condizionatori/stufe, questo è in sensibile decrescita, probabilmente dovuta anche al grande boom di acquisti di condizionatori dello scorso anno. Si mantengono in crescita (+3,3%) solo i prodotti per il trattamento dell’aria (pulizia, deumidificazione ed umidificazione) che rappresentano il 14% del settore.
Un discorso a parte merita l’e-commerce e la sua penetrazione negli acquisti e in particolare negli acquisti di beni durevoli.

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Penetrazione dell'e-commerce

E-COMMERCE, PROGRESSIONE INARRESTABILE. Negli ultimi 5 anni il mercato dell’e-commerce, in base ai dati del Politecnico di Milano, è passato dai 14,3 miliardi del 2014 ai 27,4 miliardi di euro del 2018, crescendo di anno in anno a due cifre e apprestandosi a chiudere l’anno con un incremento in valore del 16%. L’e-commerce è composto per il 44% da servizi, con il turismo che ricopre la quota più ampia (35,8%), e per il 56% da prodotti tra cui spiccano quelli dei comparti informatica e elettronica (16,8%), abbigliamento (10,6 %), arredamento (5,1%), food & grocery (4%) e editoria (3,6%).
Tra i beni durevoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2018 risultano in forte crescita i mobili (+50%), l’elettronica di consumo (+30%), l’home comfort (+24%) e la telefonia (+23%). Online si comprano meno soltanto i prodotti della fotografia (-7%), che però continua a rappresentare il segmento in cui l’incidenza dell’e-commerce è più elevata (con un peso del 26%.)

Infine un cenno all'andamento del credito al consumo è stato fatto dall’AD Findomestic Chiaffredo Salomone, dato che l’azienda dal 1985 ad oggi ha finanziato 11 milioni di famiglie.
Il credito al consumo cresce ormai da 7 anni e si prevede una chiusura del 2018 con erogazioni per 67 miliardi di euro e un saldo positivo del 3,9%. In un contesto di crescita dei consumi, il mercato del credito al consumo prolunga l’andamento positivo che dura da sette anni e si prepara a salutare il 2018 con erogazioni per 67 miliardi di euro e un saldo positivo del 3,9%.

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Andamento del mercato del credito al consumo e dettaglio Findomestic

Findomestic nello stesso arco di tempo ha evidenziato tassi d’incremento sempre superiori alla media del mercato - commenta Chiaffredo Salomone, - e quest’anno chiuderà con un +9,1% rispetto al 2017. Più del doppio rispetto al mercato. Questa crescita si spiega anzitutto con l’appartenenza a un grande gruppo bancario, che da sempre ci mette nelle migliori condizioni per svolgere il nostro mestiere. Le buone performance, però, dipendono anche dalla bontà dei piani industriali orientati all’innovazione e dalle scelte in materia di responsabilità sociale intraprese da Findomestic nel rispetto dei propri clienti, della comunità in cui opera e dei propri dipendenti”.
Un finanziamento per per elettrodomestici ed elettronica ammonta mediamente a 840 euro e 2.500 euro per mobili e arredo. In Italia i prestiti erogati online rappresentano il 4% del totale di mercato e Findomestic eroga il 40% di questi prestiti affermandosi come leader del segmento, che per la società del gruppo BNP Paribas costituisce il 14% del totale dei prestiti erogati.

Dati Osservatori precedenti qui