Il legno che profuma a distanza di decenni, una struttura destinata a durare nel tempo, una funzionalità non omologata. Credenza è un progetto in cui azienda e designer hanno creduto sin dall'inizio e che è cresciuto modulando un concetto di cucina destrutturata, dove materia, design e memoria si fondono senza confondersi.
I due nuovi elementi di Credenza, disegnati da Michele De Lucchi per Veneta Cucine presentati durante il Fuorisalone nello showroom milanese di Foro Bonaparte, concretizzano un'idea di cucina che ha radici antiche (appunto, la credenza della memoria), ma è al contempo molto contemporanea, perché è l'individuo a definire i confini e le modalità di utilizzo degli arredi. Credenza coniuga la raffinatezza delle finiture cromate con la matericità del legno: un prodotto che appartiene alla tradizione diventa così un oggetto che subito comunica la sua dotazione di funzionalità inedite. All'interno di un unico elemento modulare si ritrova tutto ciò che serve in cucina.
Il progetto, che lo scorso anno aveva debuttato con una prima Credenza di puro contenimento, evidenziava la scelta fortemente evocativa di una forma che è quasi un totem di memoria, e che trova nei due nuovi elementi un compimento che si confronta con il ruolo funzionale della cucina. Due "credenze" che ospitano una l'area lavaggio e l'altra la zona cottura, nascoste in elementi che alla matericità esterna del legno "puro", al naturale, rivelano all'interno le finiture cromate. L'approccio interdisciplinare e interculturale di De Lucchi si è incontrato appieno con la doppia vocazione di Veneta Cucine, in cui capacità industriale e sapienza artigianale si valorizzano a vicenda. Come racconta lo stesso De Lucchi: "Proprio la famigia Archiutti, anima fondante di Veneta Cucine, mi ha ispirato l'intento di ricreare le atmosfere delle cucine di una volta, seppure calate nella contemporaneità. Nel nostro mondo si sovrappongono tanti modi di pensare e di vivere. Gli elementi della nostra cucina sono pensati così come componiamo le nostre case, arredandole con i mobili, e come mobili sono costruiti: con una struttura portante in metallo e le pareti esterne che evidenziano la matericità del legno non trattato. Il legno è il materiale più bello, che vive nel tempo, che ha una storia, che profuma di natura, che mostra limpidamente tutte le imperfezioni, i nodi, le striature".
La struttura interna, tra l'altro, utilizza un efficiente sistema di apertura "turn&slide" che libera strategicamente tutto lo spazio di accesso alla madia ed è realizzata in acciaio cromato, la cui brillantezza contemporanea evidenzia l'opacità del legno al naturale. Un contrasto deciso e voluto, ancora una volta, per valorizzare la materia, come spiega De Lucchi. "Se potessi progettare una lavastoviglie di legno lo farei: la bellezza dei materiali sta tutta nella loro autenticità. E il metallo, nella sua forma e immagine più pura, è proprio quello lucido, cromato, che valorizza la naturalità ruvida del legno". Credenza è un progetto destinato a crescere ancora, come ci conferma De Lucchi. "La cucina non si ferma agli "armadi", e il sistema si completa con le madie in configurazioni diverse (base e alzata o solo base), e in futuro avrà delle ulteriori variazioni dimensionali".
Lo scorso anno, alla presentazione della prima Credenza, De Lucchi aveva sottolineato come la cucina è una tipologia di arredo che non si può innovare, ma solo evolvere. È ancora dello stesso parere? "Sì, la difficoltà di progettare per la cucina è quella di superare la convenzionalità dell'idea stessa di cucina, che si muove in un perimetro molto stretto. Occorre gettare il cappello al di là, per inventare, certo, il che però significa soprattutto mescolare e creare connubi". Come quello tra artigianalità, progettazione e industria da cui è nata Credenza, in cui la struttura portante nascosta garantisce, come conclude il designer "stabilità al mobile della vita, quasi una metafora della solidità e del calore della casa e si spera della famiglia in cui entrerà a far parte".
Credenza propone tre elementi modulari in legno massiccio, con ante rientranti, in ognuno dei quali è inserita una funzione: contenimento (il primo modulo proposto lo scorso anno), cottura e lavaggio (i due elementi presentati al Fuorisalone 2015), oltre a uno spazio per ospitare le stoviglie e conservare gli alimenti.