Se nel mondo del design esiste un “sud” e un “nord”, questa distinzione oggi è vera soprattutto rispetto ai contenuti di progetto e ai materiali impiegati. Questo, in sintesi, il pensiero sul tema espresso da Andrea Branciforti, designer, presidente ADI Sicilia e Ceo di Improntabarre, studio e laboratorio di design fondato in Sicilia dallo stesso progettista e collegato a una rete di artigiani attivi nella produzione di manufatti di alta qualità.
Tra i progetti di Branciforti che siglano l’incontro tra i valori delle due culture si annoverano Casting e Agate, set da tavola a edizione limitata - disegnati per l’azienda Pietracolata e realizzati in pietra lavica proveniente dall’Etna, e il piatto-cadeau in Laminam disegnato per l’agrigentina pasticceria Di Stefano.
«Non credo a un design contemporaneo così come, nella storia del design, si presentavano le correnti o i movimenti culturali che influenzavano le produzioni e gli arredi. Oggi, le aziende artigianali del sud, grazie anche ai nuovi sistemi di lavorazione e al background di conoscenze tecniche, sono pronte a collaborare con i designer perché hanno capito che l’incontro può solo generare valori positivi e una crescita culturale ed economica. Importante, invece, è capire il materiale che si usa, la filosofia dell’azienda e il territorio in cui opera. Ritengo che, data la massificazione e l’alta produzione di oggetti, oggi il valore aggiunto siano la storia che si racconta, gli uomini che stanno dietro al progetto e “le mani” che, anche se in modo semi-industriale, realizzano i prodotti».
Anche per l’arredo cucina, secondo Branciforti vale lo stesso tipo di ragionamento, e la differenza la fa il designer. «Fino a qualche anno fa lo stile importato dall’Europa del Nord ha influenzato la produzione delle aziende italiane», afferma Branciforti. «Oggi le cose sono un po’ cambiate perché c’è una crescente attenzione ai territori in cui si producono gli arredi. La scelta dello stile dipende dal designer, se vuole giocare solo con la forma dell’oggetto o con grafiche che rivisitano la produzione tipica di un luogo. Il design spesso strizza l’occhio alla tradizione riprendendo alcune forme e riproponendole sotto una luce attuale». Come avviene con il piatto-cadeau realizzato in Laminam, in cui Branciforti affronta di nuovo il legame/dualismo tra cultura del nord e del sud Italia. «Questo progetto, realizzato grazie alla sinergia che si è creata insieme alla pasticceria Di Stefano e a Timelam (azienda siciliana specializzata nel taglio e decorazione del Laminam) mi ha consentito di unire tradizione e sperimentazione».
«Nel piatto, mentre la tradizione è rappresentata dal soggetto - ovvero un volto stilizzato nato dall’accostamento tra i tratti somatici di Angelica e di Orlando, protagonisti dell’Opera dei Pupi - l’innovazione risiede nell’uso del Laminam. Ho voluto che il piatto fosse di colore Nero Assoluto e il disegno serigrafato a monocromia atossica bianca, riprendendo l’idea di uno schizzo sulla lavagna. Sono contento di questo lavoro in cui il know how del nord e quello del sud hanno “lavorato” assieme per realizzare un oggetto che ribalta la prospettiva d’uso del Laminam: da supporto a oggetto per cucina. E che diventa emblema di un nuovo modo di pensare e usare questo materiale».
Crediti VIDEO "Pietracolata presenta Casting e Agate"
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