Quali sono le tendenze che hanno caratterizzato il mondo non food nel 2023? Quale l’andamento del mercato nel complesso e dei singoli settori? Una risposta arriva dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy che ha analizzato le performances di 13 comparti merceologici, evidenziando nuovi trend, come il calo degli acquisti a volume a causa del carovita (ma non per tutti), la ricerca di benessere totale dal corpo alla mente, la necessità di efficientare le abitazioni e innovare i processi d’acquisto con le nuove tecnologie, oltre al consolidamento di abitudini già in atto, dal ritorno verso i negozi fisici a discapito dell’online, alla polarizzazione dei consumi e l’uso del web e dei social per informarsi.
Consumi, mobili e arredo terzo settore per giro di affari
Nel 2023 i consumi delle famiglie sono cresciuti, in larga parte trainati dall’inflazione, in misura diversa nei singoli comparti. Per quanto riguarda il mercato complessivo dei prodotti non alimentari stimato nell’Osservatorio, si conferma nel 2023 un trend di crescita (+0,4%) più contenuto rispetto agli anni precedenti, che porta comunque la spesa destinata di prodotti non alimentar a 110,3 miliardi di euro. La maggior parte dei comparti mostra un trend in aumento, anche a doppia cifra per i prodotti di profumeria. Fanno eccezione elettronica di consumo (-4,8%), edutainment e abbigliamento e calzature, settori che hanno rallentato dopo la notevole ripresa post pandemica registrata a fine 2021. Mobili e arredo confermano il trend di crescita, favorito negli ultimi anni anche dai bonus dedicati all’edilizia e all’arredamento. Il fatturato del settore è cresciuto del +1,9% , riducendo il suo livello di crescita degli ultimi anni ma continuando ad aumentare le proprie vendite.
La casa sempre più smart & green e instagrammabile
Tra le tendenze emergenti, oltre all citata spending review e all’healthification (la spasmodica ricerca del benessere), si segnala la voglia degli italiani di crearsi una casa orientata al benessere, con l’aumento delle spese per accrescerne la vivibilità e il comfort, per renderne la gestione più smart e per migliorare l’efficientamento energetico (risparmiando sulle bollette). In parallelo è cresciuto l’interesse per il bricolage, anche grazie al ruolo di social e influencer, perché la casa deve essere, oltre che più smart& green, anche più instagrammabile. Significative le ripercussioni nel segmento non-food: è cresciuto del 3,5% il valore del mercato degli elettrodomestici bianchi, che hanno scavalcato l’hardware, diventando il secondo segmento più importante nell’elettronica di consumo. In parallelo ha segnato un +0,5% il giro d’affari dei piccoli elettrodomestici, soprattutto di quelli destinati alla preparazione del cibo. Ha continuato a crescere la spesa destinata all’acquisto di mobili e pezzi di arredamento (+1,9%), anche se in frenata rispetto agli anni precedenti , visto anche il ridimensionamento degli incentivi fiscali n ell’edilizia. Scenario analogo per il tessile casa che ha visto aumentare il valore del mercato del +0,9% a conferma dell’attenzione per l’arredo degli interni, uno dei principali topic sui social più popolari, come Instagram e Tik Tok.
Dal punto di vista dei retailer
In tutti i comparti i retailer hanno puntato su esperienze di acquisto personalizzate e immersive per attrarre e fidelizzare i clienti e su attività di marketing esperienziale per creare un legame emotivo con il loro brand e differenziarsi dalla concorrenza. Se il mondo dell’abbigliamento è uno dei più ricettivi all’innovazione tecnologica, anche l’elettronica di consumo mostra un grado di integrazione tra online e offline molto avanzato, in particolare presso le grandi superfici specializzate. Nel comparto mobili e arredamento l’evoluzione del retail è andata verso negozi più snelli e spesso più centrali, dotati di ampi servizi di consulenza progettuale forniti da un pool di esperti. L’innovazione (Intelligenza Artificiale compresa) si conferma la strada maestra per la longevità del retail.
Ritorno ai negozi fisici, online ci si informa e si fanno recensioni
L’e-commerce soffre in quasi tutti i comparti (una battuta d’arresto in un contesto di crescita vertiginosa dell’ultimo quinquennio): è ripartito il commercio reale, nonostante il numero dei punti vendita fisici tenda a diminuire (-1,9% rispetto al 2022). Nella fase di acquisto i consumatori dichiarano di aver intensificato l’acquisto in negozio soprattutto per detersivi (45,9%), casalinghi (45,0%), mobili e arredamento (44,3%) e tessile per la casa (42,9%). L’acquisto online da siti generalisti è cresciuto in elettronica di consumo (50,3%), bricolage (33,2%) e abbigliamento e accessori (30,4%). Il ricorso al web accompagna tutto il processo di informazione, scelta e post vendita. La ricerca di informazioni online nell’ultimo anno si è intensificata rispetto ai tre anni precedenti in particolare per elettronica di consumo (il 63,3% dei consumatori dichiara di averla aumentata), mobili e arredamenti (51,3%) e bricolage (46,5%). Nella fase post acquisto si è intensificata la ricerca online di commenti di altri acquirenti dello stesso prodotto, in particolare per prodotti di elettronica di consumo (33,3%), seguita dallo scrivere recensioni negative o positive sul prodotto, anche in questo caso in particolare per elettronica di consumo (19,8%) e mobili e arredamenti (19,7%).