I vincitori saranno proclamati in autunno, intanto è stata ufficialmente nominata la giuria internazionale: è il Grand Prix Casalgrande Padana che giunto alla tredicesima edizione si conferma tra i più longevi e autorevoli concorsi internazionali dedicati all’architettura e al design, offrendo uno sguardo aggiornato e trasversale sulle più interessanti applicazioni del gres porcellanato nelle diverse tipologie edilizie.
La giuria, presieduta da Franco Manfredini, presidente di Casalgrande Padana, si riunirà nel mese di maggio presso la sede dell’azienda per selezionare i progetti finalisti. Tra gli esperti coinvolti:
• Simon Keane-Cowell, Editor in Chief di Architonic
• Tarik Abd El Gaber, architetto e Vicedirettore della rivista D’Architectures
• Alessandra Ferrari, architetto dal Consiglio Nazionale degli Architetti di Roma
• Sebastian Redecke, architetto e Direttore della rivista Bauwelt
• Alessandro Valenti, architetto, Direttore di ABOUT e elledecor.it (Hearst)
• Matteo Vercelloni, architetto e consulente editoriale di INTERNI Magazine
Dal 1990, anno della sua istituzione, il Grand Prix si pone l’obiettivo di valorizzare il dialogo virtuoso tra industria e progettazione, promuovendo la cultura dell’innovazione attraverso l’uso creativo dei materiali ceramici di Casalgrande Padana. La flessibilità, l’ampiezza della gamma e la costante evoluzione delle collezioni in gres porcellanato dell’azienda hanno contribuito al crescente interesse verso il concorso, che oggi registra una partecipazione globale con oltre 1.200 progettisti e 1.700 opere presentate nel corso delle edizioni.
Il concorso è aperto a tutti i professionisti (architetti, designer, ingegneri e studi tecnici) che abbiano utilizzato materiali Casalgrande Padana in contesti residenziali, pubblici, commerciali o industriali: dalle pavimentazioni alle facciate ventilate, dalle spa alle piscine, dai piccoli interventi alle grandi infrastrutture. I progetti vincitori saranno raccolti nel volume “Creative Book”, pubblicazione ufficiale del concorso stampata in 60.000 copie, testimoniando la visione dell’azienda, da sempre impegnata nella costruzione di un ponte tra cultura del progetto e cultura della produzione.