Un desiderio di calore e rassicurazione che bilancia le incertezze del momento in cui la casa, come dimostrano i dati economici commentati dall'editoriale a seguire, è sempre più importante.
Il capitale della fiducia
Un anno da record. Così sarà ricordato il 2021 per il settore casa, la cui crescita sul mercato italiano si consolida con un aumento a doppia cifra non solo sul 2020, ma anche sul 2019. Per la filiera rappresentata da FederlegnoArredo, si parla di un +28,9% sul 2020
e di un +18,5% sul 2019; per il mondo degli elettrodomestici rappresentato dall’associazione APPLiA, il consuntivo conferma l’eccezionale positività con un +18,8% a valore e +14,4% a unità. Il picco della domanda e l’aumento a valore sostenuto dalla fascia premium confermano la ritrovata centralità della casa che oggi, a distanza di due anni dall’inizio della pandemia, appare più strutturale visto che anche i primi tre mesi del 2022 confermano il trend positivo.
Il rovescio della medaglia sono state le problematiche di approvvigionamento e una situazione estremamente volatile dei prezzi delle materie prime, cui si aggiungono gli aumenti dell’energia e le incertezze della situazione geopolitica. Una complessità che ha richiesto indubbiamente alle imprese un grande sforzo, ma che ha dato uno slancio inaspettato a un settore che da anni registrava andamenti sostanzialmente piatti. Visto lo scenario globale, incerto, tra aumenti dell’energia che si riverberano in ogni ambito, inflazione che cresce ed export compromessi in Russia e Ucraina, oggi è difficile fare previsioni sul prossimo futuro. Eppure la filiera può e deve capitalizzare l’eccezionale momento favorevole investendo ancora di più in innovazione e servizio.
Per il mondo dell’elettrodomestico la rotta del risparmio energetico
è già tracciata da tempo, ma la ricerca legata alla sostenibilità può essere una strada interessante anche per l’arredo e molte aziende stanno orientando i loro sforzi in questo senso.
Anche per questo è decisivo il ruolo del retail, che è chiamato a raccontare e a sostanziare il valore delle proposte. Un ruolo che il mercato gli riconosce oggi più di ieri, se pensiamo che per quanto riguarda l’elettrodomestico la ripresa di cui sopra è stata proprio trainata dai mobilieri, che hanno segnato un aumento del 40%.
La crescita molto contenuta dell’e-commerce nel 2021, solo un +6%, dimostra ulteriormente che oggi il consumatore, quando si parla di beni durevoli, vuole essere accompagnato nelle sue scelte dalla competenza di un professionista.
In questi ultimi due anni, in sostanza, i punti vendita di arredamento hanno giocato meglio di altri attori la partita della crescita e sono diventati di nuovo centrali per tutta la filiera.
Un capitale di fiducia che può tornare utile anche in tempi meno effervescenti.
Intanto, il bisogno di rassicurazione che cresce in modo proporzionale alle incertezze della situazione globale si legge anche nella ritrovata voglia di tradizione,
come dimostra la rassegna di questo numero.
Una tradizione che non vive nel passato, ma che ha saputo rinnovarsi attraverso
il filtro della contemporaneità per trovare un dialogo anche con i più giovani.
Una classicità “senza tempo”, che quindi può rappresentare una delle risposte più autentiche a un mondo che oggi ha ancora più bisogno di fiducia.
Raffaella Razzano