Presso l'Atelier Valcucine Milano Brera | Spotti, è stato inaugurato il ciclo “Incontri e Dialoghi”, curato da Luca Molinari e promosso da Valcucine in collaborazione con Miele Italia, due realtà che da sempre rappresentano un punto di riferimento nell'unire tecnologia, cultura del progetto. Entrambe condividono la convinzione che l'innovazione abbia senso solo se capace di tradursi in un beneficio reale per le persone e per l'ambiente. Insieme, sono testimoni della possibilità di unire visione etica, innovazione spinta e design responsabile, trasformando i valori in azioni concrete e in un racconto capace di guardare lontano.

Per il primo appuntamento “Incontri e Dialoghi” sono state coinvolte personalità di primo piamo nel panorama del progetto: lo studio Vudafieri Saverino, capace di coniugare ricerca estetica e attenzione al contesto; Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance e figura centrale nel dibattito sull’edilizia sostenibile; Alessia Garibaldi, architetto che ha fatto della qualità dello spazio e del rispetto ambientale la sua cifra; Andreas Kipar, paesaggista di fama internazionale.
Nelle due conversazioni i quattro ospiti hanno delineato una riflessione sul presente e sul futuro del progetto, interpretando la sostenibilità e l'innovazione come strumenti di trasformazione culturale e sociale, capaci di generare valore, responsabilità e visione. In particolare, Andreas Kipar ha invitato a ripartire dal giardino come metafora universale: la cura dello spazio come gesto etico e poetico, dove la natura, l'uomo e la città ritrovano un equilibrio possibile. Una riflessione che si è spinta oltre il progetto, verso un pensiero ecologico che pone al centro la relazione tra io, tu e ambiente, ovvero una triade che rinnova la speranza, la responsabilità e la capacità di costruire comunità.

Il curatore del progetto, Luca Molinari, ha sottolineato che il prmo incontro ha sortito l'effetto desiderato sviluppando il dibattito attorno a due parole chiave per il nostro presente-futuro come innovazione e sostenibilità. Un confronto fruttuoso anche grazie proprio a coloro che sono intervenuti: un pubblico selezionato tra architetti e giornalisti e protagonisti del mondo del progetto, dell'impresa e del paesaggio. "Incontri e Dialoghi" si conferma così come laboratorio di pensiero e azione in cui l'impresa incontra la cultura del progetto per costruire nuovi immaginari condivisi. Dopo questo il primo appuntamento, il ciclo proseguirà a Roma e Torino, continuando a intrecciare architettura, design e impresa in un racconto corale che restituisce all'architettura il suo compito più alto: produrre senso, generare futuro e costruire speranza.



