Un’isola verde per un attico milanese

Nell'attico inserito nel celebre palazzo storico della Cà Brutta, la classicità degli eleganti stucchi bianchi dei soffitti originali si confronta con l'uso moderno del colore, che in cucina è rappresentato dall'intensa tonalità di verde dell'isola

Un attico ristrutturato a Milano, ma non in un palazzo qualunque. Siamo nella Ca’ Brutta, edificio storico ed emblematico della metropoli, progettato da Giovanni Muzio nel 1922 e considerato manifesto architettonico del movimento artistico del Novecento. La Cà Brutta si connota per due corpi di fabbrica collegati da un portico, mentre i prospetti sono caratterizzati dall'uso del travertino al livello inferiore, cemento nel livello intermedio e stucco vicentino con calce viva e marmi nella parte superiore. In questo palazzo di valore si colloca l'attico ristrutturato da Studio Wok, secondo  una precisa richiesta dal parte dei committenti: realizzare una casa contemporanea. L'attico è illuminato da numerose finestre, ma è l’uso del colore che, adesso, caratterizza fortemente l'appartamento, anche se la base cromatica delle rifiniture è neutra. Il primo intervento di colore, il blu, è di forte impatto ed è conferito in modo imponente dalle armadiature e librerie della zona giorno.

Come ci spiegano gli architetti dello Studio Wok, sia riguardo lo stile sia per quanto riguarda lo spazio abitativo, il progetto ha reso "inevitabile il confronto con l'importante storia dell'edificio. Anzitutto l'impianto esistente era frazionato in piccoli ambienti connessi tra loro da corridoi, secondo un' impostazione molto classica. Il dialogo tra la nuova casa contemporanea e la storia dell'edificio emerge maggiormente nel soggiorno. Lo spazio è sospeso tra due mondi: la storia e la classicità negli eleganti stucchi dei soffitti originali di Muzio; la modernità nell’uso dei materiali a pavimento e nell’impianto ampio e fluido". 

Pareti blu e un'isola verde

Dopo la ristrutturazione, l'appartamento di 220 mq ridisegnato da Studio Wok si presenta quindi fluido nei percorsi e nella fruizione degli ambienti; al posto della parcellizzazione precedente, ecco ora locali ampi e ripensati secondo un'idea di grande vivibilità. Le stanze che nella vecchia situazione - due camere, biblioteca, soggiorno e sala pranzo spazio - sono state trasformate in una grande zona living con cucina semi-chiusa da parete scorrevoli. Nell'ala perpendicolare a quest'area giorno, una parte della sala pranzo, lo spogliatoio e la grande camera della precedente situazione sono state sostituite da un bagno e due camerette. Ma quel che dona un carattere deciso agli spazi è il deciso intervento cromatico di alcuni elementi, a partire dalle armadiature blu che intercettano il contenimento dell'area d'ingresso e del soggiorno, e che viene ripreso da altri nella casa, come le porte e i rivestimenti dei bagni.

L'isola verde della cucina semichiusa sita nell'attico alla Cà Brutta

L'intervento di ristrutturazione, che ridefinisce globalmente gli spazi, nella zona giorno realizza un ambìto cucina originale, semi-chiuso da ampie pareti scorrevoli realizzate in laccato bianco che all'occorrenza si aprono affinché la cucina possa comunicare direttamente con il living. "La cucina, come consuetudine negli appartamenti della prima metà del ‘900, era considerata come un ambiente poco conviviale e spesso estraneo alla vita della famiglia perché destinato al personale di servizio", ci raccontano i progettisti. "La richiesta dei proprietari, una giovane famiglia, è stata quella di avere una cucina grande e flessibile che potesse partecipare alla vita familiare. Lo spazio cucina diventa così il cuore dell’abitazione collegato all’ingresso di servizio e alla stanza della domestica e affacciato sul grande soggiorno attraverso una porta integrata nel mobilio. La presenza di grandi pannelli scorrevoli rendono però possibile la sua separazione".

Al centro dello spazio cucina si impone anche cromaticamente l'isola operativa verde, dotata di cottura e lavaggio. L'isola si armonizza con un magnifico piano di marmo verde e "stacca" dal bianco della composizione a parete e dalla pavimentazione in cemento tipo graniglia. Ma come mai la scelta del verde? "Il colore è stato deciso partendo dal materiale del top cucina", raccontano da Studio Wok. "Sia a noi sia ai committenti piaceva molto il marmo verde Guatemala, e quindi abbiamo scelto un colore simile per le basi. E poi creava una bella palette con il blu. L’involucro della cucina è molto neutro e la parete con le colonne fa da fondale all’ambiente dal quale emerge la grande isola verde con top in marmo. Il pavimento è in lastre di marmo cemento mentre tutti gli arredi sono in legno laccato".

 

"UN'ISOLA VERDE PER UN ATTICO MILANESE"

PROGETTO GLOBALE D'INTERIOR E D'ARREDO APPARTAMENTO
Studio Wok + Carolina Carpaneda
TIPOLOGIA ABITAZIONE
attico
SUPERFICIE TOTALE ABITAZIONE
220 mq
SUPERFICIE CUCINA
16 mq
ARREDO CUCINA
Realizzato su misura da Asnaghi Cucine - Ante isola: legno laccato verde a campione - Ante armadiatura con basi e colonne: legno laccato bianco - Piani di lavoro: marmo verde Guatemala
ARMADIATURE E LIBRERIE ZONA LIVING
realizzate su misura in legno laccato blu

 PIANTA PROGETTO APPARTAMENTO

PIANTA STATO DI FATTO APPARTAMENTO