Think Next by Franke, un meeting per progettare il futuro

Voluta da Alexander Zschokke, CEO Franke Group, la prima edizione del Meeting "Think Next by Franke" ha avuto come focus i nuovi trend alimentari

Si è svolto ad Aarburg, presso il quartier generale di Franke, la prima edizione di “Think Next by Franke”, cui hanno partecipato oltre 500 persone, provenienti da 32 paesi.

Nel corso della giornata, sono intervenuti esperti di varie discipline, che si sono confrontati sull’innovazione nell’ambito food e sulle connessioni con design e tecnologia.

A discutere sulle nuove tendenze, si sono espresse personalità di rilevanza internazionale come Claus Meyer, co-fondatore del Noma di Copenhagen, classificato migliore ristorante al mondo per quattro volte di seguito, l’editore e trendsetter Tyler Brûlé, Marius Robles, CEO e Co-Founder di Reimagine Food e Stephan Sigrist, a capo del Think Tank W.I.R.E.

A parlare invece di design due grandi architetti quali Philippe Starck e Matteo Thun, mentre l’imprenditore Roberto Gavazzi, CEO di Boffi, ha avuto il compito di raccontare la straordinaria esperienza di un’azienda italiana nota in tutto il mondo per la sua capacità di interpretare quel desiderio di unicità, che è tra i trend più consolidati, con proposte tailor made.

L’intervento di Philippe Starck ha concluso la sessione plenaria del meeting organizzato
da Franke

Tutti hanno condiviso la loro visione su cucina, design, comportamento dei consumatori, architettura, sostenibilità e tecnologia evidenziando come comune denominatore il concetto di personalizzazione, durata nel tempo e rispetto della natura.

Tavole rotonde, sessioni di approfondimento e laboratori hanno scandito ulteriormente la giornata che si è poi conclusa con un “food festival” che ha proposto specialità provenienti da tutto il mondo.

Dopo l’intenso programma di incontri, gli ospiti hanno potuto vivere il Food Festival che ha visto in scena cucine di tutto
il mondo

Ideatore e promotore del meeting, Alexander Zschokke (nella foto), CEO Franke Group, ha aperto i lavori dichiarando l’obiettivo della giornata che era, innanzitutto, quello di «avviare un processo creativo, sintesi di pensieri diversi, e condividere una passione nei confronti del cibo che non è più solo una necessità ma è un piacere, influenzato da scelte politiche, religiose e ambientali».

 

Una sfida per progettare il futuro che, come ha specificato nel corso dell’intervista rilasciata ad Ambiente Cucina, «diventerà un impegno annuale che ci auguriamo di poter condividere anche con altri imprenditori del settore».

Nella sua prima edizione, “Think Next by Franke” ha voluto essere prima di tutto una riflessione in grado di coinvolgere gli aspetti emotivi legati al cibo e ai consumi odierni, a quel desiderio di unicità e di ritorno alla propria storia e alla natura che sembra essere la risposta ai ritmi veloci imposti dalla progressiva digitalizzazione della nostra vita e di ogni processo. «La digitalizzazione è il tema centrale dei nostri giorni e tutto ruota intorno a Big Data, algoritmi, Industria 4.0 o intelligenza artificiale, solo per citare alcuni aspetti. Questi sono naturalmente argomenti importanti anche per noi, ma non dimentichiamo mai che al centro di ciò che facciamo ci sono sempre e soprattutto le emozioni delle persone».

In questo senso, quali sono i trend dell’alimentazione, e degli stili di vita in generale, a cui Franke è particolarmente attenta nello sviluppo di nuove soluzioni?

Un fenomeno crescente è sicuramente quello dell’urbanizzazione che coinvolge ormai la maggior parte dei paesi, non solo in Europa. In generale, quindi, si riducono gli spazi, ma la cucina non perde di importanza, anzi rimane un ambiente sempre più vissuto, sovente integrato nel living, in cui la tecnologia deve, però, essere sempre più multifunzione. Il piacere di condividere rende più importante la fase della preparazione delle proprie ricette e in questo senso il lavello può arricchirsi di funzionalità e diventare veramente il cuore della cucina. Nello stesso tempo siamo anche consapevoli che la cultura culinaria sta crescendo in tutto il mondo e che gli appassionati di cucina cercano strumenti sempre più evoluti.

Tenendo presenti questi due trend, entrambi importanti, Franke sta sviluppando, ad esempio, un progetto con un lavello che integra la cottura sous vide, molto interessante perché garantisce diverse opportunità per chi ama cucinare, primo tra tutti il controllo con massima precisione di temperature e tempi di cottura. Non dimentichiamo neppure che oggi c’è una grande sensibilità circa il tema dell’igiene e anche in questo caso stiamo progettando soluzioni per il lavello che rispondono a questa esigenza.

Quanto incide, invece, il tema della sostenibilità nella progettazione?

È sicuramente un altro tema sfidante che tocca anche quello del risparmio delle risorse e i temi dell’economia circolare. Da questo punto di vista noi siamo avvantaggiati perché lavoriamo una materia prima come l’acciaio che ha insito il tema della durata nel tempo e della possibilità di essere riciclato. Sull’efficienza stiamo anche investendo molto, soprattutto con Faber che sta implementando tecnologie che consentono di eliminare gli odori velocemente con risparmio di tempo, nonché di energia, e notevoli vantaggi per l’ambiente, a partire da quello domestico in cui si vive quotidianamente.

A Eurocucina 2018 vedremo anche come la cappa possa migliorare le proprie funzioni dialogando con il piano. In questo senso, la Smart Home potrà aiutare a rendere più efficiente tutta la macchina della cucina.

A questo proposito, abbiamo deciso strategicamente di non creare piattaforme nostre ma, invece, puntiamo a rendere compatibili i nostri elettrodomestici con i software di gestione più evoluti. Infine, sempre a proposito di rispetto dell’ambiente, abbiamo iniziato a pubblicare annualmente il Rapporto sulla Sostenibilità riferito alle attività dell’azienda. Un passo importante per il management e per i nostri dipendenti, che ci rende tutti più consapevoli dei grandi investimenti che ogni anno l’azienda si impegna a mettere in campo in questo ambito, insieme allo sviluppo di prodotti sempre più performanti.

A proposito di sviluppo, Franke ha arricchito la sua offerta con acquisizioni di brand e aziende in vari ambiti. Potrebbero esserci altre novità nel breve periodo?

Fino ad oggi le partnership sono state strategiche a livello industriale per acquisire know-how specifici, penso in particolare a Faber che è diventato il nostro centro di competenza per l’aspirazione, o per entrare su nuovi mercati, come ad esempio quello del bagno, e conquistare quote importanti. Con questa ottica, siamo sempre attenti alle opportunità che si possono creare.

Tornando al presente, quali sono invece gli ambiti dove state registrando i maggiori successi?

Sicuramente la divisione Coffee System è quella che ci sta dando più soddisfazione, anche in Italia, in cui sono coinvolti gli esercizi pubblici e non solo l’ambito domestico. Sul mercato degli elettrodomestici, invece, dobbiamo confrontarci con una politica di prezzo al ribasso dei nostri competitor. Noi, invece, vogliamo essere coerenti al nostro posizionamento e crediamo nella forza della specializzazione. Intanto abbiamo aperto anche a Milano un nostro Flagship Store, firmato sempre dall’architetto Carlo Colombo, a conferma che l’Italia per Franke è un paese strategico.

Alexander Zschokke, CEO Franke Group, ha ideato e voluto fortemente l’appuntamento “Think Next by Franke”. Nell'immagine di apertura è ritratto durante il saluto di benvenuto ad Aarburg