Stosa, modello di espansione sostenibile

Processi, prodotti, ma anche sviluppo industriale sostenibile e una gestione contraddistinta da impegni precisi verso risultati misurabili: è l’engagement green di Stosa Cucine

La sostenibilità, per Stosa Cucine, è un impegno a tutto tondo, che riguarda processi e prodotti (come testimoniano le certificazioni FSC® e COSMOB Qualitas Praemium) così come lo sviluppo industriale, con il progetto “Stosa Green Park” che prevede l’espansione della propria area produttiva grazie al recupero e alla bonifica una zona adiacente al proprio stabilimento. Anche a livello gestionale l’azienda, tra i primi firmatari del progetto di ricerca Furniture Pact del Sustainability Lab di SDA Bocconi School of Management, ha intrapreso il percorso di assessment del proprio posizionamento ESG e di miglioramento secondo una logica di impegno individuale e collettivo lungo la filiera e nelle relazioni con i diversi stakeholder.

Furniture Pact, tutti gli impegni sottoscritti

Una veduta dello stabilimento attuale di Stosa Cucine a Radicofani a cui entro il 2025 si aggiungerà un nuovo lotto produttivo, costruito secondo logiche avanzate di automazione e di rispetto dell’ambiente

Obiettivo del Furniture Pact è infatti la creazione di un ecosistema di aziende impegnate nel percorso verso la sostenibilità mediante la sottoscrizione di impegni ambiziosi ma raggiungibili, riducendo costantemente i propri impatti ambientali e sociali da un lato, scalando la creazione di valore condiviso lungo la filiera dei materiali e della circolarità dall’altro. Stosa Cucine, così come le altre aziende firmatarie, si impegna ad adottare, entro il 2025, una strategia di sostenibilità integrata, approvata dal massimo organo decisionale aziendale, comprensiva di un piano prospettico per la gestione degli aspetti ambientali e sociali, e degli adeguati strumenti e processi per la raccolta e rendicontazione di dati e informazioni rilevanti secondo gli standard internazionali più accreditati.

Stosa Green Park, macchinari all’avanguardia

Nel caso di Stosa, poi, l’adesione al Furniture Pact costituisce un ulteriore upgrade rispetto all’impegno continuativo del gruppo sul fronte della sostenibilità, il cui investimento più importante è la realizzazione dello Stosa Green Park, un impegnativo progetto che sarà portato a temine entro il 2025. Al momento è già stata realizzata la bonifica dell’area, la demolizione del mostro ecologico esistente (ex Cotto Montecchi), lo smaltimento del tetto in amianto e dei rifiuti potenzialmente inquinanti e la realizzazione della struttura esterna della nuova fabbrica. I lavori interni porteranno alla costruzione di una nuova Smart Factory 4.0, con magazzino semi-automatico dedicato alle ante e al semilavorato e un centro produttivo altamente automatizzato di smistamento e lavorazione delle ante. Il progetto prevede anche un impianto fotovoltaico che renderà auto sufficiente dal punto di vista energetico il nuovo polo.

L’attenzione all’ambiente e la valorizzazione del territorio

Stosa Green Park significa anche una riqualificazione del territorio, per contribuire al rispetto dell’ambiente e della cittadinanza e per trasferire la coerenza tra i valori e gli obiettivi perseguiti e quelli effettivamente concretizzati. Stosa sta lavorando su vari fronti per trasformare il progetto in un autentico “Green Park”. Ad esempio, per mitigare l’impatto degli edifici sul fronte strada, è previsto l’inserimento di una folta vegetazione che enfatizzi anche le visuali strategiche sugli edifici, così come la creazione di parcheggi alberati, sul fronte e sul retro. Nel progetto sono inserite aree relax, sedute, zone d’acqua per dipendenti, oltre alla creazione di un percorso pedonale che rende più agevole l’attraversamento dell’area. Infine, il progetto prevede di schermare, senza intaccarne la funzionalità industriale, le aree quali parcheggi, piazzali di carico e aree di stoccaggio materiali. Così facendo si rendono meno impattanti le zone più limitrofe agli edifici industriali, in particolare la zona mensa, e si crea continuità con il resto dell’intervento paesaggistico effettuato sul retro e sul fronte.