Scavolini, l’emergenza non ferma un leader

Scavolini accelera il processo di digitalizzazione, in cui l'azienda ha sempre creduto, e lavora per rafforzare il senso di comunità con i propri clienti e con il consumatore

Fabiana Scavolini, amministratore delegato di Scavolini, racconta quali siano state le misure prese dall'azienda per fronteggiare un cambiamento inaspettato e potente come quello generato dall'emergenza Covid-19 e quali siano i piani per la ripartenza, compresi quelli sulla comunicazione.
L'obiettivo è creare un senso di comunità ancora più forte con i propri partner e con i consumatori, per "connettere ancora di più il brand e i suoi valori ai bisogni delle persone, delle comunità, del Paese tramite nuove modalità". 

Quale misure avete messo in campo per fronteggiare l'emergenza?

Sin dalle fasi iniziali del contagio ci siamo mossi tempestivamente per far fronte all’emergenza e proteggere non solo il nostro business, ma soprattutto la salute di tutti i nostri collaboratori. Per questo, considerate le problematiche contingenti, abbiamo rimodulato i carichi delle consegne e chiuso momentaneamente la zona produttiva - come disposto dai dcpm del governo - tenendo comunque operativi gli uffici che hanno relazioni principalmente con l’estero e gli uffici tecnici/design, che continuano a lavorare attivamente per il lancio dei nuovi prodotti.

Come state dialogando con i vostri partner?

Nonostante il periodo di forte incertezza che stiamo vivendo, siamo sempre proiettati al futuro: organizziamo incontri online per essere sempre vicini ai nostri rivenditori e mantenere vivi i contatti, sfruttando appieno e con la dovuta flessibilità le potenzialità delle nuove tecnologie. Inoltre, stiamo mettendo in campo gli strumenti necessari per digitalizzare i servizi in modo da mantenere il più alto livello possibile di servizio verso il cliente e i nostri stakeholders. Stiamo così portando avanti in modalità virtuale nuovi programmi di formazione, suddivisi in sessioni dedicate a diverse tematiche, che ci permettono di raggiungere la nostra rete vendita sia in Italia che all’estero e che stanno registrando numerosissime presenze e grande consenso.

Come è cambiata la comunicazione con il consumatore?

Mai come in questo periodo, la nostra volontà è quella di sfruttare tutti i mezzi a disposizione per essere vicini alle persone, cercando di offrire un contributo concreto e positivo in linea con i valori etici e di responsabilità sociale che da sempre contraddistinguono Scavolini. In uno scenario in rapida evoluzione come quello che stiamo vivendo, tutti i media e tool di comunicazione digitale ricoprono un ruolo fondamentale non solo per guardare al futuro ma anche per essere sempre presenti e dialogare con i consumatori attraverso una comunicazione che crei un senso di comunità.

Questa emergenza ha infatti messo in evidenza ancora di più la necessità per il settore di investire nella multicanalità al fine di trovare delle soluzioni che favoriscano l’interazione tra aziende e consumatori e l’integrazione tra online e offline. Ambito nel quale Scavolini rappresenta una case history virtuosa, essendo stata la prima azienda italiana del settore cucine ad approcciare il mondo dell’e-commerce con il lancio nel 2017 del progetto Scavolini Shop e in cui continua a dare prova di essere una realtà d’eccellenza. Inoltre nelle ultime settimane abbiamo lanciato, insieme alla rete di rivenditori, ArchitettoOnLine: si tratta di un servizio di consulenza progettuale online, totalmente gratuito, che consente alla nostra clientela di sviluppare e progettare soluzioni d’ arredo comodamente da casa propria assistiti da professionisti del settore.

Una serie di iniziative che si inseriscono in un percorso di ripartenza e la volontà di connettere ancora di più il brand e i suoi valori ai bisogni delle persone, delle comunità, del Paese tramite nuove modalità. Una sfida impegnativa che comporta grande responsabilità e dalla quale dipende il rapporto di fiducia con i consumatori, presente e futuro, ma che siamo pronti e risoluti ad affrontare e superare.

Come sta impattando l'emergenza Covid-19 sul fronte export?

Questa pandemia avrà sicuramente un impatto sull’export così come sugli stili di vita, sulle modalità di consumo e sui criteri di acquisto delle persone, sovvertendo delle certezze date per scontate. Uno scenario del tutto nuovo a cui stiamo reagendo con determinazione – in conformità alle disposizioni governative – per rispettare gli impegni presi con i nostri clienti e in generale per tutelare la leadership del Made in Italy sui mercati internazionali. Con il superamento delle maggiori criticità dovute all’emergenza e l’inizio della seconda fase, quella della ripartenza – già avviata in altri paesi come la Cina - l’obiettivo che ci siamo posti è mantenere il nostro primato, continuando ad essere la più importante realtà italiana in termini di export di cucine componibili.

Come vi state organizzando per la ripartenza?

Grazie alla nostra naturale propensione ad adattarci alle situazioni anche in presenza di circostanze avverse, ci siamo attivati prontamente individuando le best practice da mettere in campo per la ripartenza e stiamo facendo il massimo per pensare al futuro e portare avanti il business. Sicuramente, sarà importante fare Sistema come solo noi italiani sappiamo fare e ridefinire modalità di pensiero e di azione per superare questo momento di crisi. Come già abbiamo fatto dall’inizio dell’emergenza, ci impegneremo affinché tutti i nostri collaboratori, partner e stakeholders possano operare in condizioni di massima sicurezza - seguendo le regole del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19” del 14 marzo e integrato il 24 aprile - e rafforzando al contempo gli strumenti di supporto digitali per garantire il continuo miglioramento dei servizi rivolti ai clienti.

Ci saranno delle anticipazioni dei nuovi modelli già nel 2020?

Come già detto, stiamo lavorando per organizzare incontri virtuali per la nostra rete vendita e sfruttare la naturale accelerazione dei progetti digitali anche per mettere a punto iniziative innovative per presentare le novità al grande pubblico. Rimarrà sempre l'ipotesi di organizzare eventi fisici ad hoc prima di arrivare al Salone del Mobile 2021, ma si tratta di una prospettiva che deve essere necessariamente valutata a seconda di come si evolverà l'emergenza nei prossimi mesi. Già da ora stiamo lavorando al lancio nell’anno del programma Box Life: l’inedito sistema completo e modulare, in cui protagoniste indiscusse sono le pannellature, che nascondono infinite funzioni, per garantire la massima flessibilità nell’organizzazione degli spazi, tra questi quello della cucina.