Salone a + 15%, buyer al 65% dall’estero

Con 307.418 presenze la 61a edizione del Salone del Mobile.Milano torna ai numeri pre-Covid, e tra buyer e operatori del settore la Cina torna a essere protagonista

Nuovo format espositivo, ricerca di nuovi interlocutori esteri, una ricca offerta culturale interna: tante erano le sfide di questa 61a edizione del Salone del Mobile.Milano e i numeri, come prima forma di riscontro, sembrano proprio parlare di scommessa vinta. A partire dalla risposta del pubblico che con 307.418 presenze registrate fa segnare un +15% rispetto al 2022, in sei giorni, da 181 Paesi. Gli oltre 2.000 brand espositori, di cui il 34% da 37 Paesi (tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni) hanno potuto confrontarsi con buyer e operatori del settore provenienti per il 65% dall’estero: la Cina è tornata a essere il primo Paese dopo l’Italia, seguita da Germania, Francia, Usa, Spagna con Brasile e India a pari merito. Oltre 5.400 i giornalisti accreditati, di cui il 47% dall’estero.

Ottimi risultati nei giorni della manifestazione anche dalla piattaforma digitale del Salone del Mobile.Milano: sito, newsletter, app, push e social network hanno raccontato quotidianamente lo svolgersi della manifestazione. Sul fronte social, sono stati 30 milioni gli account raggiunti e i contenuti hanno registrato oltre 6 milioni di video views e circa 80 milioni di impression. Sul sito i visitatori sono stati circa 1 milione e oltre 7 milioni le pagine viste. L’app aggiornata Salone del Mobile.Milano ha triplicato il numero di download dall’inizio dell’anno, grazie anche al nuovo servizio di mappa interattiva che ha registrato oltre 350mila sessioni durante la fiera e permesso di effettuare oltre 750mila scansioni con il servizio di matchmaking. Tra le novità da segnalare, il lancio del canale TikTok, con 4 milioni di visualizzazioni video e oltre 3 milioni di pubblico raggiunto. Sono state sviluppate anche diverse attività in realtà aumentata, tra cui il contest per vincere un esclusivo zaino Piquadro, che ha registrato oltre 10mila sessioni. Durante la Manifestazione è stata inoltre ufficializzata la collaborazione con il media digitale Highsnobiety. In parallelo alla produzione editoriale, una collezione di prodotti in edizione limitata (magliette, felpe e cappellini), rimarca l’assoluta iconicità del Salone del Mobile.

La 61ª edizione del Salone del Mobile.Milano è stata un successo internazionale ed è grande la soddisfazione per aver superato le attese. Le presenze rappresentano un risultato eccezionale per il quale abbiamo lavorato duramente, in modo profondo e radicale per dare nuovi sensi e valori alla visita in fiera e nuove esperienze ai visitatori che ci hanno raggiunto - commenta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano -. Abbiamo investito sulla qualità e dimostrato la voglia di continuare a produrre innovazione e ‘raccontare le storie’ delle nostre aziende e dei nostri prodotti. Siamo stati ancora una volta il motore che ha riacceso la città. È stato prezioso e irrinunciabile il contributo di ICE, che ci ha supportato nell’apertura verso nuovi mercati come quello indiano o mercati in crescita come quello americano ed è stato cruciale il ruolo del digitale che ha permesso sia di entrare in contatto con nuovi Paesi sia di mantenere saldo il rapporto con chi non ha potuto raggiungerci. Ringrazio tutti per l’impegno – conclude Maria Porro -: le aziende che si sono messe in gioco e hanno scommesso sulle nuove proposte, gli organizzatori, gli allestitori, i curatori che, insieme, hanno creduto nella Manifestazione”.

L'appuntamento per il Salone del Mobile.Milano 2024 è dal 16 al 21 aprile

Gli espositori hanno investito bene le loro risorse, i visitatori hanno investito bene il loro tempo. Lo dicono i numeri, lo dice l’entusiasmo che si è respirato durante la settimana e lo dice la massiccia presenza della stampa e delle istituzioni con cui abbiamo condiviso temi fondamentali per il legno-arredo - osserva Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo -. Quest’anno al di là dei numeri e dell’evidente soddisfazione di tutti, il risultato di cui dobbiamo andare più fieri è di aver fatto una scelta strategica vincente, pensando a Euroluce come a un modello di fiera innovativo e molto democratico, apprezzato da espositori e visitatori, a cui ci ispireremo non soltanto noi per l’appuntamento di aprile 2024, ma a cui, sono convinto, si ispireranno tutte le fiere del mondo”.