Premio Compasso d’Oro ADI Internazionale

Premiati a Milano i vincitori della prima edizione internazionale del Compasso d'Oro ADI, dedicato interamente al Food Design.

Con la proclamazione dei vincitori, si è conclusa il 2 dicembre la prima edizione internazionale del Premio Compasso d'Oro ADI dedicata al tema "Design for Food and Nutrition". Ad aggiudicarsi il premio, tra i 91 prodotti selezionati, sono stati il progetto del 2011 "Canna di fucile", la trafila per la produzione di pasta realizzata dal designer Michele Cuomo per il pastificio F.lli Setaro, il frigorifero a doppio sportello "Door-in-Door", di LG Electronics Inc, e la mezzaluna multiuso "Shy" di Viceversa, disegnata da Paolo Metaldi.

Tra le menzioni d'onore anche "Cucinoteca", uno spazio polifunzionale per la vendita progettato da Simone Subissati Architects, con Alice Cerigioni, e prodotta da Red Legno, e "Fresco", il sistema domestico di surgelazione e cottura, proposto da Irinox e disegnato da Carlo Gaino.

Di seguito i vincitori:

Di particolare importanza anche la prima edizione della Targa Giovani internazionale, che è stata assegnata a Bodin Hon, giovane designer dello IED - Istituto Europeo di Design di Milano, per il progetto Solari, un apparecchio portatile per la cottura solare. Grazie al premio di 30.000 euro, potrà essere avviata una start-up per la produzione e la diffusione del suo progetto.

"Nel mondo globalizzato di oggi - ha commentato Luciano Galimberti, presidente dell'ADI -, il Compasso d'Oro non poteva non affrontare il confronto tra il fare design Made in Italy e il fare design delle altre latitudini e culture. Un confronto che non è competizione o contrapposizione tra modi di intendere il design, ma un modo per indagare, capire e valorizzare – nel mondo del design globalizzato – quel sistema di valori profondi e condivisibili, perché comuni, che ha contraddistinto il design italiano."

Molto complesso il ruolo della giuria, composta dai designer Ron Arad, Denis Santachiara (Presidente), Daniela Piscitelli, dal giornalista Aurelio Magistà e dai professori Livia Pomodoro e Paolo Sorcinelli, anche perché il tema scelto in sintonia con l'anno dell'Expo e con l'inserimento di questo nuovo settore nella categorie riconosciute dall'ADI, ha suscitato una partecipazione molto eterogenea che prevedeva anche concept o prodotti molto articolati. La valutazione quindi è stata necessariamente a tutto campo, temperata dalla formazione multidisciplinare dei giurati per giungere a un giudizio equilibrato. Va sottolineata, in particolare per il Food Design, l'evoluzione del progetto nelle nuove realtà produttive/tecnologiche che iniziano a farsi sentire non solo nei grandi gruppi industriali che puntano alla fabbrica 4.0, o manifattura digitale, e all'internet delle cose, ma anche nelle piccole e medie aziende che mirano a una produzione di qualità, sostenute da un nuovo modello di artigianato tecnologico: la tendenza quindi a un design a tutto campo, bello e funzionale sì, ma comunicativo, sorprendente, sostenibile, concettualmente pronto per nuove filiere web o per l'internet delle cose, ma fatto anche progetti adatti a proporsi come occasione di start-up.

L'importanza della serata, e dell'iniziativa che si è tenuta presso "La Casa del Design ADI", già protagonista durante la presentazione del volume ADI Index 2015, è stata sottolineata dalla partecipazione di Andrea Meloni, direttore generale, Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale; Monica Maggioni, presidente RAI; Mauro Parolini, assessore, Regione Lombardia; Cristina Tajani, assessore, Comune di Milano; Marco Predari, presidente di Assufficio, FederlegnoArredo e Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano.