E' un susseguirsi di livelli sfalsati e ambienti di grande respiro la Casa al Gianicolo progettata dell'architetto Nicola Auciello che, nella cucina, ha creato un soppalco dedicato alla zona giochi dei bambini
"Trasformare un ex convitto di suore in un’abitazione su sei livelli, oltre al giardino, e creare una sovrapposizione di spazi scanditi da geometrie rigorose". Questi i presupposti del progetto della "Casa al Gianicolo", a Roma, firmata dall'architetto Nicola Auciello che ci ha spiegato il concept della particolare abitazione, un magnifico esempio di ristrutturazione e di arredo. Costruita in base a particolari richieste tradotte in soluzioni davvero uniche, la casa si connota per uno stile elegante e austero, ma ricco di dettagli e di elementi d'arredo speciali.
"Si trattava di tre appartamenti distribuiti su livelli diversi acquistati da un unico proprietario, che ha voluto collegarli tra loro e modificarli ridisegnando gli spazi", continua a spiegarci l'architetto. "Il progetto della Casa al Gianicolo ha tenuto conto della conformazione esistente e ha unito tra loro terrazze e stanze dando vita a una sintesi compositiva perfetta, improntata al massimo comfort". In primis, una soluzione davvero esclusiva, che riguarda proprio la cucina su cui si affaccia lo spazio giochi dei bambini. "In cucina, la famiglia ha voluto realizzare un soppalco con stanza dei giochi a vista per poter controllare i figli piccoli ed interagire con loro anche in questo ambiente".
Sviluppata su un piano principale, uno superiore ed uno inferiore adibito a zona lavanderia, la casa al Gianicolo è un continuo alternarsi tra ambienti che si fondono tra loro su diversi livelli, per la precisione su "sei quote imposte dalla preesistenza e una settima quota creata in fase progettuale", dice il progettista. Nell'open space della zona giorno al piano principale sono inseriti il tavolo da pranzo e l'area relax con un divano bianco dal design geometrico. Da questo ambiente si può vedere, sulla parete di fondo, la porta girevole che conduce alla cucina e si può ammirare il livello superiore della casa che si raggiunge attraverso la scala centrale.
"Circa un terzo dell'ampio appartamento, ovvero mq 250 circa, è stato destinato a zona giorno, soggiorno e cucina, con accesso diretto e affaccio sul giardino privato",spiegal'architetto Auciello nella sua relazione di progetto. "Il soppalco realizzato su misura - in legno e ferro - incrocia i due ambienti longitudinali, e la ringhiera del soppalco è il prolungamento dei pieni e dei vuoti della zona giorno. Il disegno della pavimentazione, che ha enormi doghe differenziate per scandire i volumi, li proietta a terra, rafforzando il senso di tracimazione tra un livello e l'altro".
UNA CASA ISPIRATA ALLA POETICA DI GIÒ PONTI
Per il concept di progetto globale di questa abitazione, l'architetto Auciello si è ispirato alla poetica di Giò Ponti, Maestro dell'architettura italiana e internazionale. "Una sintesi dell'intervento è stata quella di riassumerlo tramite alcune poetiche esternazioni di Giò Ponti, diventate indispensabili elementi di lettura di questa residenza romana".
Ecco quindi i cinque elementi focali su cui si è concentrato il progetto della casa, che vengono spiegati da Nicola Auciello nella sua relazione di progetto; ognuno di essi è riferito alla filosofia architettonica di Giò Ponti riportata attraverso le affermazioni dello stesso Maestro (tra parentesi, contrassegnate dall'asterisco *). Il n.1 dei cinque punti è"il disegno del pavimento a doghe differenziate scansiona i pieni e i vuoti dei volumi costruiti diventando il tema conduttore del progetto (Il pavimento è un teorema... percorrerlo sia un’avventura ...non soltanto pedestre*). 2: priorità assoluta alla luce e agli affacci a tutta altezza, sia interni – come la stanza giochi bambino - sia esterni (La finestra è una trasparenza è la vista, è la vita*). 3: raccontare il mondo di una stanza tramite l’architettura degli interni; la cucina e il soppalco-teatro di gioco dei bambini sono due mondi a confronto, specchiati, visti e riflessi l’uno nell’altro. Il mondo interno dei giochi di un bambino, visto da una parte, e il mondo dei “grandi” dall’altra.(La stanza è un mondo*). 4: nella stanza padronale, una volta in cristallo trasparente per eliminare ogni confine visivo e guardare oltre, per vedere ombre riflesse sul soffitto (La volta è un volo*). 5: la scala che collega il 4° livello al 7° livello incassata tra tue pareti e distaccata dalle stesse (La scala è una voragine …la scala più bella è quella con ogni andata fra muro e muro. Chiusa. Vedi una rampa alla volta e non sai dove finisce. Potrebbe non finire mai. Può essere di gradini scuri e pareti chiare*).
LA CUCINA INTEGRATA ALLA "ZONA BIMBI"
Unica per la soluzione adottata, che sfrutta i diversi livelli della casa, la cucina conviviale comunica con la zona giochi dei bambini posta al piano superiore e accessibile dalla camera. Lo spazio gioco si affaccia sull’ambiente cucina ed è "schermato dalla grande parete di cristallo temperato trasparente", continua Auciello. "La cucina e lo spazio gioco bambino in questo modo interagiscono, si guardano e si lasciano guardare. Entrambi sono spazi conviviali e “teatro di giochi”: i fornelli e l’arte del cucinare da una parte e, dall’altra, la leggerezza, l’allegria e l’inventiva del bambino. La sera, come in un teatro, il sipario - un telo utilizzato per oscurare il vetro - si chiuderà".
Tra le altre richieste da parte della committenza per il progetto dello spazio e dell'arredo della cucina, vi era anche l'esigenza di un ambiente conviviale."Proprio perché il tempo a nostra disposizione è sempre più scarso, soprattutto quello dedicato ai momenti liberi, le richieste erano anche quelle di poter accogliere gli ospiti mentre si cucina,"ci ha spiegato il progettista. "Ciò che negli anni Settanta veniva negato, perché la cucina era uno spazio molto piccolo e spesso ricavato in una porzione di living a sua volta non troppo generoso, qui in questa abitazione lo abbiamo recuperato con il concetto di cucina open space, una cucina fulcro dell’accoglienza, un ambiente poliedrico e conviviale, dove preparare le pietanze e dove contemporaneamente si ricevono gli amici coinvolgendoli magari nel proprio 'laboratorio creativo", continua l'architetto. "Lo spazio di questa casa ha permesso di realizzare due ambienti separati per cucina e soggiorno, che per ragioni pratiche ed estetiche si è scelto di renderle comunicanti attraverso una porta che ruota su se stessa di 180° e che, all’occorrenza, scompare o ricompare delineando un corridoio che collega i due ambienti e integra, nella visione della zona giorno, la penisola centrale (1,5 x 5 mt), con i fuochi e il piano d’appoggio".
"Il rivestimento della penisola della cucina è in pietra Grigia Ash, mentre le ante sono in laminato. Tutto realizzato su disegno dello studio", conclude l'architetto Auciello. "In una configurazione geometrica razionale e programmata, dal soffitto scende il lungo parallelepipedo della cappa alta 4,50 metri (il soffitto è di 5 metri, ma è stato ricavato un controsoffitto per gli impianti), che taglia immaginariamente la linea del soppalco, altra particolarità di questo ambiente".
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Foto di Celeste Cima
SCHEDA PROGETTO "CASA AL GIANICOLO"
PROGETTO ARCHITETTONICO E D'ARREDO: NA3 Architetti | Nicola Auciello Architetto - www.na3.it
NUMERO TOT. LOCALI: 12
MQ TOT. SPAZIO ABITATIVO: 250 mq
MQ SPAZIO CUCINA: 35 mq
TIPOLOGIA CUCINA: chiusa
ARREDO CUCINA: Aurora Cucine
Top e fiancata penisola: pietra Grigio Ash - Ante isola e colonne: laminato bianco - Cappa sospesa: creata su disegno - Impianto Hi-Fi: Bang & Olufsen