Krono System – Eurocomponenti, una storia di passione

Con il fondatore Silvio Montagner scopriamo le tappe più importanti della storia di Krono System - Eurocomponenti, pioniera nel mondo delle superfici. Un’azienda che dal 1976 non ha mai smesso di fare ricerca

Protagonista dal 1976 nel mondo delle superfici per l’arredamento, Krono System - Eurocomponenti è soprattutto una storia che coinvolge una famiglia unita dalla passione per la ricerca.
Fondata da Silvio Montagner, e ora nelle salde mani della figlia Valentina, l’azienda ha presentato nel tempo materiali sempre più innovativi. Pannelli rivestiti all’avanguardia che sono sviluppati rigorosamente in Italia e venduti in tutto il mondo.

Silvio e Valentina Montagner

Nomi come Glaks, Acryl, Ligna, Zerobact o Formex, solo per citare alcuni dei prodotti più significativi di Krono System - Eurocomponenti , sono diventati dei must dell’arredamento per la cucina e l'azienda si avvale delle più evolute tecnologie produttive, un orgoglio che ha sempre contraddistinto l'azienda come si scopre dalla sua storia.

Silvio Montagner ripercorre con noi le tappe più significative di questo percorso che, giovanissimo, lo ha visto impegnato in un settore che all’epoca stava crescendo passando da una dimensione artigianale a una industriale.

1976. Anno di fondazione

"Finito il militare, nel 1976, avevo 21 anni e due alternative. Proseguire sulle orme paterne e continuare a impegnarmi nell’agricoltura oppure cogliere le opportunità che il mondo del legno poteva offrire. Avevo già fatto una esperienza in un mobilificio e capii che quello era il campo in cui volevo intraprendere la mia nuova strada. Sostenuto da mio padre, a cui sarò sempre riconoscente per la fiducia che mi ha dato, scelsi di mettermi in proprio acquistando i primi macchinari per la lavorazione delle ante a telaio con la cornice in legno massello.
Allora non esisteva ancora il mondo della subfornitura e dei terzisti, una rete che si è sviluppata proprio in quegli anni a supporto delle industrie dell’arredamento, che, nel frattempo, avevano sempre più necessità di demandare a specialisti molte delle lavorazioni, soprattutto quelle più complesse.
Erano i tempi in cui predominava il classico e la nostra attività cresceva. Già nel 1982 avevamo bisogno di più spazio e comprammo i terreni, per costruire un primo capannone da 1500 metri quadri in quella che diventò poi una delle zone industriali più importanti della zona".

1982. I primi top postformati

La curiosità, che ha sempre funzionato da turbo per Silvio Montagner, spinge l’azienda in una nuova direzione.
Eravamo sempre molto attenti a quanto in quegli anni facevano le aziende tedesche che erano più evolute e anche di maggiori dimensioni. Andando al Salone del Mobile di Colonia, vidi per la prima volta un top completamente rivestito in laminato, senza bordi aggiunti, presentato da Poggenpohl. Capii subito che era un materiale straordinario e che in Italia c’era un grande potenziale per il laminato post forming.
Era un mondo tutto da esplorare, e da pionieri trovammo un laminato che si potesse curvare dall’americana Wilsonart che aveva un ufficio commerciale in Spagna. Trovata la materia prima cercammo anche il macchinario per lavorarlo al meglio e ancora una volta in avanscoperta sperimentammo le macchine della IDM per la post formatura in continuo. In quegli anni fu una rivoluzione e altri produttori iniziarono a seguire questa direzione”.

1987. Il confronto con il mondo tedesco

Il coraggio di Silvio Montagner viene premiato e presto da una realtà artigianale che occupa 10 dipendenti si passa a una dimensione industriale che cresce al ritmo del 150% all’anno e arriva a un fatturato di 10 miliardi di lire nel 1987.
Il mercato c’era e anche l’industria della cucina della zona cresceva. Capii che era arrivato il momento di fare un ulteriore salto di qualità e acquistammo un nuovo impianto che ci permise di passare da una produzione di 350 top al giorno a 1600. Le nuove potenzialità ci spinsero ad aprirci ad altri mercati e per la prima volta, nel 1987, partecipammo a Interzum, che era diventata la fiera più importante per la componentistica. Iniziammo a fornire clienti tedeschi, aziende di grandi volumi che ancora guardavano con diffidenza i fornitori italiani. Li conquistammo con un laminato lucido competitivo ma soprattutto con la perseveranza e la tenacia che ci ha sempre contraddistinto. Trovammo un bravo agente sul territorio ma anche io seguivo in prima persona questi clienti con cui nel tempo stabilimmo un rapporto di totale fiducia. Ricordo ancora viaggi in Germania in pieno agosto con mia moglie e le mie figlie, che già piccolissime iniziarono a respirare il nostro mondo e a capirne le regole. Il confronto con l’industria tedesca ci fece crescere non solo come fatturato ma anche come mentalità aumentando le nostre competenze e alzando l’asticella delle sfide”.

1990. Diventare leader

In pochissimi anni l’azienda arriva a un fatturato di 24 miliardi di lire, dà lavoro a 50 dipendenti e occupa una superficie di 2.800 metri quadri.
La capacità di cogliere per primi le novità che potevano cambiare le regole del mercato ci stava premiando e anche la nostra disciplina produttiva “tedesca” che ci imponeva controlli di qualità in ogni passaggio. Non è un caso che siamo stati tra i primi del settore ad ottenere la certificazione di qualità aziendale. Anche la curiosità verso l’evoluzione tecnologica non si è mai fermata e presto investendo in nuove tecnologie siamo stati in grado di produrre 20.000 ante in 8 ore. Ormai avevamo tra i clienti aziende come Nobilia e riuscivamo a soddisfare la crescente richiesta di realtà della grande distribuzione francese e inglese”.

2000. Lo sviluppo internazionale e i nuovi materiali

In dieci anni il fatturato raggiunge i i 60 miliardi di lire, i dipendenti diventano 200 e 15.000 i metri quadri occupati. Gli stabilimenti sono diventati 2 ma per essere più vicini ai clienti vengono aperte 4 filiali all’estero, in Germania, Brasile, Messico e Francia.
Avevamo raggiunto una dimensione internazionale ma la passione per il lavoro era tale che continuavo a seguire i clienti direttamente. Andavo in giro per il mondo alle fiere più importanti e coinvolgevo sempre la mia famiglia che mi seguiva in tutti i viaggi e che condivideva sempre ogni decisione.
Intanto sperimentavamo nuovi materiali. L’attenzione si rivolse anche ai materiali plastici, prima il PVC e poi il PET, con cui si potevano rivestire le ante sui 4 lati. Per seguire meglio questa produzione, che soddisfava la richiesta di una finitura lucida più accessibile, nasce nel 1994 la nuova società Krono System, dedicata specificatamente di materiali plastici e nel 1999 viene realizzato uno stabilimento completamente dedicato a questa produzione
”.

2006. La svolta e la forza dell’acrilico

Anche l’introduzione delle ante in materie plastiche si rivela corretta e nel giro di pochi anni il fatturato testimonia ancora una volta la crescita dell'azienda: dai 60 miliardi di lire si passa ai 45 milioni di euro. Subentra, però un cambiamento che si rivela decisivo per le sorti dell’azienda. La divisione con il socio storico determina uno stop imprevisto all’attività e Silvio Montagner si trova costretto a prendere atto che finisce il primo capitolo della sua storia imprenditoriale.
È stato un periodo molto difficile e avremmo anche potuto decidere di non continuare ma la decisione condivisa come sempre con la mia famiglia ci ha portato a guardare ancora una volta avanti ripartendo da “zero” con la stessa mentalità e voglia di sperimentare. Riprese le redini di Krono System, abbiamo capito che nel mondo dei polimeri c’erano delle nuove opportunità e abbiamo iniziato a lavorare sugli acrilici, una nuova frontiera che stavamo già studiando. Ci confrontammo con l’industria del mobile e capimmo che c’era molto interesse. Per tutti, ricordo l’incitamento di Luciano Sileoni, fondatore di Lube che ci spronò ad andare avanti. Ci ributtammo a capofitto nella nuova impresa lavorando letteralmente giorno e notte. A quel punto, era già entrata nel vivo della gestione mia figlia Valentina, che era cresciuta insieme all’azienda e a cui la voglia di fare impresa era stata trasmessa in modo naturale. Posso dire con orgoglio che il mondo dell’acrilico è cresciuto con noi e che oggi siamo presenti in 38 paesi nel mondo. Superfici come Glaks, figlia dello stesso polimero PMMA arricchito con polvere di silicio, o la soluzione antibatterica Zerobact hanno cambiato il mercato e sono diventati il simbolo di una produzione sostenibile e attenta al benessere delle persone”.

Ma questo è un altro capitolo dedicato a Krono System - Eurocomponenti a cui dedicheremo una nuova puntata di questa storia imprenditoriale che racconta il “valore del saper fare” che accomuna le migliori imprese italiane. Un esempio di come una persona possa creare dal nulla una realtà che parla con il mondo e migliora la vita del mondo.
Una storia famigliare, oltre che imprenditoriale, perché come dice Silvio Montagner ”La famiglia e il lavoro sono stati e saranno sempre le fondamenta della mia vita e dell’azienda”.