Il Molteni Museum aperto nelle Giornate FAI

Per le Giornate FAI di Primavera, la maggiore "festa" dedicata al patrimonio storico, artistico e naturalistico del nostro Paese, Monza Brianza ha presentato l'apertura di sei beni culturali tra cui il Molteni Museum, a Giussano, "Glass Cube" riprogettato da Ron Gilad,

Al via "Giornate FAI di Primavera", straordinaria "festa" culturale collettiva e appuntamento irripetibile in programma il 26 e il 27 marzo prossimi. Giunto alla 30esima edizione, dal 1993 l'evento ha appassionato oltre 11 milioni di visitatori in più di 14.000 luoghi d’arte e natura in tutta Italia. In particolare, per il territorio di Monza e Brianza, giovedì 17 febbraio presso la Villa Reale di Monza la Delegazione FAI Monza e Gruppo Giovani FAI di Monza hanno presentato l'apertura al pubblico di sei beni culturali, tra cui il museo di Gruppo Molteni, a Giussano, prestigiosa struttura architettonica riprogettata integralmente da Ron Gilad e sita nel parco del Molteni Compound. La Delegazione FAI Monza e il Gruppo Giovani hanno presentato, oltre al Molteni Museum, a Giussano, il Teatrino di Corte e la Cappella Reale della Villa Reale, a Monza; la Chiesa Sacro Cuore di Triante, a Monza; Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani, a Varedo. Tutte le visite culturali saranno su prenotazione (faiprenotazioni.it) a cura dei volontari della Delegazione e del Gruppo Giovani FAI di Monza, in collaborazione con gli Apprendisti Ciceroni del Liceo linguistico “Carlo Porta”, Liceo classico “Leone Dehon” e Liceo artistico “Nanni Valentini”, che hanno avviato con la Delegazione Fai di Monza un progetto di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, ex Alternanza Scuola/Lavoro).

L’iniziativa si svolge in collaborazione con i Comuni di Monza, Giussano e Varedo, la Croce Rossa Italiana, Comitati di Monza, di Varedo, di Desio (una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria); con i proprietari dei Beni, la Reggia di Monza, la Parrocchia del Sacro Cuore di Monza, la Fondazione Versiera 1718, Molteni Museum. Le "Giornate FAI di Primavera" sono, per la Fondazione, anche una irrinunciabile occasione per la raccolta di fondi, tutti destinati ai progetti di restauro, conservazione e gestione dei Beni di proprietà della Fondazione. Le aperture dei beni permetteranno così ai Delegati e ai volontari dei FAI di raccogliere iscrizioni e contributi preziosi per il loro operato quotidiano, rendendo in questo modo i visitatori protagonisti nella salvaguardia del patrimonio culturale italiano.

GRUPPO MOLTENI APRE IL MOLTENI MUSEUM 

Molteni Museum, a Giussano, nel Molteni Compound
Gruppo Molteni partecipa alla trentesima edizione de "Le Giornate FAI di Primavera" - insieme alla Delegazione FAI Monza con il Gruppo Giovani - aprendo le porte del Molteni Museum, suggestivo e “immateriale”  spazio architettonico riprogettato integralmente da Ron Gilad. L'iniziativa offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere dal vivo il design italiano e la sua storia, i suoi protagonisti, la sua dimensione complessa fatta di artigianato, arte, tecnologia, innovazione, creatività. La visita porterà anche al vicino spazio multimediale QallaM, progettato dall'architetto Patricia Urquiola, dove saranno proiettati filmati sui maggiori designer, soprattutto italiani. “La famiglia Molteni è lieta di supportare il FAI nell’importante missione di valorizzazione del nostro territorio. È per noi un orgoglio partecipare attivamente alle giornate FAI di Primavera ospitando i visitatori nel nostro museo e nello spazio multimediale,” ha commentato Giulia Molteni, Chief Marketing Officer di MolteniGroup.
Il Glass Cube - così viene denominato l'edificio del museo - è situato nel parco del Molteni Compound e accoglie una collezione di oltre 50 arredi e prototipi originali delle aziende del Gruppo Molteni (Molteni&C, Dada, UniFor e Citterio), testimoniando la storia del Gruppo italiano fondato nel 1934 e che, dagli anni ’50 collabora con i più prestigiosi architetti e designer italiani e internazionali. Tra questi, quali Luca Meda, Afra e Tobia Scarpa, Aldo Rossi, Werner Blaser, Richard Sapper, Foster + Partners, Jean Nouvel, Álvaro Siza, Pierluigi Cerri, Michele De Lucchi, Rodolfo Dordoni, Patricia Urquiola, Ron Gilad, Michael Anastassiades e Vincent Van Duysen. Importante la riedizione della collezione di arredi disegnati da Gio Ponti tra il 1935 e il 1970, nucleo della Heritage Collection. Cuore della proposta del Molteni Museum è collezione permanente, ripensata e riorganizzata da Ron Gilad. Grazie alla flessibilità degli spazi, alla collezione permanente si affiancano iniziative speciali come mostre temporanee che spaziano dal design all’architettura, dalla fotografia all’arte, con la creazione di un articolato programma di eventi legati al Museo.
Molteni Museum: la Galleria
All’interno del museo, la distribuzione degli spazi è data da pareti angolari e speculari che generano due spazi espositivi distinti e dedicati ad accogliere oggetti diversi: centralmente una galleria, per la maggior parte inscritta nel lucernario e dedicata all’esposizione di contenuti a parete; nel resto del padiglione spazi più ampi, dove sono in mostra oggetti e opere di grande formato. La trasparenza del padiglione è uno dei caratteri architettonici che il progetto valorizza. La luce, metafora dell’idea stessa di museo, è il materiale di cui è fatta questa architettura e ne modella gli spazi: entra dalle vetrate perimetrali, dal lucernario centrale e dal nuovo cortile interno, spazi concepiti per immettere luce naturale da più punti, con generosità e uniformità. Il progetto architettonico del museo spinge a riflettere sulla percezione fisica e sulle modalità attraverso cui l’uomo si rapporta allo spazio, alla luce e agli oggetti esposti.

Nel Molteni Compound, lo spazio QallaM (Qualità elevata alla M), progettato da PatriciaUrquiola, è un’ambiente multimediale per la proposta di film e video su designer, architetti e tecnologie legate alla ricerca della perfetta qualità. QallaM, che ha ricevuto diversi riconoscimenti, come il Premio dell’Innovazione della Presidenza della Repubblica Italiana e la Menzione d’Onore del Compasso d’Oro, rappresenta quindi un hub di conoscenza, che ospita, tra l’altro, workshop tematici, conferenze e presentazioni.