Fulgor Milano, superare i confini

Brand di lusso, Fulgor Milano punta su soluzioni importanti ed esclusive. Contenuti forti nati da una visione industriale illuminata

EuroCucina 2024 è stata un’occasione particolarmente importante per Fulgor Milano. La ricorrenza dei 75 anni di attività è coincisa con il lancio di novità che hanno ribadito la volontà del brand di “varcare i confini”. Non solo per conquistare sempre più quote nei paesi esteri ma soprattutto per sfidare e superare gli standard con prodotti unici, quasi sartoriali, con misure importanti e finiture di pregio. Con Gianni Meneghetti, general manager Meneghetti (azienda proprietaria del brand Fulgor Milano) esploriamo quali siano le novità più interessanti, quali l’identità distintiva del marchio e quali le competenze che sono necessarie per fare la differenza.

A EuroCucina avete presentato Sofia, la vostra icona per eccellenza, in una veste sofisticata All Glass ancora più grande, 60 pollici. A chi si rivolge una proposta così importante e quali sono state le prime reazioni del mercato?

Gianni Meneghetti, general manager Meneghetti

Nata pensando soprattutto al mercato americano, Sofia esprime da sempre il carattere premium di Fulgor Milano e oggi è diventata una collezione apprezzata in tutto il mondo. Con la versione da 60 pollici, abbiamo voluto rispondere alle aspettative di quel pubblico sempre più esigente e sicuramente abbiamo sorpreso il mercato, non solo quello americano. Per poter gestire la potenza di un piano a induzione da 150 cm, il primo al mondo, abbiamo brevettato un sistema di “power management” che rende pratico l’utilizzo anche nei Paesi che hanno maggiori limiti di assorbimento come l’Italia. Oltre a Sofia, sono stati molto apprezzati i piani cottura a induzione con controllo a manopole della linea Enova, personalizzabili nelle diverse finiture metalliche, fra le quali bronzo e ottone. L’interesse che hanno dimostrato alcune importanti realtà italiane di cucine per queste soluzioni dimostrano che è tornato il desiderio di enfatizzare la “macchina” dell’elettrodomestico, che per lungo tempo interior designer e architetti hanno quasi voluto nascondere.

Sempre a Milano avete presentato esclusivamente piani a induzione. Il futuro dell’innovazione è solo su questa tipologia? C’è ancora spazio per un’evoluzione dei piani a gas?

È indubbio che se pensiamo al futuro della cottura orizzontale l’induzione rappresenti la sfida potenzialmente più interessante, soprattutto se parliamo di Europa. Perciò abbiamo scelto di presentarci a FTK puntando su questa tecnologia. Fulgor Milano, però, è un brand globalizzato e come tale è attento anche alle esigenze di Paesi in cui è ancora il gas ad essere maggiormente richiesto (85% in Usa e ancora di più in Cina e Medio Oriente). Abbiamo superato ampiamente la banalizzazione che caratterizza il mondo dei piani a gas, e abbiamo investito nella ricerca di bruciatori molto performanti e flessibili. Il risultato è il bruciatore Crescendo che racchiude in sé tutte le tipologie, cinque per l’esattezza, ed è in grado di passare dalla fiamma più bassa da 375 W, quella con cui si scioglie il cioccolato per capirci, a quella più potente da 5,5 kW. In pratica non è necessario spostare la pentola da un bruciatore all’altro ma è sufficiente agire sul singolo bruciatore.

Il piano Enova aspirante di Fulgor Milano presentato a EuroCucina 2024

Come sta acquisendo importanza, invece, la quota della linea BBQ?

Sicuramente in modo significativo, anche in un momento di mercato come quello attuale che non è dei più brillanti. Ormai, la cultura del barbecue è andata oltre ai confini tradizionali dei Paesi anglosassoni ed è diventata una tipologia di cottura che si affianca, in tutte le stagioni, a quelle più tradizionali indoor. Non è necessario neppure avere grandi spazi o una predilezione solo per la carne perché si possono cucinare anche le verdure. E con l’aggiunta di acqua i nostri barbecue cuociono praticamente anche al vapore.

Un piano cottura a induzione in linea da 90 cm di Fulgor Milano

La competenza specifica nella cottura non ha limitato il catalogo di Fulgor Milano che oggi presenta anche altre tipologie. Come avete selezionato i vostri fornitori e che valore aggiunto date ai prodotti scelti?

L’ampliamento della gamma proposta è stata una richiesta specifica dei nostri partner e clienti che hanno sentito il bisogno di poter contare su una suite completa. Oggi Fulgor Milano propone una family line che comprende anche frigoriferi, lavastoviglie, cappe e macchine per il caffè. Per ognuna di queste tipologie abbiamo selezionato in modo molto rigoroso le migliori aziende specializzate. I prodotti scelti sono personalizzati Fulgor Milano e non solo per quanto riguarda l’estetica o il design interno, se parliamo di frigoriferi ad esempio, ma anche per la tecnologia di cui sono dotati. L’azienda sta investendo anche in questa direzione e la nostra ricerca per ampliare e completare in modo corretto la gamma proposta non è certamente finita.

Sofia All Glass di Fulgor Milano nella nuova versione da 60 pollici

Con Fulgor Milano, nel 2009, siete ripartiti per scrivere un nuovo capitolo. Quali erano i valori storici del brand che avete preservato e quali quelli che avete costruito da “zero”?

Ricordo che Fulgor nasce nel ‘49 alle porte di Milano per realizzare quelle tradizionali cucine a legna, o a carbone, attorno cui all’epoca si riuniva tutta la famiglia. Da allora il percorso di innovazione è stato continuo e l’azienda è stata pioniere in molti ambiti. Fu la prima, ad esempio, a proporre e brevettare il bruciatore a tripla corona, i forni pirolitici e i piani cottura in cristallo con i bruciatori a gas. Fu anche la prima ad andare in America, dove è diventato un marchio noto e apprezzato. Quando nel 2009 è stato acquisito dalla Meneghetti, abbiamo voluto onorare la sua storia investendo a nostra volta su prodotti esclusivi. Sempre citando Sofia, siamo stati i primi a presentare la cucina da 48 pollici induzione e poi, quest’anno, quella da 60 pollici. Abbiamo voluto portare avanti una grande tradizione di qualità manifatturiera arricchendola con altrettanta attenzione al design e lavorando con una cura che si può definire artigianale. Sfruttando le sinergie produttive con Meneghetti e investendo molto anche nel marketing abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo proposti. Oggi siamo un brand premium con una delle gamme più estese esistenti nel mercato della cottura. E non solo nella cottura come abbiamo già visto.

La produzione nello stabilimento Meneghetti

Che spazio di crescita intravedete all’estero?

In questi anni abbiamo trasformato un marchio “locale”, noto soprattutto negli Usa, in un marchio globale che spazia in tutti i continenti. Dall’America, passando per l’Europa e l’Inghilterra, siamo arrivati in Medio Oriente e in Asia. In Cina oggi siamo presenti con 80 showroom monomarca con metrature importanti che spaziano da 150 a 300 metri quadri. Tutte collocate in location prestigiose e in centri dedicati al mondo del design. Attualmente stiamo aprendo in modo importante anche al mercato australiano. L’espansione di Fulgor Milano è favorita anche dalla necessità dei nostri partner storici, che operavano localmente con marchi propri limitati nella gamma, di poter contare su un brand prestigioso e una collezione estesa come quella di Fulgor Milano.

La sede di Fulgor Milano a Rosà, in provincia di Vicenza

Quali invece gli obiettivi per il mercato italiano?

Anche in Italia siamo riusciti in questi anni a posizionarci nella fascia premium e oggi lavoriamo con distributori che sono consapevoli del valore di Fulgor Milano. I prodotti visti a EuroCucina sono ormai in via di definizione e pronti per essere lanciati sul mercato, e siamo anche impegnati sul fronte della comunicazione che deve sapere raccontare in modo adeguato questi valori esclusivi. A questo proposito, a breve usciranno 10 puntate curate dall’autrice Tiziana Martinengo in onda su Food Network – Warnerbros - Discovey – canale 33 del digitale terrestre. Protagonista è lo chef Antonio Lorenzon, vincitore dell’edizione 2020 di Master Chef, insieme alle proposte Fulgor Milano. Un altro passo importante per far capire la grande qualità che definisce il carattere del marchio. Un brand portatore di contenuti e innovazione, diventato sempre più espressione della capacità tutta italiana di coniugare logiche industriali con quelle “artigianali”. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un risultato che già in altri Paesi, vedi gli Stati Uniti, ci pone a fianco di marchi prestigiosi come SubZero-Wolf o Miele. Le richieste di esclusive di area o Paese che arrivano sempre più di frequente confermano la nostra visione. Fulgor Milano è oggi più che mai un brand di lusso, fiore all’occhiello della manifattura italiana.