FederlegnoArredo, sì al nuovo bonus mobili

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, valuta positivamente l’innalzamento nella Legge di Bilancio del tetto del bonus mobili da 5.000 a 8.000 euro

FederlegnoArredo approva l'operato del Governo: dopo gli auspicati interventi governativi in tema di caro-energia, anche le richieste della filiera del legno-arredo in materia di bonus mobili hanno avuto una risposta positiva, vista l’approvazione in commissione Bilancio di un emendamento che innalza per il 2023 il tetto di spesa per l'acquisto di mobili in caso di interventi di ristrutturazione della casa a 8mila euro, dai 5mila previsti dalla precedente Legge di Bilancio.

La detrazione del 50% per l'acquisto di arredi ma anche di elettrodomestici a risparmio energetico in caso di interventi di ristrutturazione sarà infatti prorogata fino al 31 dicembre 2024, con il tetto di spesa che passerà a 8mila euro per l'anno 2023. L’Agenzia delle Entrate spiega che il bonus mobili è “una detrazione Irpef di cui si può usufruire per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione”. La classe energetica deve essere almeno A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori. La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo

L’innalzamento del tetto del bonus mobili da 5mila a 8mila euro per il 2023 - ha commentato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - è un ottimo risultato per la filiera del legno-arredo e per famiglie e giovani che potranno usufruire di un aiuto concreto soprattutto in un momento di grande difficoltà, dovuto all’inflazione che corre, al caro energia e alla perdita di potere d’acquisto. Un ringraziamento va al Governo e alle forze politiche che ci hanno sostenuto per il raggiungimento di questo importante obiettivo, migliorando una misura che ogni anno dimostra efficacia per un settore che pesa quasi il 5% del Pil nazionale e ha ricadute positive anche per l’indotto del legno-arredo”.