FederlegnoArredo, la filiera cresce del 12,7% nel 2022 a 56,6 mld

I dati di FederlegnoArredo per la filiera parlano ancora di crescita a doppia cifra (anche per l’export a +13,3%), ma il saldo commerciale arretra del 10% per maggiore import di legno

Una performance ancora molto positiva della filiera per il 2022, ma attenzione ai primi segnali di rallentamento per il 2023: questo il quadro generale relativo alla filiera del legno-arredo che emerge dai Preconsuntivi 2022 elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo su base Istat e dall’analisi dell’andamento del settore in questi primi mesi dell’anno. La filiera ha raggiunto un +12,7% sul 2021 (pari a un valore di produzione di 56,6 miliardi di euro) sintesi di un +11,1% del Macrosistema Arredamento (il fatturato alla produzione sfiora i 29 miliardi di euro), un +14,3% del Macrosistema Legno (fatturato alla produzione di oltre 23 miliardi di euro) e di un +15% del Commercio Legno che supera così i 4 miliardi di euro.

Francia, Germania e Usa i mercati esteri di riferimento

Per quanto riguarda il mercato italiano (valore 35,6 miliardi di euro) la crescita della filiera ha raggiunto il +12,3%, grazie in particolare al contributo positivo del Macrosistema Legno, trainato soprattutto dai comparti delle finiture per edilizia (porte, finestre, pavimenti in legno) che hanno beneficiato dei diversi bonus edilizi. Per le esportazioni (pari al 37% del volume di fatturato totale), la crescita è del +13,3%, trainata in particolare dagli Stati Uniti (terza destinazione dietro Francia e Germania) anche se soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno si evidenzia un rallentamento. La Cina resta nel 2022 la settima destinazione per il nostro export ma, a causa delle chiusure decise dal Governo cinese per contrastare la pandemia, è quella con la crescita più bassa (+4,8%) tra i primi 10 mercati della filiera. Crescita in valore anche per l’import (+31,5%), in particolare dall’Austria per quanto riguarda l’approvvigionamento di materia prima legnosa.

L'andamento del macrosistema arredo nel 2022, dati Centro Studi FederlegnoArredo

Arredo, l’export vale il 53%

Per il Macro Sistema Arredamento, i dati di FederlegnoArredo parlano di un fatturato alla produzione che sfiora i 29 miliardi di euro (+11,1%), mentre l’export vale 15,3 miliardi di euro e rappresenta il 53% del fatturato totale, a +12,6% rispetto a un mercato interno (13,6 miliardi di euro) a +9,4%. I principali mercati presentano tutti un segno positivo, ad eccezione della Russia che perde quote uscendo dalle prime dieci destinazioni sostituita dagli Emirati Arabi Uniti. Il Sistema Illuminazione, dopo la pesante flessione del 2020, nel 2021 era tornato ai livelli pre-pandemici e nel 2022 ha un fatturato alla produzione pari a 2,5 miliardi di euro in aumento del +7,2% sul 2021. Positivo anche l’export a+8,5% (valore 1,9 miliardi) che pesa per il 76% del totale: tra le principali destinazioni Francia, Germania e Stati Uniti, e sono questi ultimi a registrare i tassi di crescita più interessanti. Più contenuta la variazione sul mercato interno (+3%).

Il settore illuminazione nel 2022 - Dati Centro Studi FederlegnoArredo

Attenzione all’aumento dei costi

Accanto alla soddisfazione per una chiusura d’anno a doppia cifra, adesso è d’obbligo volgere lo sguardo al 2023, tenendo presenti i segnali di rallentamento registrati dal secondo trimestre ‘22. La forte domanda di materie prime iniziata nel ‘21 e la guerra ancora in corso - spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - hanno innescato la carenza di alcuni materiali con conseguente innalzamento dei costi, acuitosi nel 2022. Per le imprese del legno l’aumento dei prezzi nel periodo gennaio-novembre ’22 ha toccato in media il +14,9% sul 2021 e il +24% sul 2019. Mentre per le imprese del mobile l’aumento nello stesso periodo è stato del +10,3% sul 2021 e del +14,6% sul 2019.

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo

Se poi confrontiamo l’indice della produzione industriale del legno e dell’arredo con quello dei fatturati (gennaio-novembre ‘22 su ‘21) - prosegue Feltrin - si evince come a fronte di una produzione del sistema legno a +3,4% si ha un fatturato a +22,1%, mentre per l’arredo si va dal +1,9% della produzione al +12,1% di fatturato. Ben 20 punti di gap per il legno e circa 10 per l’arredo. Altro campanello d’allarme è il dato del saldo commerciale della filiera che seppur a 7,2 miliardi di euro arretra del 10% rispetto al 2021. Tradotto: abbiamo importato più legno e a costi più elevati. Se non saranno adottate quanto prima le misure necessarie a contrastare la corsa dei costi energetici e delle materie prime e attuata una politica forestale che renda il nostro Paese autonomo nell’approvvigionamento di legname - conclude Feltrin - anche una filiera sana come la nostra rischia di non tenere più il passo e perdere competitività non solo in Europa ma anche su mercati emergenti”.