E’ stato il progetto della studentessa Viola Nobili a vincere il contest “Pimp my F”, lanciato da Febal Casa in collaborazione con Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, in occasione della Milano Design Week dello scorso aprile. La collaborazione con Naba ha coinvolto un gruppo di studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction del campus dell’Accademia a Milano, che ha reinterpretato l’oggetto digitale “F”, marker appartenente alla nuova identità visiva del brand Febal Casa.
La vincitrice ha trasformato il marker digitale di Febal Casa in un dipinto tridimensionale. In dettaglio, la F, sempre nella sua prospettiva assonometrica, è stata composta con tratti materici acquerellati. In questo modo, il marker è stato interpretato come una vera e propria firma autoriale che rende Febal Casa un digital object, un ambiente artistico che muta configurazione a seconda dell’interpretazione che ne fa il creator. Il progetto verrà premiato con l’inserimento nel piano editoriale Febal Casa sui canali social e con un riconoscimento economico.
“Febal Casa non è solo un brand di arredo, ma un contenitore di idee - ha commentato Giovanni Battista Vacchi, a.d. del Gruppo Colombini -. Il nostro obiettivo era di stimolare gli studenti nell’interpretazione di uno dei nostri segni più distintivi e riconoscibili, la F, e consentire loro di avere una relazione con la marca produttiva e significativa. Attraverso lo scambio di competenze con il nostro team Brand e Communication, i ragazzi che hanno partecipato al contest hanno dimostrato estro e creatività. Il risultato ottenuto ci ha reso veramente orgogliosi e ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative”.
Aggiunge Patrizia Moschella, Communication and Graphic Design Area Leader di Naba, Nuova Accademia di Belle Arti: “L’esperienza di un brief reale è sempre molto formativa così come lo è stata anche questa esperienza con Febal Casa che ha permesso agli studenti dell’Accademia di sperimentarsi attraverso diverse tecniche e media nella proposta di visual adatti al mondo contemporaneo e ai social. Partendo da una semplice animazione di una lettera come la F, gli studenti hanno sviluppato in un contesto di rara libertà espressiva, proposte originali e molto differenziate negli output”.