La casa? E’ sempre di più un hub, che necessita di servizi e di spazi dove svolgere le attività più diverse, con una particolare attenzione alla sostenibilità economica e di risorse, per una migliore qualità della vita, anche se questo significa spendere di più per prodotti con alta efficienza energetica. Un avvertimento per produttori e retailer? Rendere più semplice l’utilizzo dei prodotti smart, pena esclusione di una larga e interessante fetta di acquirenti. Queste alcune delle specifiche emerse da CasaDoxa 2022, la quinta edizione dell’Osservatorio nazionale sugli italiani e la casa di BVA Doxa, presentato il 19 ottobre in un evento promosso dalla stessa BVA Doxa e da FIMAA Milano Lodi Monza Brianza.
Progettualità del buon vivere
L’Osservatorio, che fotografa i cambiamenti in atto nella società e nelle case degli italiani, intervistando ogni anno un campione rappresentativo di 7.000 famiglie, è nato nel 2018 per mettere in collegamento la domanda e l’offerta proposta dall’ampia gamma di aziende operanti nell’ecosistema casa. Rispetto agli anni precedenti, 1 milione di famiglie in più si è messo in movimento per cambiare la propria casa e 700.000 famiglie in più si sono dotate di una seconda casa, in affitto o in proprietà.
Gli italiani cercano più spazi, interni ed esterni con un incremento del 36% che desidera una stanza in più e del 12% che vuole un terrazzo o un giardino, dichiarandosi disponibili ad allontanarsi dal centro, pur di avere più spazio. Questo perché, proseguendo abitudini introdotte nel periodo del lockdown, il 68% degli italiani passa più tempo in casa facendo anche attività che prima non faceva: +33% a pranzo, +36% a cena, +42%, a guardare film e serie tv, +31% a lavorare e +26% a fare fitness e tenersi in forma. “La ricerca -osserva Vincenzo Albanese, presidente di FIMAA Milano Lodi Monza Brianza - offre molteplici spunti di riflessione non soltanto per gli operatori immobiliari, ma più in generale per le imprese del terziario. Si fotografa, infatti, l’evoluzione del vivere e dell’abitare i cui aspetti incidono sui comportamenti di fruibilità delle nostre città. E nell’investimento casa hanno un ruolo di primo piano il benessere con la scelta dei materiali, la sostenibilità ambientale ed energetica, i servizi che un complesso condominiale deve saper offrire. Nei desideri di spesa l’efficienza energetica è particolarmente importante, e non potrebbe essere altrimenti in questo periodo”.
Facilità d’uso per prodotti smart sempre più condivisi
“Gli italiani – ha puntualizzato infatti Paola Caniglia, Head of Living & Retail di BVA Doxa – hanno chiaramente introiettato il concetto di sostenibilità, cambiando in modo significativo abitudini e stili di vita”. E così, il 78% degli intervistati dichiara di spegnere le luci ogni volta che esce da una stanza (+18% rispetto al 2019); il 72% utilizza lavastoviglie e lavatrici solo quando sono a pieno carico (+24%); il 66% sceglie prodotti ad alta efficienza energetica (+21%) e il 57% tiene il riscaldamento al minimo (+34%). Rendere la casa più efficiente è una priorità per 1 italiano su 2, mentre era il 44%, e questo può tradursi anche nell’apertura verso soluzioni innovative per l’approvvigionamento energetico, con 6 persone su 10 che si dicono propense ad aderire a una comunità energetica nel proprio condominio o nel quartiere, qualora questa si costituisse.
Sempre più alta la propensione verso oggetti e prodotti smart: nel 2022 tocca il 45%, con una crescita del 10% sul dato di partenza del 2018. Interessante la scomposizione del dato del 45%, una media che comprende le punte del 58% della Generazione Z (18-26 anni) e del 56% dei Millennials (27-42 anni), con la Generazione X (43-57 anni) perfettamente in media, e il calo drastico dei Boomers (58-76 anni) a quota 30% e dei Silver (over 77) con il 19%. “Un dato da confrontare – osserva Caniglia di BVA Doxa – con l’83%, media di chi fa acquisti online almeno una o due volte al mese, con Boomers e Silver su percentuali molto più elevate (rispettivamente 76% e 46%), a testimoniare che la chiave è rappresentata dall’immediatezza e dalla facilità d’uso, fondamentali per far chiudere la forbice generazionale”.